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ARPAT ha partecipato all’evento “Quale futuro per la laguna”

L’Agenzia ha presentato il quadro dell’attività di monitoraggio svolta sulla Laguna di Orbetello (GR)

 ARPAT ha partecipato all’evento “Quale futuro per la laguna”

Foto di Dieter Ludwig Scharnagl da Pixabay

19/02/2025

Venerdì 14 febbraio, personale del Dipartimento ARPAT di Grosseto ha preso parte all'evento pubblico “Quale futuro per la laguna” presso l’Auditorium di Orbetello, illustrando quanto l’Agenzia sta mettendo in atto per monitorare la Laguna di Orbetello.

ARPAT, nel suo intervento, ha evidenziato come alcune caratteristiche della Laguna, siano fattori che, in concomitanza di un’elevata temperatura, concorrono all’instaurarsi di processi distrofici più o meno gravi che si manifestano in prevalenza nel periodo primavera-estate.

Le caratteristiche principali sono:

  • i ridotti volumi di scambio con il mare (2% del volume totale ad ogni ciclo di marea),
  • le correnti di marea circoscritte alle aree prossime ai canali direttamente comunicanti con il mare,
  • l’incremento del suo idro-dinamismo solo in determinate condizioni di vento,
  • la profondità media di circa 1 metro, con massimi di circa 1,8 metri,
  • le escursioni di marea che non superano gli 0.4 metri ,
  • un elevato contenuto di sostanze nutrienti presenti nei sedimenti.

ARPAT ha illustrato, anche, il significato dei principali parametri oggetto di monitoraggio, le potenzialità del monitoraggio stesso, anche con esempi applicativi. Questa attività viene realizzata con l’ausilio di:

  • sei sonde multiparametriche, che misurano pH, conducibilità, temperatura dell’acqua, potenziale redox ed ossigeno disciolto
  • quattro idrometri, posti in località Fibbia, Nassa, Diga e Ansedonia dedicati al controllo del livello delle acque lagunari.

Particolare attenzione è stata rivolta alla procedura di validazione dei dati raccolti, che si articola su due livelli. Nel primo, si verifica, giornalmente, l’andamento temporale dei dati; l'attività è rilevante soprattutto nei periodi di maggiore probabilità di crescita algale perché valuta la differenza tra ossigeno disciolto massimo e minimo. Il secondo livello costituisce, invece, la vera e propria validazione dei dati raccolti ed ha una frequenza settimanale.

L’attività di validazione delle informazioni ambientali richiede, ogni anno, l’osservazione di decine di migliaia di dati per ogni stazione di monitoraggio. I dati validati sono utilizzati per redigere:

  • report mensili in cui si descrive l’andamento dei parametri presi in esame,
  • un bollettino giornaliero, pubblicato solo nel periodo estivo e inviato alla Regione Toscana, al Comune di Orbetello e al Comitato tecnico scientifico, istituito ai sensi dell’Accordo procedimentale per la gestione della Laguna.

Durante l'incontro, un approfondimento è stato riservato alle soglie di attenzione e di allarme, definite, per i parametri di monitoraggio, sia sulla base di riferimenti qualitativi tipici di ambienti lagunari sia, soprattutto, dall'analisi degli eventi e dei dati ambientali "storici" registrati nella Laguna di Orbetello. Quest'attività ha permesso di verificare l’adeguatezza dei valori di soglia per identificare i fenomeni di crisi e attivare i soggetti deputati agli interventi necessari.

ARPAT ha concluso il suo intervento illustrando le caratteristiche dell’ecosistema lagunare e, più in generale, degli ambienti di transizione costieri, soffermandosi sulla dinamica delle acque e sulla naturale elevata disponibilità di nutrienti, che predispone questi ambienti agli eventi eutrofici e descrivendo le dinamiche caratterizzanti i più eclatanti fenomeni distrofici che hanno, anche recentemente, interessato la Laguna di Orbetello.

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