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Esito dei controlli agli impianti AIA nel territorio di Piombino, Val di Cornia e Isola d'Elba
Le non conformità riscontrate hanno riguardato 4 installazioni su 11 controllate e sono attribuibili in primis agli scarichi idrici, ma anche alle emissioni in atmosfera, agli aspetti gestionali e ai rifiuti
Il Dipartimento ARPAT di Piombino Elba ha tra i propri compiti quello di controllare le installazioni AIA sul territorio di competenza, che comprende i Comuni della Val di Cornia e quelli dell’isola d'Elba.
Nel corso del 2020 il Dipartimento ha effettuato controlli presso 11 aziende, che risultavano in esercizio, sulle 14 in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dall’autorità regionale.
Le non conformità riscontrate hanno riguardato 4 installazioni e sono attribuibili in primis agli scarichi idrici, ma anche alle emissioni in atmosfera, agli aspetti gestionali e ai rifiuti, come dettagliati più avanti.
I controlli AIA sono programmati all'inizio dell'anno, in base alle caratteristiche di ciascuna installazione, alle complessità riscontrate e alle problematiche rilevate nei controlli precedenti. Ulteriori controlli possono scaturire da specifica richiesta dell’Autorità Regionale competente, dell'Autorità Giudiziaria o anche in seguito ad esposti.
Nei controlli programmati viene effettuata l’attività di verifica prevista nel Piano di Monitoraggio e Controllo presente nell’atto autorizzativo, che prevede in generale il campionamento di scarichi idrici, rifiuti, acque profonde e superficiali, ma anche la verifica della corretta ottemperanza degli adempimenti a carico del Gestore, ricavabili dalle prescrizioni autorizzative e dalla normativa ambientale applicabile.
Negli ultimi anni hanno acquisto sempre più importanza anche i controlli riguardanti la corretta implementazione delle migliori tecnologie disponibili (Best Available Techniques – BAT), ovvero “la più efficiente e avanzata fase di sviluppo di attività e relativi metodi di esercizio indicanti l'idoneità pratica di determinate tecniche a costituire, in linea di massima, la base dei valori limite di emissione e delle altre condizioni di autorizzazione intesi ad evitare oppure, ove ciò si riveli impossibile, a ridurre in modo generale le emissioni e l'impatto sull'ambiente nel suo complesso” per le diverse specifiche attività. Il controllo, che ha le sue origini nell’atto autorizzativo, prosegue durante l’ispezione nell’impianto, al fine di verificare anche gli aspetti più strettamente operativi.
Inoltre sono implementate anche verifiche di tipo documentale riguardanti gli aspetti gestionali, Sistema di Gestione Ambientale (SGA), che spesso forniscono ulteriori elementi guida durante l’attività di controllo.
Nel caso in cui le verifiche alle prescrizioni evidenzino inottemperanze, queste portano a formulare, da parte di ARPAT, talvolta azioni di miglioramento, oppure vere e proprie non conformità, dalle quali possono scaturire delle violazioni penali o amministrative in base alla tipologia di articolo violato ai sensi del Testo Unico Ambientale (D.Lgs 152/06 e s.m.i.).
Esito delle ispezioni svolte nel 2020
I controlli AIA presso le installazioni di competenza regionale vengono svolti dalle Agenzie Regionali, titolari del procedimento, con un gruppo ispettivo che pianifica i controlli con valutazioni tecniche che tengano conto di alcuni aspetti stagionali che possono aggravare gli impatti sull’ambiente, come l’aumento di attività stagionale per alcune installazioni. In base alla complessità dell’installazione l’ispezione può essere articolata in più sopralluoghi.
L’ispezione comprende le seguenti fasi:
- valutazione della relazione annuale trasmessa dal gestore compresi i risultati degli autocontrolli;
- campionamento delle varie matrici ambientali (scarichi idrici, acque profonde e superficiali, emissioni, ecc);
- verifica delle prescrizioni e sopralluogo presso l'impianto.
Nel corso del 2020 il Dipartimento ARPAT di Piombino Elba ha effettuato controlli di tipo programmato presso 11 aziende di cui 3 costituite da discariche.
Gli insediamenti produttivi controllati tramite ispezione diretta sono stati i seguenti:
- Rimateria, discarica ex ASIU - Piombino (LI)
- Rimateria, discarica ex Lucchini - Piombino (LI);
- E.S.A. S.p.A., discarica di Literno - Campo nell'Elba (LI)
- E.S.A. S.p.A., Impianto di trattamento RU Buraccio - Porto Azzurro (LI)
- Italian Food S.p.A. - Campiglia Marittima (LI)
- PIM – Piombino (LI)
- Wecologistic – Piombino (LI)
- Tenaris Dalmine S.p.A. - Piombino (LI)
- Liberty Magona s.r.l. - Piombino (LI)
- JSW Steel Italy Piombino S.p.A. - Piombino (LI)
- Unicalce S.p.A. - Campiglia Marittima (LI)
Inoltre sono stati effettuati controlli di tipo documentale e amministrativo su altri 3 impianti; in tali casi l’attività di controllo si è basata sulla relazione annuale e sulle comunicazioni obbligatorie inviate dal Gestore:
- Enel Produzione S.p.A. - Centrale Termoelettrica - Portoferraio (LI), per la quale è stato svolto il riesame dell’AIA alla luce della pubblicazione delle BAT Conclusion aggiornate;
- Sapio Produzione idrogeno ossigeno Srl – Piombino (LI), in fermo impianto dal 2014;
- Metaenergia Produzione Srl (ex Snow Storm SpA) – Piombino, in fermo impianto dal 2019.
Nella tabella seguente è riportata la sintesi degli esiti dei controlli (alcuni controlli sono stati completati entro i primi mesi del 2021) da cui si evince che molte delle non conformità riscontrate abbiano dato luogo a violazioni penali piuttosto che a violazioni amministrative; tali non conformità hanno riguardato 4 installazioni delle 11 controllate e sono attribuibili in primis agli scarichi idrici, ma anche alle emissioni in atmosfera, aspetti gestionali e rifiuti.
MATRICE | Azioni di miglioramento | Non conformità con violazioni amministrative | Non conformità con violazioni penali |
Aspetti gestionali | 4 | 6 | 3 |
Emissioni in atmosfera | 4 | 7 | 4 |
Scarichi idrici | 6 | 12 | 9 |
Rifiuti | 3 | 1 | 1 |
Rumore | 3 | 0 | 0 |
Acque sotterranee e superficiali | 8 | 2 | 0 |
Altri tipi di inquinamento | 4 | 2 | 0 |
Totale | 32 | 30 | 17 |
I risultati dei controlli sono sempre trasmessi al Settore regionale di riferimento in qualità di Autorità Competente e, per conoscenza, al gestore dell’installazione; in alcuni casi al Sindaco del Comune sede dell’installazione e, in presenza di reati penali, all’Autorità Giudiziaria.
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