Sistema integrato di smaltimento rifiuti della Versilia - monitoraggio della qualità dell'aria

L'indagine effettuata è stata finalizzata a conseguire dati caratterizzanti le aree circostanti il termoconvertitore di Falascaia e l'impianto di compostaggio di Pioppogatto.
Le postazioni indagate mediante laboratorio mobile sono complessivamente sei, quattro nei pressi dell'impianto di Falascaia e due di quello di Pioppogatto.
Il programma di indagine ha comportato la determinazione di numerosi parametri: le concentrazioni riscontrate per i principali inquinanti si mantengono al di sotto dei livelli registrati nelle grandi città o in prossimità di aree industrializzate. I valori medi di alcuni inquinanti, in particolare di PM10, appaiono abbastanza elevati soprattutto nei giorni più freddi e nelle zone con maggiore attività antropica.
Il controllo delle emissioni ex DPR 203/88 non rientra tra le attività previste dall'attuale piano di monitoraggio convenzionato ed è stato sviluppato d'ufficio dal Dipartimento ARPAT di Lucca, Unità operativa Tutela della qualità dell'aria.
Il rilevamento degli inquinanti emessi e la concentrazione dei medesimi appare di fondamentale importanza sia per garantire il rispetto dei limiti di legge sia per indirizzare, attraverso opportuni studi diffusionali, le future campagne di indagine verso i punti di massima ricaduta. ARPAT ha presenziato alla marcia controllata dell'impianto di Pioppogatto (2-3 ottobre 2001) e presenzierà alla marcia controllata del termovalorizzatore di Falascaia, sia a biomasse che a combustibile derivato da rifiuti (CDR) controllando i vari inquinanti, comprese le diossine e gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) ed i policlorodibenzofurani (PCDF) in collaborazione con la Unità operativa specialistica di microinquinanti del Dipartimento ARPAT di Massa.
Si è provveduto inoltre alla taratura, verifica e collaudo delle apparecchiature di rilevamento in continuo delle emissioni del termovalorizzatore di Falascaia. La verifica dei dati acquisiti in continuo, garantita da un protocollo di verifica, insieme alla taratura e alla manutenzione della sofisticata apparecchiatura di rilevamento saranno garanzia per i dati ambientali rilevati che verranno pubblicizzati attraverso la futura rete di informazione al cittadino.