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Incendio a Cerreto Guidi (FI): l'intervento di ARPAT
Rinvenuta una consistente quantità di rifiuti speciali non pericolosi abbandonati e semi inceneriti
Tecnici del Dipartimento di Empoli sono stati attivati dalla Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, per un incendio sviluppatosi su un’area agricola lungo l’argine destro del fiume Arno, all’altezza di Via Provinciale della Motta in loc. Bassa nel comune di Cerreto Guidi (FI).
Al momento del sopralluogo, il fuoco era spento e comunque l'entità dell'incendio era stata modesta e l’area interessata così distante da agglomerati da non destare preoccupazioni riguardo ad eventuali ricadute ambientali.
Il fuoco si era propagato velocemente alla vegetazione spontanea presente, coinvolgendo e mettendo allo scoperto una consistente quantità di rifiuti speciali non pericolosi abbandonati e semi inceneriti; si tratta per la maggior parte di rifiuti dell’industria tessile e del pellame, essendo costituiti da balle pressate di ritagli di tessuto e di pellame, oltre a balle di recipienti in plastica e imballaggi in plastica, per una quantità stimabile in oltre 50 m3.
Erano presenti anche altre tipologie di rifiuti tra cui tavole in legno incenerite, bidoni metallici vuoti, la carcassa di una bicicletta, tubi Innocenti da ponteggi per edilizia, oltre a numerosi teloni in plastica derivanti presumibilmente da coperture per serre e bombole per gas.
Lo stato in cui si trovavano i rifiuti rinvenuti evidenziava un loro abbandono pregresso nel tempo, come confermato anche dal personale del Comune di Cerreto Guidi, che era a conoscenza dell’abbandono a seguito di esposti di alcuni cittadini.
Viste le quantità e il condizionamento dei rifiuti industriali di scarti tessili e pellame, è molto probabile che lo scarico sia stato effettuato tramite un autocarro di grosse dimensioni.
Al termine del sopralluogo, ARPAT ha chiesto al Sindaco del Comune di attivare le procedure dell’art. 192 comma 3 al fine di procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o smaltimento dei rifiuti in questione, compreso il ripristino dello stato dei luoghi, informandone la Regione Toscana quale soggetto proprietario dell’area. Una volta liberata l’area dai rifiuti in stato di abbandono, la stessa dovrà essere indagata ai fini della verifica dello stato di contaminazione del suolo, onde poter stabilire l’eventuale necessità di avviare procedure di bonifica del sito. In assenza dell’identificazione certa di un responsabile dell’abbandono i costi di tali interventi graveranno sul Comune e, di riflesso, sulla comunità intera.
L’abbandono dei rifiuti contribuisce al degrado ambientale e le ripercussioni sono assai pesanti: inquinamento, danno estetico, effetti sulla qualità della vita ed elevati costi di igiene urbana. Il degrado ambientale generato dall’abbandono di rifiuti è un problema percepito ed è facile constatare come la situazione sia peggiorata negli ultimi anni, poiché allo scarso senso civico e all’assenza di sensibilità per la cura e la protezione dell’ambiente si aggiunge un vero e proprio sistema di smaltimento illecito che riguarda particolari tipologie di rifiuti.
Gli interventi di ARPAT a supporto di altre forze di Polizia a seguito di incendi sono abbastanza frequenti; il più delle volte si tratta proprio di incendi di piccole-medie dimensioni che si sviluppano in aree non presidiate e che sono causati dalla combustione dolosa di rifiuti illecitamente abbandonati e bruciati, anziché smaltiti nelle forme consentite, sicuramente più onerose ma corrette e rispettose dell’ambiente.
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