Tavola rotonda in Regione "Verso una mobilità sostenibile"
Necessario un ricambio del parco auto circolante
Per contrastare l’inquinamento atmosferico urbano dovuto in particolare agli autoveicoli è necessario favorire il ricambio del parco auto circolante per renderlo più efficiente ed ecosostenibile
La Regione Toscana ha organizzato, ieri, 28 novembre 2023, l’evento dal titolo “Il futuro in azione: mobilità ed infrastrutture in Toscana”, nell’Auditorium di Santa Apollonia, a Firenze, per fare il quadro sul piano integrato delle infrastrutture e della mobilità in Toscana.
Pietro Rubellini, Direttore generale di ARPAT, ha preso parte all’evento con un intervento alla tavola rotonda “Verso una mobilità sostenibile”. Rispondendo alla domanda su come ridurre le emissioni in atmosfera dovute al traffico, il Direttore generale ha premesso che, quando si parla di impatti in atmosfera legati alla mobilità, è importante distinguere tra le aree urbane, metropolitane e le altre zone. Nelle prime, infatti, il traffico veicolare incide molto sulla qualità dell’aria, che, comunque, negli ultimi dieci anni è andata migliorando, come emerge con chiarezza da dati raccolti dall’Agenzia, pur rimanendo, a livello regionale, alcuni hot spot critici.
Secondo il Direttore generale, la mobilità sostenibile viene implementata con la realizzazione di infrastrutture miste, ferroviarie ma anche stradali in grado di garantire un traffico fluido: non caratterizzato da continui stop and go. La Regione Toscana, con il suo piano, va in questa direzione, ma questa misura va affiancata ad altre, come il ricambio del parco auto circolante, che, nelle aree urbane, incide sulla qualità dell’aria più delle attività industriali e del riscaldamento domestico.
Negli ultimi 20-30 anni, sono stati fatti molti passi in avanti, ma ultimamente - ha proseguito il Direttore generale - il ricambio del parco auto circolante, di cui fanno parte anche i mezzi pesanti, ha subito un rallentamento. Molti veicoli circolanti sono piuttosto “vecchi” ed inquinanti. Si pensi che rispetto alla norma Euro 5, la norma Euro 6 per veicoli pesanti, garantisce emissioni di ossido di azoto ridotte dell’80% circa, mentre quelle di particolato (polveri sottili) diminuite del 66%.
Polveri e biossido di azoto sono due inquinanti critici nella nostra regione, il ricambio del parco veicolare darebbe impulso alla risoluzione dei problemi di quelle aree della nostra regione particolarmente inquinate anche a causa delle condizioni meteoclimatiche aggravate dal cambiamento del clima in atto.
Il rain washing (lavaggio della pioggia), che avveniva anche nel passato ma in modo molto più continuo e prolungato, oggi fa sì che la pioggia trascini a terra l’inquinamento presente in atmosfera, in particolare le polveri sottili, che sono tra gli inquinanti più pericolosi. Questo è dovuto agli effetti del cambiamento climatico: i lunghi periodi di siccità non intervallati da precipitazioni non hanno mai cali di inquinanti, anzi, possono manifestare fenomeni di inversione termica che determinano la concentrazione degli inquinanti negli strati più bassi dell’atmosfera peggiorando la qualità dell’aria.
Rubellini conclude ribadendo la necessità di rinnovare il parco veicolare in circolazione, a partire dai mezzi pesanti, compresi quelli entro i trentacinque quintali, che risultano tra i più obsoleti, prevedendo – se possibile- finanziamenti straordinari. Anche per il Direttore generale, la parola chiave, come già precisato dal Presidente Giani, è modernizzare, che in questo caso significa optare per mezzi più efficienti ed ecosostenibili.