Giornata mondiale dell'ambiente
Il 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente, sarà lanciato il decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi
Con il nostro impatto, a livello mondiale abbiamo alterato il 75% degli ambienti naturali degli ecosistemi terrestri e il 66% degli ecosistemi marini, ora non basta più conservare la biodiversità ma dobbiamo prontamente ripristinarla.
Il “Ripristino degli ecosistemi” è il tema scelto per festeggiare la Giornata mondiale dell'ambiente 2021. L’obiettivo è prevenire, fermare e invertire i danni causati agli ecosistemi del nostro Pianeta.
Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) ha lanciato La Guida pratica della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021 (The Ecosystem Restoration Playbook), rivolgendosi a tutti coloro che sono interessati al ripristino degli ecosistemi, offrendo spunti di riflessione, percorsi e consigli per agire subito a favore del pianeta.
La guida fornisce alcuni spunti per capire meglio cosa ciascuno di noi, anche singolarmente, può fare in concreto nei prossimi 10 anni, suggerendo 3 modi per prendere parte attivamente all'azione di salvaguardia, conservazione e ripristino del nostro capitale naturale:
- agisci - scendi in campo, unisciti ad un'iniziativa, un progetto che abbia come finalità il ristoro e la conservazione della natura oppure dai il tuo contributo costruendo delle alleanze per dare forza alle azioni in favore della natura
- scegli - cambia le tue abitudini e riduci la tua impronta ecologica sull'ambiente sia a livello locale che globale, dirotta le tue risorse verso imprese e attività che hanno tra i loro obiettivi quello di ristorare la natura invece che danneggiarla
- fai sentire la tua voce - alza la voce, le tue idee contano nei dibattiti locali su come gestire l'ambiente e su come possiamo rendere le nostre società economie più giuste e sostenibili. Fai pressione sugli amministratori locali e sui decisori politici a livello nazionale affinché facciano le scelte giuste.
La guida sottolinea l'importanza di essere informati, se vogliamo dare il nostro contributo fattivo è necessario acquisire una buona comprensione degli ecosistemi, conoscere il motivo che sta causando il loro declino e le azioni che ognuno può realisticamente realizzare per aiutarli a recuperare o per conservarli.
Mettere in campo azioni per il ripristino del capitale naturale è un'impresa importante che richiede un'azione di programmazione e pianificazione molto attenta, per questo le Nazioni Unite invitano tutti coloro che vogliono "sporcarsi le mani" a seguire le indicazioni realizzate da alcuni esperti a livello mondiale, come i principi e gli standard internazionali della Society for Ecological Restoration, il rapporto congiunto della Global Partnership on Forest and Landscape Restoration che include principi condivisi che possono essere applicati in molti ecosistemi o ancora i principi di restauro delle zone umide predisposti dalla United States Environmental Protection Agency (EPA).
L'UNEP evidenzia che è la nostra enorme impronta ambientale collettiva che sta degradando la natura e suggerisce di "camminare con più leggerezza sul Pianeta", cambiando ciò che facciamo, ciò che consumiamo e i rifiuti che produciamo. A questo proposito, propone alcuni suggerimenti concreti per ridurre il proprio impatto sull'ambiente, simili, per molti aspetti, a quelli contenuti nelle nostre pillole di sostenibilità, come:
- scegli beni e servizi con un'etichetta ecologica credibile, questo premia le aziende che, per esempio, realizzano prodotti riciclabili, riducono gli imballaggi e rispettano gli standard ambientali e sociali
- compra da fornitori locali per ridurre l'impatto ambientale del trasporto e sostenere prodotti agricoli adattati agli ecosistemi locali
- riduci l'uso delle risorse comprando beni usati e riparando, condividendo e prendendo in prestito di più, segui il principio "riutilizza, ricicla, rifiuta" quando prendi decisioni
- mangia meno carne e prodotti caseari, riduci la quantità di cibo sprecato, prediligi i prodotti coltivati localmente e di stagione, scegli i prodotti biologici per combattere i pesticidi e i fertilizzanti che degradano i nostri ecosistemi agricoli e d'acqua dolce. Inserisci i tuoi dati nel calcolatore della dieta basata sul pianeta del WWF per vedere come le tue abitudini alimentari influenzano gli ecosistemi della Terra
- dona a organizzazioni e gruppi comunitari coinvolti nel ripristino dell'ecosistema e iscriviti per ricevere aggiornamenti sui loro progetti. Controlla la loro credibilità, informandoti su come si assicurano che gli alberi o le altre piante sopravvivano, come coinvolgono le comunità locali, se magari creano posti di lavoro e altri benefici che dureranno nel futuro
- investi, se puoi, in fondi di investimento verdi, certificati o banche verdi impegnate nella sostenibilità. La piattaforma Terramatch, per esempio, è progettata per collegare gli investitori con progetti di restauro che hanno bisogno di finanziamenti.
Il Decennio delle Nazioni Unite sul ripristino degli ecosistemi avrà successo se le persone si uniranno come comunità, nazioni e come movimento globale. Oltre ad essere coinvolti, in concreto, in attività di ripristino degli ecosistemi e ad assumersi la responsabilità del proprio impatto personale sull'ambiente, è possibile diffondere quanta più informazione possibile su come gli ecosistemi sani siano il fondamento del benessere umano, e che c'è molto che tutti noi possiamo fare per proteggerli.
Questo è vitale perché ricostruire gli ecosistemi richiede l'azione di tutti e ovunque. È anche cruciale generare uno slancio politico per il ripristino, perché molte delle cause di fondo del degrado devono essere affrontate a livello nazionale o internazionale, solo i governi possono cambiare le politiche economiche dannose, definire le aree protette naturali e collegarle in reti, contenere l'inquinamento e il cambiamento climatico.
I politici e gli altri decisori che faranno propria questa sfida potranno agire con coraggio solo sapendo che milioni di persone sono al loro fianco, per questo è necessario divenire un sostenitore degli ecosistemi e far crescere #GenerationRestoration in modo che divenga un movimento che trasforma il futuro del nostro Pianeta.