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Depuratore Aquarno a Santa Croce sull'Arno (PI): esito del controllo previsto dall’AIA
Lo scarico finale nelle acque superficiali conferma per periodo aprile-luglio, come nel primo trimestre 2021, il rispetto dei Valori Limite per tutti i parametri previsti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale. Emerse alcune irregolarità di tipo amministrativo sull’ottemperanza ad alcune prescrizioni tecnico-gestionali previste dall’AIA
L’impianto di depurazione, gestito dalla società Consorzio Aquarno SpA nel Comune di Santa Croce sull’Arno, effettua il trattamento di acque reflue urbane a prevalenza industriale di tutta l'area del Distretto Conciario Toscano situata sulla riva destra dell'Arno.
Dopo aver illustrato i risultati dei controlli allo scarico finale nelle acque superficiali del Canale Usciana, effettuati nel corso del primo trimestre 2021, torniamo ad aggiornare i dati del controllo allo scarico effettuato da aprile a luglio e riportiamo gli esiti della verifica effettuata a giugno sull’ottemperanza ad alcune prescrizioni previste dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Il gestore dell'installazione Consorzio Aquarno SpA deve operare nel rispetto delle condizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata dalla Regione Toscana in data 29.12.2020.
Di seguito si riporta lo schema semplificato dell'impianto.
L'AIA prevede prescrizioni sia generali di carattere gestionale sia specifiche per le varie matrici ambientali.
Nel mese di giugno ARPAT ha effettuato un controllo per verificare l'ottemperanza ad alcune prescrizioni tecnico-gestionali, a seguito del quale sono emerse alcune irregolarità di tipo amministrativo, per le quali sono state emesse sanzioni a carico del gestore dell'installazione.
Rispetto alle tredici prescrizioni verificate, le irregolarità registrate erano dovute al:
- mancato invio della relazione con la descrizione delle caratteristiche principali del nuovo serbatoio contenente soda caustica (nell'immagine sopra);
- mancato invio della comunicazione riguardante la strumentazione installata per monitorare i punti chiave dell’impianto;
- con riferimento alle emissioni odorigene è stato verificato il non rispetto del cronoprogramma che prevede l'installazione di un sistema di nebulizzazione di un prodotto per l’abbattimento dell’idrogeno solforato derivante dalla grigliatura industriale, come previsto dal piano di gestione degli odori predisposto dalla ditta;
- non effettuazione della prova di pompaggio di lunga durata con determinazione della curva abbassamenti e risalita, su tutti i piezometri installati;
- mancato invio dei risultati di interventi di verifica e delle previsioni di monitoraggi periodici sulle strutture più critiche, relativamente alle strutture interrate di stoccaggio e trasferimento reflui.
Un'altra delle prescrizioni dell'AIA prevedeva la predisposizione di una rete di monitoraggio delle acque sotterranee. Il primo campionamento delle acque sotterranee, effettuato a fine marzo in contraddittorio tra ARPAT e la Ditta, ha evidenziato il superamento, per il parametro cloruro di vinile, delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) previste dal D. Lgs. 152/2006, a seguito del quale si è reso necessario attivare il procedimento di bonifica.
A luglio 2021 ARPAT ha espresso parere favorevole alla realizzazione delle indagini proposte nel Piano della Caratterizzazione, la cui finalità è determinare l’origine della potenziale contaminazione da organoclorurati riscontrata a marzo in sede di campionamento della falda freatica.
Come già detto relativamente allo scarico finale nel Canale Usciana, l'AIA prevede valori limite in deroga, a quanto riportato nel D. Lgs. 152/06, o nei BREF di riferimento, unicamente per i parametri Cloruri e Solfati.
Nel fissare i VLE (Valori limite di Emissione) allo scarico da parte della Regione Toscana che ha rilasciato l’autorizzazione è stato tenuto conto, per ciascuna delle sostanze pericolose caratteristiche del ciclo conciario individuate dalla norma, della diluizione operata dalla miscelazione delle acque reflue di origine civile o prelevate dai pozzi per il funzionamento dello stesso impianto, in accordo alla specifica autorizzazione della Regione Toscana.
ARPAT effettua il campionamento mensile in accordo a quanto previsto dall’AIA (Tabella 10 dell'Allegato B). In particolare, sono stati effettuati i campionamenti nelle date 29 aprile, 27 maggio, 9 giugno e 14 luglio 2021 per il controllo allo scarico finale nel Canale Usciana, su tutti i parametri previsti dalla citata Tabella.
Durante l'attività di controllo di ARPAT, effettuata nel corso dei primi sette mesi dell'anno 2021, è emerso il rispetto dei VLE per tutti i parametri previsti.
Tutti i valori analitici relativi all'attività di controllo del periodo citato sono riassunti nella seguente tabella dove in rosso sono evidenziate le sostanze pericolose sopra citate:
Testo di Andrea Villani, Stefania Vivoli e Fabrizio Franceschini
Organizzazione con sistema di gestione certificato e laboratori accreditati
Maggiori informazioni all'indirizzo www.arpat.toscana.it/qualita