Mappaggio biologico dell'area urbana di Montecatini Terme (PT) con i licheni epifiti come bioindicatori di qualità dell'aria
A Montecatini Terme (PT) il primo mappaggio biologico della qualità dell'aria tramite licheni epifiti è stato effettuato nel 1993 con una convenzione tra Comune di Montecatini Terme, Università di Siena e ARPAT. Successivamente sono stati effettuati altri tre mappaggi nel 1996, nel 1998 e nel 1999, in occasione dei Corsi di bioindicazione della qualità dell'aria tramite licheni epifiti tenutisi appunto a Montecatini in quegli anni.
I dati del 1993 hanno evidenziato una situazione di bassa diversità, con esteso deserto lichenico, indicando quindi un elevato carico di inquinamento atmosferico, nella parte meridionale della città, in corrispondenza dell'area stadio-ippodromo, dei principali viali di scorrimento veicolare e dell'autostrada. Al contrario, nella parte settentrionale, in corrispondenza delle Terme e di restrizioni al traffico urbano, la biodiversità lichenica è risultata ben più elevata, con valori dell'indice IAP superiori a 50, indicando, in questo caso, un basso tasso di inquinamento atmosferico.
Già a partire dal secondo mappaggio, effettuato nel 1996, è stata notata una decisa contrazione dell'area interessata da deserto lichenico. Tale situazione è andata continuamente restringendosi, fino a conservarsi soltanto in una modesta porzione del centro città. Al contrario, le aree a inquinamento atmosferico medio-basso si sono progressivamente estese fino ai margini sud-occidentali della città. I dati hanno mostrato un netto trend di ricolonizzazione lichenica, in particolare nelle zone dove precedentemente l'inquinamento atmosferico era più elevato, indicando così che nel corso degli ultimi anni è avvenuto un consistente miglioramento della qualità dell'aria.
Conclusioni
I risultati delle indagini sopra riportate hanno dimostrato che, nonostante il loro lento tasso di crescita, i licheni rispondono piuttosto rapidamente alle diminuzioni dei livelli di inquinamento atmosferico, permettendo di valutare tali variazioni anche dopo pochi anni. Di conseguenza, l'utilizzo dei licheni epifiti negli studi di bioindicazione della qualità dell'aria si dimostra uno strumento molto efficace, in grado non solo di rivelare le aree più inquinate, ma anche di documentare le variazioni dei tassi di inquinamento atmosferico nel tempo.
Una spiegazione del fatto che la presenza lichenica sia aumentata nel tempo, denotando un miglioramento della qualità dell'aria, può essere verosimilmente ricercata nella metanizzazione, con una progressiva diminuzione dell'uso del gasolio e, conseguentemente, dell'anidride solforosa prodotta dalla sua combustione. Inoltre, anche il ricambio del parco macchine, con la sostituzione dei vecchi veicoli con nuove auto fornite di marmitte catalitiche, e l'uso delle benzine verdi, hanno sicuramente contribuito a ridurre il carico di inquinamento atmosferico.