TAV Nodo di Firenze - Acque sotterranee
Per quanto riguarda l’interferenza con le acque sotterranee, la progettazione ha individuato la possibilità di possibili “effetti diga”, cioè la possibilità di innalzamenti di falda a monte e abbassamenti a valle di opere sotterranee. Sulla base del Piano Ambientale della Cantierizzazione e delle prescrizioni dell’Osservatorio Ambientale sono state previste alcune opere per la mitigazione dell’effetto barriera.
Attualmente è vigente la cd. “revisione D” del piano di monitoraggio ambientale che in estrema sintesi prevede 57 piezometri per le misure del livello statico di falda, di cui 11 anche per il campionamento ed analisi chimico/batteriologiche. Le misure di livello statico e dei parametri chimico-fisici in sito sono mensili: la cadenza di misura viene intensificata fino a divenire giornaliera all’avvicinarsi del fronte di avanzamento. È inoltre attivo il monitoraggio aggiuntivo effettuato da parte del Contraente Generale, mirato alla verifica di efficacia dei sistemi di mitigazione della stazione AV e degli imbocchi.
I risultati del monitoraggio sono consultabili sul sito dell’Osservatorio Ambientale.
ARPAT effettua misure di controllo a spot, in proprio o in contraddittorio con gli incaricati del proponente, mettendo a disposizione i dati in formato CSV (nel file ZIP sono incluse anche le mappe di dettaglio).