Qualità dell’aria in Toscana: i risultati del monitoraggio del 2022
Lo stato della qualità dell’aria ambiente della Toscana che emerge nella relazione annuale del 2022 ha confermato una situazione complessivamente positiva. Permangono le criticità per l'Ozono in gran parte del territorio Toscano e per il particolato PM10 e il Biossido di azoto NO2 legate a situazioni particolari
Il panorama dello stato della qualità dell’aria ambiente della Toscana, che emerge dall’analisi dei dati contenuti nella relazione annuale del 2022, ha confermato una situazione complessivamente positiva. Anche nel 2022 la maggiore criticità in Toscana si conferma per il mancato raggiungimento dei due valori obiettivo per l'Ozono. Sono state confermate tuttavia le criticità già emerse negli anni precedenti per il particolato PM10 e per il Biossido di azoto NO2 legate a situazioni particolari, a causa delle quali il rispetto dei limiti non è ancora stato pienamente raggiunto.
A conferma di questo, l’analisi dei trend degli indicatori del monitoraggio mostra che, per il PM10 e per il NO2, negli ultimi cinque anni, tutte le situazioni critiche sul territorio regionale sono rientrate entro i limiti di normativa, con le sole eccezioni di LU-Capannori per il PM10 e FI-Gramsci per NO2.
Negli ultimi dieci anni, la media complessiva regionale di PM10 è diminuita del 18% passando da 27 μg/m3 a 22 μg/m3, mentre la percentuale delle stazioni che non rispettano il limite dei 35 superamenti della media giornaliera di 50 μg/m3 è passata dal 22% del totale (24 stazioni nel 2013) al 3% del totale (34 stazioni nel 2022). La media regionale di NO2 invece è diminuita del 28% passando da 25 μg/m3 a 18 μg/m3; questo trend è dovuto in gran parte al calo delle concentrazioni medie annuali delle stazioni di traffico che complessivamente (10 stazioni) si sono ridotte del 30%.
Alcune elaborazioni sugli indicatori 2022 di particolato (PM10 e PM2,5), Biossido di Azoto (NO2) ed Ozono (O3), sono state anticipate a gennaio 2023 e illustrate anche in occasione della presentazione dell’Annuario 2023 dei dati ambientali della Toscana.
La relazione annuale sullo stato della qualità dell’aria della regione Toscana riporta l’analisi dei risultati ottenuti dal monitoraggio del 2022 di tutti i parametri, di cui in breve le conclusioni.
La situazione Toscana è nettamente positiva per i seguenti inquinanti: PM2,5, monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo (SO2), acido solfidrico (H2S), benzene, Benzo(a)pirene, Arsenico, Cadmio, Nichel e Piombo:
- PM2,5: il limite normativo di 25 μg/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le 15 stazioni di monitoraggio;
- CO, SO2 e benzene: il monitoraggio ha confermato l'assoluta assenza di criticità ed il pieno rispetto dei valori limite;
- H2S: i valori registrati presso le stazioni della rete regionale sono ampiamente inferiori al riferimento dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per entrambi i siti di monitoraggio. Per il sito di PI-Montecerboli la percentuale di tempo per il quale le concentrazioni sono state tali da poter creare un certo disagio olfattivo è stata pari al 14%, mentre per il sito di PI-Santa Croce si conferma l’assenza di un probabile disagio olfattivo dovuto a H2S;
- Benzo(a)pirene: il monitoraggio ha confermato il pieno rispetto del valore obiettivo;
- Metalli pesanti: il monitoraggio ha confermato l’assenza di criticità e il pieno rispetto dei valori obiettivo per Arsenico, Nichel e Cadmio, oltre al rispetto del valore limite per il Piombo.
Rimangono alcune criticità per PM10 e NO2 limitate a situazioni particolari:
- PM10: il limite di 40 μg/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le stazioni di monitoraggio mentre il limite di 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero di 50 μg/m3 non è stato rispettato nella stazione urbana di fondo di LU-Capannori che si trova nella “Zona Valdarno pisano e Piana lucchese” presso la quale sono stati registrati 40 episodi di superamento;
- NO2: il valore limite di 40 μg/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le 36 stazioni di monitoraggio eccetto che per una delle due stazioni urbane di traffico del comune di Firenze. Infatti presso FI-Gramsci la media annuale è risultata pari a 45 μg/m3. Il limite di 18 superamenti della media oraria di 200 μg/m3 è stato rispettato in tutte le stazioni di Rete Regionale.
La maggiore criticità si conferma nel mancato rispetto di entrambi i valori obiettivo per l'Ozono O3 che ha coinvolto gran parte del territorio Toscano:
- l’obiettivo per la protezione della popolazione che non è stato raggiunto in 3 stazioni su 10;
- l’obiettivo per la protezione della vegetazione (AOT40) che non è rispettato in 4 siti su 10.
