Il monitoraggio ambientale delle grandi opere
Il monitoraggio ambientale è uno strumento che ha lo scopo di fornire la reale dimensione dell’evoluzione dello stato dell’ambiente nelle diverse fasi di attuazione di un progetto e fornire le indicazioni per attivare eventuali azioni correttive. Ciò avviene attraverso la rilevazione di determinati parametri chimici, fisici e biologici.
Il monitoraggio, in una fascia di indagine sufficientemente ampia intorno all’opera, è di norma in tre macrofasi:
- ante operam: per fornire una “fotografia” dell’ambiente prima dell’inizio della realizzazione dell’opera;
- in corso d’opera: nel periodo di realizzazione dell’opera, dall’apertura dei cantieri fino al loro completo smantellamento e al ripristino dei luoghi; in questa fase devono essere ben individuate possibili fasi critiche, e le matrici ambientali, i parametri e le aree di impatto potenziale da monitorare;
- post operam: di norma inizia dopo lo smantellamento dei cantieri e il ripristino delle aree, con il fine di monitorare la fase di esercizio dell’opera, oltre per verificare l’eventuale insorgenza di impatti “tardivi” (tipicamente per le acque sotterranee).
Uno scopo del monitoraggio è, per i vari parametri ambientali, di non avere superamenti dei limiti di legge e/o di non alterare significativamente la qualità ambientale ante operam.
A tal fine vengono di norma definite delle soglie di azione. Quando un determinato parametro supera la soglia definita, sono previste delle conseguenti azioni, che possono essere sia di intensificazione del monitoraggio che di correzione sulle modalità di lavorazione.
Le soglie sono generalmente fissate su due livelli:
- Il primo livello (definito spesso “soglia di attenzione”) è mirato soprattutto a comprendere meglio il fenomeno che ha causato il superamento del parametro analizzato e la sua evoluzione
- Il successivo livello (definito spesso “soglia di intervento” o “di allarme” o “di attivazione”) prevede delle azioni specifiche sulle modalità di lavorazione o di integrazione delle mitigazioni, per far rientrare il parametro al di sotto del valore soglia fissato.
Il monitoraggio, le soglie e le relative azioni devono essere ovviamente tarati e sviluppati in stretta relazione alle specificità del progetto, del contesto ambientale e dei possibili impatti stimati nell’ambito dello SIA (studio di impatto ambientale).
Questa attività viene di norma sviluppata dal proponente e successivamente valutata ed approvata dall’Osservatorio con l’ausilio del Supporto tecnico, anche in forma di di tavoli tecnici di confronto con il proponente.
Di seguito sono disponibili i rimandi ai relativi temi più rilevanti di alcune opere: