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La 20a Conferenza MobyDixit
MobyDdixit mette la centro della sua proposta la visione europea dei temi del Mobility Management cercando di coniugarla con le specificità e con le esperienze nazionali in ambito formativo ed aziendale
La Conferenza organizzata da Euromobility con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), di Confindustria-ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e della Fedederazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) ha evidenziato le novità ed i risultati della Conferenza Europea sul Mobility Management (ECOMM) patrocinata dalla Piattaforma Europea sul Mobility Management (EPOMM).
La nuova mobilità come funzione sociale
Gli effetti della pandemia che pervadono, in questo momento, ogni ambito dell’agire umano, hanno fatto emergere in maniera determinante ed evidente una forte diminuzione della domanda di mobilità. La pandemia ha obbligato ed obbliga le persone a lavorare da casa. Questo presenta dei vantaggi come l’azzeramento degli spostamenti casa/lavoro, riducendo le emissioni di anidride carbonica.
La necessità di un distanziamento fisico ha indotto l’utenza a privilegiare la mobilità privata ed in questo senso la Conferenza Europea (ECOMM) intende volgere questa dirompente tendenza in una mobilità sostenibile, orientando un crescente interesse verso una mobilità attiva. Particolare attenzione della Conferenza è stato posto sui territori resilienti e la necessità di tempi rapidi nel prender le decisioni.
Sempre più persone si stanno muovendo in bicicletta e la considerano un’esperienza positiva. Molte città hanno adottato e stanno adottando soluzioni rapide per espandere le piste ciclabili, offrendo alla mobilità sostenibile un carattere che rivesta un’importanza strutturale nella viabilità urbanistica dei centri urbani. Contemporaneamente è stata rilevata la necessità di garantire esperienze sicure e di qualità negli spazi pubblici per poter camminare, pedalare e per le attività ricreative in genere. Bike-sharing ed e-scooters sono parte del sistema di micromobilità e devono essere integrate con il Trasporto Pubblico Locale (TPL) ed il car-sharing.
Un ulteriore aspetto importante emerso nella Conferenza ECOMM 2020 è rappresentato dalle politiche di Mobility Management che devono promuovere e garantire un’accessibilità universale. Soddisfare questo approccio è diventato e diventerà determinante per il futuro, rilevato che ai quartieri ed alle zone residenziali periferiche e periurbane vengono oggi attribuiti criteri di nuova vivibilità, permanenza ed uso conferendo un valore residuale all’utilizzo dei centri urbani ed alla loro offerta di servizi ed utilità.
La pandemia ha esacerbato le differenze sociali che già esistevano prima della crisi e la responsabilità sociale con la pianificazione sembrano essere i fattori chiave su cui agire. Si tratta di attivare attraverso le politiche di Mobility Management tutte quelle azioni in grado di operare equità e uguale facilità di accesso alle soluzioni di mobilità sostenibile proposte. In questo senso le azioni più innovative devono essere indirizzate ai ceti più vulnerabili ed alle aree più disagiate.
Le prospettive della mobilità sostenibile del domani devono focalizzarsi sulla sicurezza fattiva ma anche percepita permettendo allo stesso tempo di muoversi con libertà nelle città. Occorre che la funzionalità dello spazio pubblico sia in grado di integrarsi in modo armonico con la salute ed il benessere dei cittadini. Si intende in questo modo attivare tutte quelle leve necessarie ad avvicinare le persone ad una mobilità attiva e la creazione ed implementazione di “hub” (fulcro, centro) della mobilità per incrementare metodi di mobilità attiva condivisa ed integrabile con i mezzi di TPL. La gestione degli elementi appena descritti ed una loro sapiente combinazione rappresenta la base per orientare i comportamenti e le abitudini dei flussi di utenza.
La digitalizzazione è un fattore abilitante e segna un punto di svolta nel futuro dell’attività del Mobility Management per conoscere le direttrici degli spostamenti, gli orari ed i luoghi, dove inserire gli interventi (rastrelliere per e-bike/e-scooter, case avanzate, fermate con servizio a chiamata, stalli di ricarica, ecc..) da integrare con ogni forma di TPL, parteners, Stake-holders ed e-cars.
