|
La qualità dell'aria in Toscana nel 2020
Le criticità emerse sono analoghe negli ultimi anni: il PM10 per una stazione di fondo della Piana lucchese; il Biossido di azoto per una stazione di traffico dell’Agglomerato fiorentino; l’Ozono per 6 stazioni su 10 della rete regionale
Dopo un primo esame dei dati di PM10 ottenuti con la Rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria della Regione Toscana relativi all’anno 2020, si illustrano brevemente i primi risultati ottenuti per i parametri più interessanti rispetto alla normativa vigente.
Le criticità emerse sono analoghe negli ultimi anni:
- il PM10 per una stazione di fondo della Piana lucchese;
- il Biossido di azoto per una stazione di traffico dell’Agglomerato fiorentino;
- l’Ozono per 6 stazioni su 10 della rete regionale.
Sono riportate di seguito le elaborazioni relative agli indicatori 2020 di questi inquinanti, confrontati con i valori limite definiti dalla normativa vigente, in una sintesi grafica suddivisa per parametro.
Particolato PM10
Nel 2020 il valore limite relativo all’indicatore della media annuale di PM10 è stato ampiamente rispettato in tutte le stazioni della Rete regionale. La concentrazione media regionale registrata nel 2020 è pari a 20,4 µg/m3, leggermente inferiore rispetto alla media dell’anno precedente (20,6 µg/m3).
Dal confronto dei valori medi registrati negli ultimi tre anni, stazione per stazione, si nota che i valori medi degli ultimi anni sono stati molto simili per tutte le stazioni con una leggerissima tendenza alla diminuzione. Si riporta una sintesi per zona.
Per il terzo anno consecutivo il limite di 35 superamenti della media giornaliera di 50 µg/m3 è stato rispettato in tutte le stazioni della rete regionale con la sola eccezione della stazione di fondo della zona della Piana lucchese nel comune di Capannori, presso la quale ne sono stati registrati 51. I superamenti legati al fenomeno avvettivo del 28 e 29 marzo 2020 non sono stati considerati nel calcolo del numero di superamenti per ciascuna stazione come previsto dall’applicazione della normativa europea.
Il grafico relativo al numero dei superamenti della media giornaliera evidenzia una situazione di generale rispetto del parametro in tutta la regione, oltre ad una certa disomogeneità tra le zone della regione, con una maggior incidenza del fenomeno nell’Agglomerato Fiorentino, nelle due zone di Prato e Pistoia e dei Valdarni.
Fa eccezione la stazione di LU-Capannori dove il limite non è stato rispettato e ci sono stati circa il 15% di superamenti in eccesso. Il fenomeno dei superamenti del valore limite giornaliero è invece da diversi anni quasi assente nelle zone Costiera e Collinare e Montana.
Dal confronto del numero di superamenti registrati negli ultimi tre anni, stazione per stazione, si può notare che le zone nelle quali il fenomeno dei superamenti è più frequente sono le stesse negli ultimi anni.
Particolato PM2,5
Il limite normativo della media annuale di 25 µg/m3 nel 2020 è stato rispettato in tutte le stazioni della Rete Regionale. La media annuale più elevata di PM2,5 è stata per il terzo anno consecutivo quella relativa alla stazione di LU-Capannori dove è 21 µg/m3 pari a circa l'80% del valore limite.
Il valore medio di PM2,5 registrato dalle stazioni di rete regionale è stato nel 2020 pari a 13,7 µg/m3, leggermente superiore rispetto alla media del 2019 (13,4 µg/m3). Si riporta una sintesi per zona.
Biossido di Azoto NO2
Il valore limite relativo alla media annuale del biossido di azoto di 40 µg/m3 è stato superato nel 2020 soltanto presso la stazione di traffico di viale Gramsci nel comune di Firenze dove la media ha superato il limite soltanto del 10% ed è stata nettamente inferiore agli anni precedenti. In tutte le altre stazioni della Rete Regionale attive con serie valida, la media è risultata inferiore al limite di normativa.
Confrontando le medie annuali di NO2 degli ultimi tre anni, si nota che per molte delle stazioni i valori medi sono stati leggermente minori, con concentrazione media regionale pari a 17,6 µg/m3 nel 2020 mentre nel 2019 è stata pari a 20,7 µg/m3. Si riporta una sintesi per zona. Come già riportato (inserire link) la riduzione della circolazione nella primavera 2020 ha causato un impatto rilevabile anche tramite la media annuale.
Nel 2020 il limite di 18 superamenti della media oraria di 200 µg/m3 è stato rispettato nel 2020 in tutte le stazioni di Rete regionale.
Ozono O3
La criticità del rispetto per il valore obiettivo per la protezione della popolazione, (numero massimo di superamenti/anno del valore di 120 µg/m3 riferito alla media mobile di 8 ore, espresso come media negli ultimi tre anni pari a 25) si è confermata nel 2020 per 6 stazioni su 10, nonostante il numero di superamenti registrati nel 2020 siano stati molto contenuti, probabilmente a causa delle condizioni meteo estive che sono state atipiche.
I valori orari massimi registrati non hanno mai superato la soglia di informazione pari a 180 µg/m3 che infatti non è mai stata raggiunta nel 2020 in nessuna stazione di rete regionale.
Per tutti gli altri parametri monitorati nella rete regionale sarà disponibile nei prossimi mesi la relazione annuale relativa al 2020.
Testo di Fiammetta Dini - CRTQA
Per consultare i dati di tutte le regioni italiane:
- https://www.snpambiente.it/2021/01/29/qualita-dellaria-in-italia-trend-in-miglioramento-negli-ultimi-5-anni
- https://www.snpambiente.it/2021/01/29/polveri-fini-pm10-le-medie-annue-2020-e-i-dati-del-quinquennio-precedente/
- https://www.snpambiente.it/2021/01/15/in-anteprima-i-dati-snpa-sulla-qualita-dellaria-in-italia-nel-2020/
- https://www.snpambiente.it/2021/01/29/polveri-fini-pm25-le-medie-annue-2020-e-i-dati-del-quinquennio-precedente/
- https://www.snpambiente.it/2021/01/29/biossido-di-azoto-le-medie-annue-2020-e-i-dati-del-quinquennio-precedente
Organizzazione con sistema di gestione certificato e laboratori accreditati
Maggiori informazioni all'indirizzo www.arpat.toscana.it/qualita