Cava calce Paterno - Firenze
Nell'ambito di un'indagine dell'Autorità giudiziaria volta a contrastare il traffico illecito dei rifiuti ARPAT – congiuntamente al Corpo Forestale dello Stato e all'Agenzia delle Entrate – è intervenuta a febbraio 2014 presso l’ex stabilimento della Soc. Calce Paterno che si trova nel Comune di Vaglia, nelle immediate vicinanze della frazione di Paterno.
L'indagine del Corpo Forestale di Firenze e dell’ARPAT è partita dal ritrovamento di circa 1300 tonnellate di sabbia fine, contenuta in grosse big bags stoccate all'interno dell'area. Il materiale, identificato come "polverino 500 mesh “ è un residuo di lavorazione, il quale, invece di essere correttamente smaltito, è stato venduto da una ditta della Provincia di Massa Carrara come sottoprodotto, accompagnato da una scheda tecnica contenente informazioni non rispondenti alla vera natura e composizione di rifiuto speciale pericoloso.
Successivi accertamenti svolti nell'area hanno permesso di evidenziare la presenza di altri rifiuti speciali non pericolosi interrati (compresa un'ulteriore big bag) che, sottoposti ad analisi, hanno evidenziato un contenuto significativo di idrocarburi e metalli pesanti, fra i quali cromo, cromo esavalente, nichel e piombo. In conseguenza ARPAT ha evidenziato al Comune la necessità di provvedere all'allontanamento e/o alla messa in sicurezza dei riifuti medesimi.
Successivamente sono state controllate le risorse idriche. Per le acque superficiali sono stati effettuati prelievi lungo i corsi d’acqua Cerretana, Carza e Carzola, campionando a monte e valle di possibili immissioni derivanti dall’insediamento in oggetto. I risultati analitici non hanno evidenziato valori anomali né variazioni significative nella qualità delle acque tra i punti di monte e quelli di valle.
Infine sono state indagate le acque sotterranee: in accordo con il Comune di Vaglia sono sttai scelti tre pozzi significativi per indagare l'area: si tratta dei pozzi presenti presso le abitazioni via Cerreto maggio 40 e 412 e di Paterno 413. Viste le criticità ambientali in atto nel sito le analisi sono state estese al maggior numero possibile di analiti previsti per le acque sotterranee dalla tab. 2 all. 5 D. Lgs 152/06, relativa alla verifica dei siti potenzialmente contaminati.
Le analisi hanno restituto valori in linea con i limiti previsti dalle norme per le acque destinate al consumo umano, per le quali si rimanda comunque alle valutazioni di competenza della ASL 10.
Nell’aprile 2017, la ditta incaricata dalla proprietà ha presentato un report conclusivo al Comune di Vaglia, che l’ha sottoposto ad ARPAT per la verifica delle modalità di caratterizzazione, classificazione e rimozione dei rifiuti contenuti nei big-bags presenti presso Calce Paterno.
ARPAT ha espresso parere favorevole alla rimozione dei rifiuti, ma con alcune prescrizioni
La ricerca non ha dato alcun risultato.