Controllo delle emissioni
In Toscana sono attualmente attivi 36 gruppi produttivi geotermoelettrici ENEL distribuiti tra le province di Grosseto, Siena e Pisa.
Tra i vari compiti di ARPAT in materia di geotermia un ruolo preponderante è rivestito dal controllo alle emissioni e dalla verifica del funzionamento dei sistemi di abbattimento degli inquinanti. Con riferimento a questi parametri la Regione Toscana ha introdotto limiti specifici, più stringenti e verificabili rispetto a quelli stabiliti dalla normativa statale.
In concomitanza con l'attivazione della nuova centrale, tra il 2014 e il 2015 , sono stati diffusi i dati delle emissioni della fase di avvio della centrale Bagnore 4.
Informazioni di dettaglio sul controllo delle centrali geotermoelettriche sono disponibili nei report annuali che sintetizzano l'attività svolta da ARPAT
Il numero di impianti geotermoelettrici controllati da ARPAT è indicato in tabella; il numero è variabile perché a seconda delle esigenze di monitoraggio vengono concentrate le misure su alcuni impianti in particolare.
2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 |
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7 | 10 | 11 | 17 | 19 | 12 | 11 | 13 | 16 | 10 | 7 | 19 | 13 | 14 |
(per ogni impianto geotermico controllato è possibile che sia stato effettuato più di un controllo nel medesimo anno solare)
Mediamente, un controllo completo di ARPAT ad una centrale ha una durata di 2-3 giorni, durante i quali vengono prelevati, per le previste determinazioni analitiche, circa 40 campioni liquidi e gassosi. Sono inoltre effettuate circa 130 misure fisiche nei diversi settori impiantistici (temperatura, pressione dei condotti, flussi, velocità del fluido, pressione differenziale del fluido). Il core dell'attività riguarda comunque il controllo delle emissioni di idrogeno solforato e mercurio.
Le modalità di esecuzione di controllo completo sono legate allo schema di funzionamento delle centrali geotermiche e prevedono prelievi e misure nelle seguenti sezioni d'impianto:
- Collettore di ingresso del fluido geotermico
Il collettore costituisce il punto di ingresso in centrale del fluido proveniente dai pozzi di produzione tramite specifici vapordotti. In questa sezione di impianto, ARPAT effettua prelievi per la determinazione della composizione gas, acido solfidrico e ammoniaca; non sono effettuate misure di portata. All'interno del condotto la temperatura si aggira intorno ai 200 °C con pressione di circa 18 atmosfere. Date le caratteristiche della matrice da campionare (alta temperatura e pressione), viene impiegato un apposito sistema di raffreddamento per poter gestire il gas e la condensa che si sviluppa, che vengono così campionati separatamente
- Uscita dal comprssore
In questo tratto dell'impianto viene campionato il gas incondensabile per la determinazione di mercurio, arsenico, composizione gas ed ammoniaca. Vengono inoltre effettuate le misure fisiche di portata per la determinazione del flusso di massa.
- Impianto abbattimento delle emissioni
All'uscita della colonna C2 dell'impianto AMIS, vengono ricercati gli stessi parametri e rilevate le stesse misure del tratto precedente
- Torri di raffreddamento
Il campionamento dell'aereiforme in uscita dalla torre di raffreddamento viene effettuato con l'inserimento di una sonda apposita, per la determinazione dei parametri chimici: ammoniaca, idrogeno solforato, arsenico e mercurio. A parte vengono effettuate le misure di portata per la determinazione del flusso di massa associato ad ogni parametro.
Il campionamento e le misure in torre di raffreddamento costituiscono le fasi di maggiore difficoltà nel controllo di una centrale geotermoelettrica. Si hanno infatti concentrazioni degli inquinanti molto basse ed una portata molto elevata. Le basse concentrazioni di inquinanti fanno sì che l'incertezza del campionamento sia particolarmente elevata e minimi errori nel campionamento dell’aeriforme, per il fatto di avere portate elevate, si traducono poi in sovra/sotto stime significative dei risultati finali
Così come la condensa prelevata al collettore, sono campionate le acque di condensa in ingresso alla torre di raffreddamento, alla vasca di raccolta della torre e in uscita della colonna C2 dell'Impianto AMIS. Sulle acque di condensa sono determinati i seguenti parametri: ammoniaca, idrogeno solforato, arsenico e mercurio.
La riduzione del carico inquinante è in larga parte demandato alla presenza di impianti di abbattimento delle emissioni gassose, che hanno mostrato grande efficacia (oltre il 90%). Per la parte residua, che viene diffusa nell'ambiente sono in atto, nelle aree geotermiche, programmi specifici di monitoraggio della qualità dell'aria.