La proposta di Direttiva europea, il cui iter è iniziato nel 2022, sostituirà le direttive attualmente in vigore 2008/50/CE e 2004/107/CE indicando nuovi e più stringenti limiti per la qualità dell’aria da raggiungere entro il 2030 e per il raggiungimento dell’inquinamento zero previsto dalla Unione europea per allinearsi progressivamente con le linee guida dell’OMS entro il 2050.
Nella regione Toscana, se dal confronto con la normativa vigente (D.Lgs.155/2010) il panorama appare nel complesso positivo, il rispetto dei nuovi indicatori previsti nella proposta di nuova direttiva sembra molto più critico sia per il particolato PM10, PM2,5 e per il NO2, nonché per il nuovo valore obiettivo per l’Ozono. Gli altri inquinanti, in base ai dati del monitoraggio degli ultimi anni, non sembrano rappresentare particolari criticità rispetto ai valori limite contenuti nella proposta della nuova direttiva.
Confronto indicatori di CO, SO2, H2S, Benzene, Benzo(a)pirene, Arsenico, Cadmio, Nichel e Piombo con i limiti di legge
Di seguito si riporta una breve sintesi del confronto con i limiti di legge per quegli inquinanti trattati nella Relazione annuale di qualità dell’aria che non rappresentano una criticità per il nostro territorio, ma sono comunque rappresentativi per lo stato della qualità dell’aria ambiente toscano.
Monossido di carbonio: il limite corrisponde alla media massima giornaliera calcolata su 8 ore pari a 10 mg/m3 e tutte le stazioni di rete regionale sono ampiamente sotto il limite, con media massima giornaliera di 8 ore che è stata raggiunta presso la stazione di LI-Carducci pari a 3,1 mg/m3.
Biossido di zolfo: i valori limite di legge per l’SO2 sono seguenti:
- massimo 3 superamenti della media giornaliera di 125 µg/m3;
- massimo 24 superamenti della media oraria di 350 µg/m3;
- soglia di allarme come 3 medie orarie consecutive superiori a 500 µg/m3, tutti abbondantemente rispettati.
I valori di SO2 registrati durante l’anno 2022, come negli ultimi anni, sono stati nettamente inferiori ai parametri di normativa e non è stato registrato alcun superamento né della soglia prevista per la media giornaliera né della soglia prevista per la media oraria, né della soglia di allarme.
Acido solfidrico: nelle stazioni di tipo fondo industriale situate nei comuni di Santa Croce e Pomarance viene monitorato l’H2S, parametro per il quale la normativa europea e quella nazionale non indicano valori di riferimento per la qualità dell’aria; in mancanza di riferimenti normativi si è preso in considerazione il valore guida indicato OMS per la protezione della salute che è pari ad una media giornaliera di 150 μg/m3, ampliamente rispettato in entrambe le stazioni.
Fin dall’inizio del monitoraggio le concentrazioni che hanno caratterizzano i due siti sono state sostanzialmente differenti con i valori registrati presso il sito di Pomarance nettamente superiori al sito di Santa Croce. Anche confrontando i valori medi orari con la soglia di percezione del disagio olfattivo (7 μg/m3) emerge una sostanziale differenza: presso la stazione di PI-Santa Croce la popolazione è stata esposta a un possibile disagio olfattivo per una percentuale di tempo molto bassa, variabile negli anni dal 1% al 3%, mentre a PI-Montecerboli le concentrazoni sono state tali da poter creare alla popolazione un disagio olfattivo per una percentuale di tempo più consistente che negli anni ha avuto un trend decrescente dal 28% del 2013 al 14% del 2022.
Benzene: gli indicatori sono stati confrontati con il valore limite di legge pari ad una media annuale di 5 μg/m3. Per la Toscana la situazione è molto positiva con i valori di benzene tutti nettamente inferiori al limite di normativa. La media annuale più elevata è stata registrata presso il sito di monitoraggio di traffico di FI-Gramsci.
Benzo(a)pirene: il valore obiettivo di 1,0 ng/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le stazioni di Rete regionale. Per quanto riguarda i valori medi registrati nelle diverse zone della regione Toscana, è stata confermata la situazione degli ultimi anni che ha evidenziato una marcata differenza tra le varie Zone, analogamente al PM10.
Arsenico, Cadmio, Nichel e Piombo: gli indicatori ottenuti sono stati confrontati con il valore limite del piombo e con i valori obiettivo per l’arsenico, cadmio e nichel, risultando tutti ampiamente inferiori ai riferimenti normativi.