ARPAT dona il proprio materiale informatico dismesso
Negli ultimi anni, l’Agenzia ha donato circa 200 personal computer e prevede di donarne altrettanti dando così nuova vita, sostenibile, a questi prodotti
Il percorso verso la transizione ecologica vede protagonista anche ARPAT, che ha realizzato alcune azioni per implementare la sostenibilità e l’economica circolare; ultima delle quali, la donazione di personal computer (pc) all’associazione no profit di Capannori Miniere Urbane APS, specializzata nel riuso applicato all’elettronica, garantendo, in questo modo, una “nuova vita sostenibile” a questi prodotti e riducendo i rifiuti elettrici e elettronici.
Il Direttore generale di ARPAT, Pietro Rubellini, sottolinea come il riuso contribuisca al raggiungimento degli obiettivi posti dall'Unione Europea per contrastare il cambiamento climatico e risponde anche agli obiettivi dell’ Agenda 2030, fissati dalle Nazioni Unite nel 2015, in particolare l’obiettivo 12 sui consumi e modelli di produzione sostenibili, che richiede, tra le altre, di aumentare la consapevolezza del valore della sostenibilità, di conoscere l’impatto ambientale generato dai prodotti e dalle nostre scelte quotidiane facendo attenzione anche a quelle che riguardano la gestione post consumo dei beni.
Avere donato, più volte, i nostri personal computer, non più compatibili con i sistemi standard e di sicurezza cybernetica, oggi richiesti nella pubblica amministrazione, ha evitato di rottamarli, consentendone il riuso, che - afferma Rubellini- è una delle azioni più virtuose.
Il materiale informativo donato, una volta rigenerato, ha avuto diversi utilizzi, come ci racconta Mirko di Miniere Urbane APS, associazione impegnata nella protezione dell’ambiente e nel sociale; ad esempio, in occasione dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, l’associazione ha inviato alcuni dispositivi agli abitanti delle zone alluvionate anche grazie all’accordo stipulato con la Regione Toscana e il Comune di Capannori.
Di recente, prosegue Mirko, una parte di questi strumenti informatici è stata destinata all’Africa. L’associazione insieme a Hacking Labs Aps, al Centro di riuso dell’elettronica “Due-Volt”, al Comune di Capannori e all’Association Africaine pour un Avenir Meilleur (3AM), ha realizzato un progetto di solidarietà internazionale in Senegal, donando dispositivi tecnologici, tra cui i personal computer donati da ARPAT, a tre istituti scolastici di Dakar. Sempre in questa direzione, continua Mirko, l’impegno dell’associazione che sta attualmente collaborando con la Diocesi per inviare i dispositivi appartenuti all’Agenzia in diverse località dell’Africa, Asia e Sud America.
I personal computer donati da ARPAT sono stati utili anche per un evento formativo presso la Villa reale di Marlia, a Lucca, dove, nel novembre scorso, si è tenuto un progetto culturale letterario, “Shelley Project”, rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori, chiamati a sfidarsi a suon di racconti horror, thriller, fantasy e gothic.
Il Direttore generale conclude evidenziando come la donazione abbia contribuito alla protezione dell’ambiente e al contrasto al cambiamento climatico e, al tempo stesso, sia di aiuto a tante persone che vivono in aree gravate da difficoltà economiche e sociali, soprattutto in Africa, Asia e America Latina.
Oltre a questa iniziativa, che si pone a pieno titolo nelle buone pratiche di transizione ecologia, Rubellini ricorda gli sforzi profusi dall’Agenzia nella direzione della sostenibilità e contrasto al cambiamento climatico, tra cui:
- il rinnovo della flotta auto dell’Agenzia, con l’acquisto di mezzi elettrici
- la nomina del mobility manager agenziale e l’adozione un piano di mobilità sostenibile casa – lavoro per il personale agenziale
- il sostegno economico per gli spostamenti sostenibili casa-lavoro dei e delle dipendenti dell’Agenzia
- l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti di alcune delle sedi agenziali per l’autoproduzione di energia.