Le mappe acustiche
Abitualmente la stima dell’esposizione della popolazione al rumore è effettuata tramite appositi calcoli matematici che, partendo dalle caratteristiche delle sorgenti e dalle condizioni di propagazione del suono, permettono di valutare i livelli presso i ricettori realizzando apposite mappe acustiche. Come indicato dalla Direttiva 49/2002/CE, l’utilizzo delle “mappe” è il modo più comune per valutare l’esposizione della popolazione al rumore ambientale prodotto da sorgenti stradali, ferroviarie, aeroportuali e portuali e da attività produttive. La valutazione dell'esposizione al rumore è prevista per i centri con popolazione superiore ai 100000 (centomila) abitanti.
Gli indicatori adottati dalla Comunità Europea e dalla normativa italiana per la stima dell’esposizione sono:
- Lden, il descrittore acustico giorno-sera-notte (day-evening-night) usato per qualificare il disturbo legato all’esposizione al rumore - Come previsto dalla Direttiva 49/2002/CE e dal D.Lgs. 194/2005.
- Lnight, il descrittore acustico notturno relativo al disturbo del sonno - Come previsto dalla Direttiva 49/2002/CE e dal D.Lgs. 194/2005.
- LAeq, il livello continuo equivalente ponderato A (LAeq) sul periodo di riferimento notturno (22:00-6:00) e diurno (22:00-6:00) - Come previsto dalla Legge Quadro 447/1995.
Tutti i valori sono espressi in dB(A).
Una mappa acustica è un metodo di visualizzazione dei livelli di rumore, misurati o stimati attraverso procedure di calcolo, nei diversi punti del territorio. Generalmente a ogni intervallo di rumore si associa un colore ben definito ottenendo una mappa sovrapponibile alle carte amministrative o fisiche di un particolare territorio. Le specifiche su come si costruiscono tali mappe, gli algoritmi di calcolo e i diversi tipi di rappresentazioni sono definiti da norme tecniche o dalla legislazione di settore. Le mappe acustiche degli agglomerati toscani sono consultabili nella sezione “Dati e mappe”.
L’esposizione della popolazione
La valutazione dell’esposizione della popolazione al rumore è un processo complesso sia per la varietà delle sorgenti coinvolte (infrastrutture di trasporto, attività produttive, rumore di comunità e sociale) che per gli indicatori da usare, che devono tener conto anche della distribuzione del rumore nel tempo. In particolare, per poter stimare l’esposizione al rumore è necessario:
- valutare con modelli o misure i livelli di rumore sul territorio
- scegliere o definire opportuni indicatori (cioè un valore in grado di rappresentare in forma sintetica un’informazione)
- conoscere la distribuzione della popolazione
- conoscere le attività condotte dai cittadini, con i relativi tempi
- considerare gli effetti combinati di diverse sorgenti di rumore.