ARPAT partecipa all’evento annuale dell’Ordine dei Geologi della Toscana
Il Direttore generale traccia un bilancio della collaborazione tra l’Agenzia e l’Ordine dei Geologi della Toscana
In occasione dell’assemblea Annuale dei Geologi della Toscana, che si è tenuta a Firenze il 25 ottobre scorso, il Direttore di ARPAT Pietro Rubellini è intervenuto per portare i saluti e tracciare un primo bilancio dell’Accordo quadro stipulato tre anni fa dall’Agenzia con l’Ordine dei Geologi della Toscana.
La giornata di studio, che ha avuto il patrocinio di ARPAT, è stata dedicata alla georisorse in Toscana; il Direttore Pietro Rubellini ha posto l’accento sui proficui risultati, che hanno portato a
- una reciproca professionalizzazione funzionale dei geologi e delle geologhe
- standard per la predisposizione e il monitoraggio dei progetti, che consentono di non allungare i tempi in caso di richieste di integrazione.
"Siamo tutti impegnati sul nuovo fronte dei problemi ambientali correlati agli effetti del cambiamento climatico: i comparti di suolo e sottosuolo e delle acque sotterranee e superficiali che sono i più delicati, stanno, infatti, subendo gli impatti più rilevanti. In questo contesto la figura del geologo diventa centrale, anche all’interno dell’Agenzia” ha detto Rubellini in sede di Assemblea.
“In tre anni, l’Agenzia ha portato il suo organico a ventidue tecnici geologi ed a cinque dirigenti ed è in procinto di assumere un nuovo geologo dedicato funzionalmente alle attività del Settore VIA-VAS che svolge compiti di supporto agli Osservatori per le Grandi Opere”.
L’Accordo che è stato stipulato nel dicembre 2021 tra ARPAT e Ordine dei Geologi ha tra i suoi obiettivi l’investimento nelle attività di formazione permanente e aggiornamento professionale al fine di accrescere la competenza professionale del personale e la cultura della protezione ambientale in Toscana. “È evidente", ha concluso il direttore generale, “che sia l’Ordine, per la sua funzione di indirizzo e di aggiornamento dei professionisti, sia l’Agenzia con le sue funzioni di divulgazione di dati e conoscenze sempre più aggiornate devono continuare a lavorare a stretto contatto perché la sfida lanciata dal cambiamento climatico sarà difficile e lunga".