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Il progetto Aer Nostrum fa tappa a Bastia
ARPAT ha partecipato agli eventi a Bastia (Corsica) come partner del progetto europeo che ha l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria nelle zone vicine ai porti
ARPAT ha partecipato agli eventi che si sono tenuti a Bastia nell’ambito del progetto europeo Aer Nostrum dove i partner italo-francesi si sono riuniti per discutere di qualità dell’aria nelle aree urbane e portuali collocate vicino ai porti di Genova, Livorno, Cagliari, Ajaccio, Bastia, Nizza e Tolone all’interno dell’area di cooperazione.
l progetto, iniziato a maggio 2020 e che avrà termine ad aprile 2023, ha la finalità di contribuire a preservare o migliorare la qualità dell’aria nelle aree prospicenti i porti dell’area coinvolta nel progetto, favorendo la crescita sostenibile delle attività portuali, nel rispetto della normativa vigente e delle politiche ambientali europee.
Una giornata è stata dedicata alla riunione tecnica del Comitato di pilotaggio, presieduto ARPA Liguria, capofila del progetto Aer Nostrum, con gli altri sei partner ARPA Toscana, Università di Genova, Università di Cagliari, ARPA Sardegna, ATMOSUD, Qualitair Corse, per fare il punto sullo stato di avanzamento delle attività del progetto ed in particolare delle campagne di monitoraggio della qualità dell’aria in corso; uno degli obiettivi specifici del progetto è infatti quello di armonizzare ed implementare metodologie di monitoraggio e valutazione della qualità dell'aria sulla base di standard condivisi tra i partner.
L’altra giornata è stata dedicata all’evento Misurare per conoscere e agire rivolto alle autorità locali ed ai numerosi stakeholder, che hanno partecipato in presenza o in collegamento video, in cui i partner hanno presentato il progetto e le attività di monitoraggio attualmente in corso.
Fin da questa fase è importante coinvolgere autorità portuali, compagnie di navigazione, armatori, responsabili politici poiché il progetto realizzerà un osservatorio transfrontaliero per il monitoraggio della qualità dell'aria nei porti ed offrirà uno strumento decisionale innovativo a favore dei vari soggetti, per attuare, nelle aree portuali, azioni preventive di tutela ambientale e in un’ottica di crescita sostenibile. In particolare una delle azioni sarà dedicata alla creazione di una piattaforma congiunta di visualizzazione in modalità open data dei dati della qualità dell’aria, sia i dati delle reti di monitoraggio che quelli delle campagne di monitoraggio.
Ogni partner ha presentato il piano di monitoraggio nelle aree portuali di rispettiva competenza in Corsica, Sardegna, Francia, Liguria e Toscana. Per quest’ultima regione ARPAT ha presentato i monitoraggi in corso presso il porto di Livorno e quelli appena conclusi al porto di Portoferraio all’Isola d’Elba.
La campagna di Portoferraio si è svolta nel periodo luglio-settembre 2021 con un autolaboratorio collocato in una postazione concordata con l’Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno Settentrionale (AdSP) e il Comune di Portoferraio; la campagna è stata programmata per rilevare gli impatti degli inquinanti emessi in area portuale, in particolare durante il periodo estivo che risente di un aumento del traffico marittimo a fini turistici.
Oltre al monitoraggio dei parametri come gli ossidi di azoto (NO e NO2), l’anidride solforosa (SO2), il monossido di carbonio (CO) e le polveri (PM10 e PM2,5), applicando i metodi ufficiali previsti dalla Comunità europea, è stato fatto un focus specifico sulla distribuzione dimensionale delle particelle con elevata risoluzione oraria.
La campagna di Livorno, iniziata a luglio 2021 che si concluderà in aprile 2022, prevede oltre al monitoraggio annuale di parametri con metodi convenzionali nelle stazioni della rete regionale di qualità dell’aria (LI-Cappiello, LI-Carducci, LI-Via La Pira, LI- Eni Stagno), campagne con autolaboratorio presso il Porto di Livorno Fortezza Vecchia e Porto di Livorno Calata Bengasi con campagne estive ed autunnali già concluse.
Per indagare sul contributo delle attività portuali alla qualità dell’area urbana limitrofa e stimare l’apporto alle concentrazioni degli inquinanti da parte delle principali sorgenti esistenti nell’area di studio o in aree limitrofe, sono in corso anche campagne di monitoraggio di parametri e metodi non convenzionali con strumentazione acquisita recentemente che consente di effettuare approfondimenti specifici per le polveri.
Sull’autolaboratorio è stato posizionato un contatore ottico di particelle, detto OPC, che permette di misurare le frazioni granulometriche comprese tra 0,3 e 20 micron con risoluzione temporale al minuto.
Questo strumento è utilizzato sia a Livorno nel sito Fortezza che in campagne già concluse all’Elba nel 2020 e nel periodo agosto-settembre 2021 ed ha fornito dati minuto anche in massa per PM10/PM2,5 e PM1
Per studiare le particelle ancora più piccole, quelle di dimensione tra 10 e 250 nanometri, l'Agenzia si è dotata anche di un Nanoscan, un contatore di nanoparticelle, che consente di raccogliere dati al minuto sulla loro distribuzione. Il numero delle particelle per dimensione è misurato da un contatore a condensazione interno molto accurato anche a basse concentrazioni.
I primi risultati relativi a soli 10 giorni di campionamento a Calata Bengasi indicano un numero medio di nanoparticelle/cm3 di 2978 a fronte di un valore maggiore di 10000 indicato come elevato dall'OMS come media sulle 24 ore.
Sempre tra i metodi non convenzionali sono in corso a Livorno campagne per mappare le concentrazioni medie di biossido di azoto (NO2) mediante campionatori passivi collocati in dieci punti distribuiti sia nel porto che nella città.
Per ARPAT, Bianca Patrizia Andreini ha proseguito la presentazione alle autorità locali e agli stakeholder con l'evoluzione del progetto e gli step successivi del monitoraggio, focalizzando l’attenzione su un altro obiettivo del progetto da realizzare in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, ossia rendere disponibili e facilmente accessibili a tutti gli stakeholder in modalità open data, sia i dati del monitoraggio della qualità dell’aria delle reti di monitoraggio che quelli delle campagne di monitoraggio attraverso la creazione di una piattaforma comune a tutti i partner del progetto.
A Livorno esiste già in ambito portuale la piattaforma MONI.C.A. sviluppata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, che acquisisce ed integra dati eterogenei provenienti da una molteplicità di fonti informative, siano esse applicazioni o sensori distribuiti nell’area portuale. I servizi di MONI.C.A. sono organizzati in specifici ambiti funzionali e destinati ad una pluralità di soggetti, sia pubblici (e.g. autorità portuale, capitaneria di porto, dogana, guardia di finanza, ecc.) che privati (e.g. operatori portuali, logistici, autotrasportatori, passeggeri).
Per rimanere aggiornati sulle notizie e gli eventi in programma visitare il sito del progetto Aer Nostrum http://interreg-maritime.eu/it/web/aer-nostrum/progetto
Organizzazione con sistema di gestione certificato e laboratori accreditati
Maggiori informazioni all'indirizzo www.arpat.toscana.it/qualita