Il Progetto PESOS
Durante la conferenza, declinazione nazionale di ECOMM, è stato presentato lo stato di avanzamento del progetto Pesos con il quale si è cercato di capire ed intercettare gli “stili” di mobilità dell’utenza mettendo a disposizione un parco biciclette che permetteva oltre che segnalare le direzioni degli spostamenti anche il numero dei km percorsi nell’arco di tempo messo a disposizione dell’utente. Quest’ultimo con l’accumulo dei km matura una cifra che va formare un buono da spendere per l’acquisto di una bicicletta di proprietà. La mappatura con sensori digitali installati su bicicletta ed utente ha permesso di conoscere oltre che i flussi anche il numero di km procapite percorsi, le fasce orarie di utilizzo, di determinare i benefici in termini di emissioni, calcolare la CO2 “risparmiata”. La raccolta dei dati digitali, se da un lato ha permesso che gli utenti non reiterassero più di una volta la partecipazione per accumulare oltre un bonus, ha permesso anche di verificare che questo fosse poi davvero destinato all’acquisto di biciclette. Inoltre i risultati del progetto sono monitorati periodicamente dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM).
Il servizio MaaS
Per esporre la validità e la necessità di nuovi approcci alla mobilità è stato illustrato il progetto della Società Shotl che si occupa di consulenza e pianificazione dei sistemi di trasporto. Il progetto attivato in Lombardia è definito Trasporto pubblico a chiamata in tempo reale noto anche come MaaS (Mobility-as-a-Service), è un tipo di servizio che attraverso un canale digitale congiunto consente agli utenti di pianificare, prenotare e pagare per più tipi di servizi di mobilità. Il concetto descrive un passaggio dalla modalità di trasporto di proprietà personale alla mobilità fornita come servizio. Si tratta di una soluzione avanzata molto flessibile perché adeguata alle esigenze dei cittadini.
Il servizio nasce con l’intento di operare un cambiamento nelle aree periferiche delle città dove il TPL è più debole, erogato con minore frequenza e capillarità. Condizioni che sono riscontrate principalmente nelle aree delle periferie residenziali, suburbane od extraurbane dove il TPL è a volte inesistente perché presenta dei costi esagerati rispetto alla domanda. Il servizio “MaaS on demand” offerto da Shotl offre all’utenza l’opportunità di un servizio di mobilità flessibile capace di offrire soluzioni adattabili alle esigenze di orario e di dislocazione sul territorio in tempo reale. Si tratta di una piattaforma digitale MaaS flessibile e dinamica in grado di rispondere alle esigenze della mobilità ma è anche e soprattutto uno degli strumenti su cui si possono combinare le politiche/azioni di Mobility Management.
La piattaforma di mobilità permette di trasportare con un solo veicolo (minibus o van trasporto persone) più passeggeri che si muovono lungo una stessa direttrice o una stessa area. È una variante della linea classica del TPL ma non è un taxi collettivo in quanto non offre un servizio “porta a porta” ma funziona attraverso fermate virtuali prestabilite ed autorizzate. Il sistema è sviluppato per aiutare la mobilità dei centri urbani, i mobility manager, i pianificatori della mobilità ed anche le aziende di TPL. Il servizio oltre a rivestire carattere di flessibilità, deve risultare integrato con il TPL perché il tragitto lungo il quale si dislocano le fermate deve comprendere anche le fermate autorizzate e previste dal TPL. Il servizio MaaS On demand infatti non intende sostituire il TPL ma diventare un valido aiuto dove il TPL risulta più carente ed in difficoltà. In questo senso il servizio della piattaforma può operare un miglioramento all’accesso ed all’uso dei servizi di trasporto pubblico tradizionale come bus/metro/treno, riducendo contestualmente l’utilizzo di mezzi privati.
Occorre ricordare che tutte le iniziative nell’ambito della mobilità sostenibile che non sono in grado di garantire il distanziamento fisico che i tempi attuali ci impongono, non saranno perseguite, ma verranno rilanciate e riattivate quando le condizioni lo permetteranno.
Fermo quanto sopra occorre sottolineare che tutte le iniziative ed i risultati volti a fluidificare la mobilità e migliorare i flussi in entrata ed uscita dai centri urbani che sono stati raggiunti con molto sforzo ed impegno da tutti i soggetti, a vario titolo interessati, registreranno una fase di arresto che permetterà di quantificare e registrare i risultati fin qui raggiunti. Questa attività permetterà alle Amministrazioni ai soggetti economici ed ai portatori d’interessi, di verificare limiti e lacune dei processi avviati per poter poi rimodulare gli interventi in maniera più adeguata ed efficace e ripartire con una migliore offerta e funzionalità del servizio non appena le condizioni lo permetteranno.
Per approfondimenti: https://www.mobydixit.it/
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