Cosa fa ARPAT
Le attività di ARPAT in materia di aziende AIA sono definite nella Carta dei Servizi di ARPAT, che regola il complesso delle attività dell’Agenzia. In particolare vengono individuate:
- attività di controllo che si sostanziano nelle attività mirate a verificare la corretta gestione degli impianti
- attività di supporto tecnico che si sostanziano durante il procedimenti di rilascio, modifica o rinnovo delle autorizzazioni
Attività di controllo presso le aziende
Con il recepimento nell'ordinamento italiano (D. Lgs 46/2014) della Direttiva 2010/75/UE la frequenza delle ispezioni presso le aziende deve essere definita all'interno di un Piano di ispezione ambientale regionale che tenga conto del rischio potenziale e reale legato all'azienda e dei livelli e dei tipi di emissione collegati nonché della sensibilità dell'ambeinte locale. In attesa della definizione dei criteri regionali per la stesura del Piano da parte dell'Autorità competente (criteri da coordinare a livello nazionale con le altre Regioni), ARPAT provvede ad effettuare le ispezioni presso le aziende in AIA regionali (ispezioni ordinarie) con la frequenza stabilita nel Piano di monitoraggio e controllo ARPAT. L'ispezione prevede:
- la visita in sito
- la verifica delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione
- la verifica dei documenti di autocontrollo e di tutte le comunicazioni che il gestore è tenuto a fare all’autorità competente
- i campionamenti
- la verifica gestionale
- il controllo dell’impianto (es.: stato delle apparecchiature, manutenzione…)
I risultati dell’ispezione e le eventuali proposte (miglioramento e/o sanzionamento) sono contenuti in un Rapporto di ispezione ambientale (RIA), che può essere allegato alla Relazione di Sintesi che viene inviata all’autorità competente (Provincia) e al gestore dell'impianto.
Nel caso di violazioni di prescrizioni contenute nell’atto autorizzativo, ARPAT dà immediata comunicazione (notizia di reato) all’autorità giudiziaria.
Il RIA consente di evidenziare eventuali criticità - che non necessariamente sfociano in condizioni di non conformità - che possono essere risolte con provvedimenti di adeguamento entro un certo termine, nell’ottica del miglioramento ambientale continuo.
Si possono anche effettuare ispezioni straordinarie a seguito di incidenti, esposti o segnalazioni, richieste da parte dell’autorità competente (MATTM, Regione, Provincia) e della Magistratura.
Nel caso delle AIA di competenza ministeriale ARPAT, con l’obiettivo di una collaborazione integrata, effettua i controlli sulla base di una convenzione con ISPRA, l’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che è l’organo di controllo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare (MATTM).
Informazioni dettagliate sulle aziende in AIA di competenza ministeriale sono reperibili sul sito del MATTM
Attività di supporto tecnico
Il rilascio, la modifica e il rinnovo delle autorizzazioni integrate ambientali vengono decisi in Conferenza dei servizi, istituto, regolato dagli art. 14 e segg. della legge 241/90 e s.m.i.. Si tratta di una conferenza tra pubbliche amministrazioni che si riuniscono intorno a un tavolo comune, per prendere in modo congiunto decisioni che - coinvolgendo una molteplicità di interessi - rientrano nella sfera di competenza di una pluralità di organismi amministrativi.
ARPAT in sede di Conferenza dei servizi partecipa alla valutazione del Piano di monitoraggio e controllo e delle BAT proposti dai gestori delle aziende che devono ottenere l’AIA o rinnovarla.
Partecipa inoltre al riesame delle condizioni contenute nell’autorizzazione sia in caso di grave criticità emersa dai controlli effettuati, sia in caso di modifiche sostanziali dell’attività proposte dal gestore prima dello scadere dell'autorizzazione in essere.
Nel caso dei procedimenti relativi alle AIA di competenza ministeriale a sedere in Conferenza dei servizi è la Regione Toscana, che si avvale del supporto di ARPAT per le questioni e le valutazioni di carattere ambientale.