Europa: i progressi degli Stati membri nella riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici
L'Unione europea nel suo insieme rimane entro i limiti di emissione per quattro inquinanti atmosferici chiave - ossidi di azoto, composti organici volatili non metanici, anidride solforosa e ammoniaca
L'Unione europea nel suo insieme ha rispettato i limiti di emissione per quattro inquinanti chiave nel 2019, si tratta di ossidi di azoto, composti organici volatili non metanici, anidride solforosa e ammoniaca. Tuttavia, gli Stati membri devono ancora effettuare tagli più profondi delle emissioni per raggiungere gli impegni di riduzione fissati per il periodo 2020-2029 e 2030, in particolare per gli ossidi di azoto, il PM2,5 e l'ammoniaca.
Sulla base degli ultimi inventari nazionali degli inquinanti atmosferici, tutti gli Stati membri hanno rispettato i rispettivi limiti nazionali di emissione per gli ossidi di azoto, i composti organici volatili non metanici e l'anidride solforosa, mentre quattro Stati membri — Croazia, Repubblica Ceca, Irlanda e Spagna — hanno superato il limite per l'ammoniaca.
Si prevede che le misure di blocco attuate in tutta Europa per rispondere all’emergenza pandemica e la conseguente riduzione dell'attività economica nel 2020 abbiano avuto un impatto sulle emissioni di alcuni inquinanti. L'impatto delle misure sulle emissioni nel 2020 diventerà chiaro solo quando gli inventari nazionali degli inquinanti atmosferici per il 2020 saranno comunicati a metà del 2022.
In prospettiva, nove Stati membri hanno già ottenuto riduzioni delle emissioni fissate per il periodo 2020-2029 per tutti e cinque i principali inquinanti, compreso il PM2,5. Tuttavia, per raggiungere gli impegni 2030, tutti gli Stati membri tranne l'Estonia devono ridurre le proprie emissioni di ossidi di azoto, 22 Stati membri devono ridurre le emissioni di ammoniaca e 18 quelle di composti organici volatili non metanici.
In termini di emissioni di PM2,5, il principale inquinante che causa morte prematura e malattie dovute all'inquinamento atmosferico, le emissioni dell'UE sono diminuite del 29% dal 2005 al 2019. Tuttavia, sono necessari sforzi significativi per raggiungere gli impegni di riduzione fissati per questo inquinante per il 2030 e in avanti. In particolare, tre Stati membri — Repubblica Ceca, Ungheria e Romania — dovranno ridurre le proprie emissioni di oltre il 50 % e 10 Stati membri di oltre il 30%.
I cambiamenti nel settore energetico saranno cruciali per rispettare gli impegni di riduzione del periodo 2020-2029 e 2030 per il PM2,5, con particolare attenzione alla riduzione dell'uso di biomassa e carbone nel riscaldamento residenziale necessario in alcuni Stati membri. Anche l'ammoniaca — emessa principalmente dal settore agricolo, in particolare per la gestione del bestiame e l'uso di fertilizzanti — contribuisce alla formazione di PM2,5 in atmosfera. Il trasporto su strada è la principale fonte di emissioni degli ossidi di azoto.
Insieme al briefing relativo allo stato di attuazione della direttiva sui limiti nazionali di emissione (NEC), l’Agenzia europea per l’ambiente ha anche pubblicato un rapporto che esamina le emissioni di inquinanti atmosferici riportate nell'ambito della Convenzione sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza (Convention on long-range transboundary air pollution, CLRTAP) della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE). Il rapporto mostra riduzioni considerevoli nelle emissioni 1990-2019 di cinque inquinanti chiave: monossido di carbonio, ammoniaca, ossidi di azoto, composti organici volatili non metanici e ossidi di zolfo. Le emissioni di questi ultimi sono diminuite del 92 % dal 1990, grazie al passaggio da combustibili ad alto tenore di zolfo a quelli a basso contenuto di zolfo, all'uso di tecnologie di riduzione delle emissioni e all'aumento dell'efficienza energetica nell'industria, negli edifici commerciali e istituzionali e nelle abitazioni.
Per approfondimenti leggi il briefing dell’Agenzia europea per l’ambiente sullo stato di attuazione della direttiva sui limiti nazionali di emissione (NEC) e il rapporto sull'inventario emissioni nell'ambito della Convenzione sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza.