Finanziamenti per la mobilità sostenibile casa-scuola
Novità introdotte dal Decreto sostegni bis: le scuole hanno tempo fino al 31 agosto 2021 per predisporre un piano degli spostamenti casa-scuola e ottenere così i finanziamenti
La scuola è finita o, per meglio dire, l'attività didattica è terminata, mentre le istituzioni scolastiche dovranno mettersi presto all'opera per arrivare preparate al nuovo anno, anche se vogliono cogliere l'opportunità di ricevere i finanziamenti previsti dal recente Decreto legge 73 del 25 maggio 2021.
Il c.d. Decreto sostegni bis, all'art. 51, introduce infatti alcune disposizioni in materia di trasporto pubblico locale tra cui l'istituzione di un fondo di 50 milioni per l’anno 2021, destinato a imprese, pubbliche amministrazioni, nonché istituti scolastici di ogni ordine e grado, che predispongano, entro il 31 agosto 2021, un piano degli spostamenti casa-lavoro e/o casa-scuola-casa. Questo piano dovrà contribuire ad una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico di linea, nonché ad un idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche, lavorative e didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico.
Prima di predisporre il piano, le organizzazioni devono però essersi dotate del mobility manager, soggetto non nuovo, ma già previsto dalla Legge 221/15. Il mobility manager scolastico, nello specifico, è ancora oggi poco sviluppato, eccetto che nel contesto universitario. Si tratta di una figura professionale scelta su base volontaria e senza riduzione del carico didattico, in coerenza con il piano dell’offerta formativa, con l’ordinamento scolastico e tenuto conto dell’organizzazione didattica esistente (articolo 5 comma 6 Legge 221/15).
Su ARPATnews abbiamo spesso parlato del percorso casa-scuola e abbiamo visto come per favorire la scelta di una mobilità dolce in questo contesto una delle vie sarebbe proprio quella di investire sulla figura del mobility manager che ha il compito di
- organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni;
- mantenere i collegamenti con le strutture comunali e le aziende di trasporto;
- coordinarsi con gli altri istituti scolastici presenti nel medesimo comune;
- verificare soluzioni per il miglioramento dei servizi e l'integrazione degli stessi;
- garantire l'intermodalità e l'interscambio;
- segnalare all'ufficio scolastico regionale eventuali problemi legati al trasporto dei disabili;
- favorire l'utilizzo della bicicletta e di servizi di noleggio di veicoli elettrici o a basso impatto ambientale.
A proposito di quest'ultimo punto, il Decreto sostegni bis, per l'appunto, intende dare una svolta “verde” al percorso casa-scuola e lo fa prevedendo che i contributi del fondo stanziato siano destinati al finanziamento di iniziative di mobilità sostenibile tra cui car-pooling e car-sharing, bike-pooling e bike-sharing e, per le scuole, anche i piedibus. Anche a proposito di questi ultimi, su Arpatnews abbiamo spesso parlato delle iniziative che sono state nel tempo messe in atto da amministrazioni e associazioni, in particolare quelle toscane, e che in quest'anno di emergenza sanitaria hanno costituito anche una risposta sicura, in grado di assicurare il distanziamento necessario.
Speriamo che il nuovo anno scolastico partirà con importanti novità sul piano della mobilità sostenibile, oltre che, naturalmente, con maggiore serenità e maggiori libertà per studenti ed insegnanti.