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Cosa fa ARPAT

La Legge regionale n. 30/2009 “Nuova disciplina dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione Toscana (ARPAT)”, individua le attività istituzionali svolte da ARPAT:

  • attività di controllo ambientale (come definite all’articolo 7);
  • attività di supporto tecnico-scientifico (come definite all’articolo 8);
  • attività di elaborazione dati, di informazione e conoscenza ambientale (come definite all’articolo 9). 

Questa impostazione si riflette anche nel dettaglio delle atività svolte nell'ambito delle emissioni, ARPAT infatti provvede

  • alla formulazione di pareri tecnici alle Province per le autorizzazioni delle emissioni industriali (ex D.Lgs 152/06) e alla Regione nell’ambito dell’IPPC;
  • al supporto tecnico alla Regione per la gestione e l’aggiornamento del Piano di Risanamento e Mantenimento della Qualità dell’Aria;
  • alla redazione e validazione del database dell’IRSE tramite il Centro Regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria;
  • alla gestione delle richieste di dati dell’Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione in atmosfera - IRSE;
  • controllo delle emissioni industriali.

Il controllo delle emissioni consente di valutare l'efficacia delle azioni adottate sui processi produttivi, sulle tecnologie di produzione e/o di abbattimento degli effluenti gassosi, miranti alla riduzione delle pressioni sulla matrice "aria".  ARPAT ha predisposto un Elenco ricognitivo dei metodi di campionamento e analisi per le emissioni in atmosfera quale ausilio nella scelta dei metodi da inserire in autorizzazione per il campionamento e l'analisi delle emissioni convogliate. 

In particolare, i controlli alle emissioni sono finalizzati alla:

  • verifica del rispetto delle autorizzazioni, di cui al DLgs 152/06 e alla LR 9/2010;
  • conoscenza in termini quali-quantitativi delle pressioni in atmosfera, in un determinato territorio;
  • acquisizione di informazioni sulla correlazione tra i processi produttivi e gli "output "nella matrice aria;
  • acquisizione di dati sperimentali per la costruzione di fattori di emissione per determinati settori produttivi;
  • valutazione della qualità dell'aria attraverso l'utilizzo di modellistica diffusionale;
  • verifica dell'efficacia dei provvedimenti adottati per la riduzione delle emissioni, a seguito di modifiche apportate sui processi produttivi, alle materie prime, ai sistemi di abbattimento degli effluenti, ecc.

Gli insediamenti produttivi sottoposti a controllo da parte dell'Agenzia vengono individuati, nell'ambito della pianificazione annuale delle attività, principalmente sulla base della rilevanza sia qualitativa che quantitativa delle loro emissioni in atmosfera; una quota parte degli interventi avviene a seguito di segnalazioni ed esposti da parte della cittadinanza o in caso di eventi accidentali. Specifici accertamenti possono venire eseguiti su richiesta dell'Autorità giudiziaria.

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