Rilevamenti di grandi pesci cartilaginei in Toscana - anni 2009-2017
Catture accidentali, avvistamenti e spiaggiamenti
In Toscana, nel 2017, si sono registrati 11 avvistamenti in mare (soprattutto esemplari giovani e di piccole dimensioni di verdesca e squalo mako) e 13 catture accidentali.
Gli attrezzi da pesca che maggiormente causano catture di questi pesci sono le reti da posta (54%), la canna da pesca e lo strascico (8%), con cui vengono principalmente catturate specie pelagiche come la verdesca, lo squalo mako e lo squalo volpe.
I dati sui grandi pesci cartilaginei provengono dall’attività di monitoraggio del progetto MEDLEM (Mediterranean Large Elasmobranchs Monitoring) che registra le catture accidentali, gli avvistamenti e gli spiaggiamenti dei grandi pesci cartilaginei lungo le coste di tutto il Mediterraneo. Con il termine “grandi” il progetto si riferisce a squali con lunghezza totale maggiore di 1 metro oppure razze e mante con una larghezza del disco maggiore di 1 metro.
Per approfondire questo tema è possibile consultare le pagine sulla biodiversità ed il report relativo al 2017 sul monitoraggio dei cetacei, delle tartarughe e dei grandi pesci cartilaginei in Toscana, che contiene anche le schede relative ai singoli esemplari.
Estratto dall'annuario dei dati ambientali 2018; i file PDF e CSV contengono anche i dati pregressi estratti dagli annuari 2014, 2016 e 2017.