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L'innovazione per il porto digitale di quinta generazione
L’innovazione digitale come elemento sul quale il porto di Livorno deve fondare la sua strategia per avviare tutte quelle azioni necessarie per inserirsi a pieno titolo nei principali corridoi commerciali
Disporre di una fattoria informatica
La tecnologia 5G permette l’attuazione di tutte quelle azioni perché il porto possa attuare una crescita sostenibile e per questo motivo l’autorità portuale sta pianificando di realizzare su tutta l’area del porto nel biennio 21/23 una copertura del segnale di tipo industriale per tutte quelle funzioni abilitanti che la tecnologia 5G permette. Il laboratorio congiunto di AdSP e CNIT ha permesso non soltanto di prefigurarne le versatilità d’uso, ma anche di sperimentarle ed integrarle.
Attraverso una “computing farm” è possibile verificare che tutti questi singoli moduli che vengono implementati dalle varie software house, nell’ambito del programma digitale del porto, possano essere validati in un ambiente coerente e di terzietà. Si tratta di un sistema effettivamente integrabile con tutte le altre componenti d’innovazione e che è a disposizione dell’Autorità Portuale, proprio perché i porti sono soggetti attivi nella progettazione, sperimentazione e valorizzazione industriale dell’innovazione digitale.
I servizi di innovazione che sono stati realizzati nel corso degli anni riguardano la nave connessa, le merci elettroniche “E-freight”, la logistica e la mobilità, la sostenibilità ambientale, tutto questo deve permettere e garantire l’interoperabilità con l’Agenzia delle Dogane, con il portale della Guardia Costiera, e con tutti gli altri attori logistici che stanno sul lato terra.
Un esempio di applicazione della tecnologia 5G è il Cooperative Intelligent Transport Systems (C-ITS). Si tratta di un sistema intelligente di trasporto che connette il porto di Livorno con Firenze e la sua area metropolitana, realizzando delle funzioni che servono essenzialmente a garantire la sicurezza lungo la strada, ma anche a fornire uno stazionamento temporaneo nell’interporto Vespucci. Questa rete 5G è destinata a diventare una periferica importante del porto di Livorno.
Per quanto riguarda l’E-freight è stata sperimentata la possibilità d’interagire tra robot ed esseri umani grazie al 5G, realizzando un sistema gestionale dei piazzali permettendo di efficientare e ridurre il tempo di lavoro di una nave migliorando gli aspetti della logistica nel porto.
Anche la comunicazione da e per la nave è oggetto di sperimentazione tecnologica del 5G ed è già in funzione la possibilità di disporre di una batimetria aggiornata. È stato pertanto sviluppato un set di dati utili in condivisione ad esempio telecamere in HD (da e verso la nave), stazioni meteo, batimetrie aggiornate da mezzi tecnico-nautici, radar coerenti in rete. È stato realizzato un sistema di supporto in tempo reale per la navigazione (con un'attenzione particolare per quanto riguarda le fasi delle manovre) ed è stata perseguita un’integrazione di componenti terrestri e satellitari per il monitoraggio dei container ( nei porti e nella navigazione in mare aperto).
L’efficientamento del 5G per l’ambiente
Il 5G ha permesso di realizzare il gemello digitale “Digital Twin” portuale che permetterà a chi sta guidando la nave, dal comandante al personale tecnico nautico, di “immergersi” nella realtà del porto di Livorno e quindi di navigare con efficienza i canali portuali evitando tutti i problemi di insabbiamento e delle difficoltà di accesso al porto, proprio disponendo di tali dati/informazioni in tempo reale. Tutto questo è integrato con le componenti terra, rappresentate dalle telecamere ad alta risoluzione, la sensoristica distribuita sullo spazio acque, come il correntometro, l’ondametro, le condizioni meteo di accesso al porto, tutto questo al fine di offrire una navigazione più sicura, efficiente (impiego di risorse e tempi strettamente necessari) e dunque anche in grado di perseguire caratteri di sostenibilità ambientale nello spazio delle acque portuali.
Il 5G risponde ad un’esigenza di attuare un efficientamento per ottenere una riduzione dell’impatto ambientale. Questa riduzione della pressione ambientale è stata misurata e grazie alla tecnologia 5G è possibile ridurre del 8,2% la produzione di CO2 emessa in atmosfera e quindi diminuire l’impatto sull’ambiente. Per tale motivo, afferma Pagano, sul progetto di digitalizzazione del porto abbiamo ottenuto due riconoscimenti, uno della Columbia University di New York nell’ambito della “Climate Week” del 2019 ed un altro più recente agli “Hannover Messe Digital Days”. In questo evento Ericsson ha presentato infatti a queste due manifestazioni il porto di Livorno come esempio di sistema industriale di rilevanza internazionale per la sostenibilità ambientale.
Il laboratorio che l’autorità portuale ha realizzato in questi anni rappresenta un primo esempio in Italia di trasferimento tecnologico verso un porto marittimo industriale che può essere replicato in altri porti e quindi scalabile rappresentando uno standard internazionale e dunque un esempio che può essere seguito anche dal punto di vista della realizzazione degli stessi sistemi digitali in altri scali e capace di anticipare gli indirizzi e le tendenze del settore.
Il presente articolo, ed il precedente Il porto 2030, prende spunto dal seminario patrocinato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ed ha visto la partecipazione di Antonella Querci - Dirigente della Direzione Sviluppo ed Innovazione di AdSP, Paolo Pagano – Direttore laboratorio congiunto AdSP - CNIT, Silvia Ferrini – Direzione Sviluppo, programmi europei ed innovazione, Francescalberto De Bari – Direttore Programmi EU ed innovazione, Ivano di Santo – Chief Information Officer CIO del Porto di Trieste, Laura Castellani – Agenzia delle Dogane dei Monopoli ADM Organiz. e Digital Trasformation, Rossana Varna – Business Intelligence BI e transizione digitale porto di Genova, Andrea Manfron – Federazione Autotrasportatori Italiani FAI Segretario Generale, Alberto Milotti – Direttore Zailog Interporto Quadrante Europa Verona, Federica Montaresi – Sp, Projcts & Innovation La Spezia, Ivano Russo – Direttore Generale Confetra.
Per approfondimenti guarda il seminario
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