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A1 - Variante di valico

Tracciato della variante di valico

La “Variante di Valico” è il nodo centrale del potenziamento del cosiddetto corridoio appenninico ed è rappresentato dalla tratta La Quercia – Aglio dell’Autostrada A1. La variante fa parte del progetto a livello nazionale di potenziamento della tratta autostradale Firenze a Bologna (125 Km) ed in particolare dell’attraversamento appenninico, previsto dal Piano Decennale della Viabilità di Grande Comunicazione (Approvato dal C.I.P.E. ai sensi dell’art.2 della Legge n.531 del 12 agosto 1982).

L'autostrada è stata aperta al traffico il 23 dicembre 2015: nei lotti ricadenti in Toscana sono in corso operazioni finali di sistemazione.

Per il controllo degli aspetti ambientali e socio-economici con particolare riguardo alla verifica delle prescrizioni, dettate anche durante la fase di corso d’opera, e degli esiti del monitoraggio ambientale è stato istituito un Osservatorio Ambientale e Socio-Economico. Nell'ambito di questo organismo ARPAT ha svolto - e svolge tutt'ora per i cantieri residuali - funzione di supporto tecnico ovvero attività istruttoria in merito al Piano di monitoraggio ambientale e ai documenti tecnici specifici per le varie matrici ambientali nonchè attività di verifica istruttoria e sul campo delle prescrizioni e dei dati di monitoraggio. Sarà inoltre parte attiva delle operazioni di monitoraggio post operam, a conclusione definitiva dell'opera.

Il Dipartimento ARPAT di Firenze effettua, presso i cantieri dell'opera, attività di vigilanza e controllo mirata alla verifica del rispetto della normativa ambientale.

Il progetto

La Variante di Valico attraversa due regioni (per 43,181 km in Emilia Romagna e per 14,993 km in Toscana). In Toscana interessa i Comuni di Barberino di Mugello e di Firenzuola.

Il tracciato si compone di 45 opere principali di cui 23 viadotti (per uno sviluppo totale di 10,400 km) e 22 gallerie (per un totale di 29,273 km) delle quali 6 in territorio toscano. In Toscana i principali interventi sono stati mirati alla realizzazione delle seguenti opere:

  • galleria di Base e viadotto Casaglia (lotto 11). Questa galleria, lunga complessivamente circa 8.600 m. interesserà il territorio toscano per 3.300 m circa, con imbocco in loc. Poggiolino
  • gallerie artificiali Bollone 1, 2 e 3, Buttoli e Largnano; viadotti Bollone, Navale e Fiumicello (lotto 12)
  • gallerie Puliana, Alteta e Poggio Manganaccia; viadotti Fiumicello, Aglio, Lora e Sieve (lotto 13)
  • galleria Frena e viadotti Frena e Santerno (lotto 17)

La sezione stradale è realizzata con un minimo di tre corsie per senso di marcia con le dimensioni tipiche  - 3,50 m per la corsia di sorpasso veloce, 3,75 m per quelle di sorpasso e di marcia normale e 3,00 per la sosta di emergenza - e uno spartitraffico di almeno 4,00 metri. I tratti in galleria sono caratterizzati da due corsie di marcia da 3,75 m e una corsia di emergenza, per maggior sicurezza, anch'essa da 3,75 m.

Le pendenze del profilo longitudinale si mantengono intorno al 2% e la quota di valico è stata abbassata da 716 m s.l.m. a 490 m s.l.m.

Per la realizzazione dell’opera sono stati necessari 5 cantieri principali (Poggiolino, Bollone, Acquatesa, Puliana e Molino di Frassineta), 1 cava (Sasso di Castro) e  2 depositi definitivi (Acquatesa, Fienile) oltre a 11 itinerari di servizio, in parte costruiti ex novo in parte coincidenti con viabilità già esistente che ha subito pertanto sostanziali modifiche nella forma e nelle dimensione del tracciato.

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