Pisa: ARPAT interviene in emergenza per due episodi di ribaltamento di cisterna
Percolato di discarica e gasolio finiscono sul suolo, non impattate le acque superficiali
Due interventi in emergenza effettuati dal personale del Dipartimento ARPAT di Pisa, in data 7 e 11 marzo 2024, per verificare gli impatti ambientali del ribaltamento di autocisterne con parziale perdita del carico e gasolio
Il giorno 7 e 11 marzo 2024, si sono verificati due incidenti nel territorio pisano con il coinvolgimento di autocisterne, che, ribaltandosi, hanno perso il loro carico, percolato di discarica e anche gasolio.
Il giorno 11 marzo intorno alle ore 9, la sala operativa regionale della Protezione Civile ha contattato il personale ARPAT del Dipartimento di Pisa per un incidente stradale, all’altezza della Rotatoria Giorgetto Giugiaro nel primo tratto della strada Provinciale SP 26 direzione Palaia - Forcoli, nel Comune di Capannoli.
Nell’incidente un’autocisterna trasportante percolato della discarica Belvedere di Peccioli si era ribaltata, sversando migliaia di litri di percolato di discarica e circa 400 litri di gasolio. I liquidi si sono dispersi sulla banchina stradale antistante, sul terreno adiacente e nella fossetta lungo il perimetro della strada.
Le prime operazioni di messa in sicurezza hanno consentito di contenere al massimo il deflusso dei liquidi e limitare l’area di contaminazione, grazie alla creazione di uno sbarramento con terra nella fossetta stradale. Questo ha inoltre impedito la commistione delle acque, visto che le fosse campestri erano piene per le precipitazioni avvenute nei giorni antecedenti l’incidente. Successivamente, la ditta Ecoflash, incaricata dal Comune, ha disposto panne assorbenti e ha avviato le operazioni di aspirazione dei liquidi sversati sul suolo e di quelli rimasti nell’autocisterna. Queste operazioni, interrotte intorno alle ore 13, per circa un’ora, per una forte precipitazione, sono proseguite nel pomeriggio di lunedì.
La ditta ha inoltre attivato i procedimenti amministrativi per le operazioni di bonifica, presentando, in primo luogo, la notifica di potenziale contaminazione.
Oltre al personale ARPAT, sul posto era presente personale della Polizia Municipale del Comune di Capannoli, i Vigili del Fuoco, il conduttore del mezzo e responsabili della ditta di autotrasporto. La Polizia municipale del Comune di Capannoli, con il supporto del personale dell’Agenzia, ha svolto le indagini per accertare il rispetto degli adempimenti ambientali richiesti per il trasporto dei rifiuti.
Giovedì 7 marzo 2024, la Centrale Operativa della Protezione Civile ha attivato il Dipartimento ARPAT di Pisa a seguito di un incidente avvenuto sulla SGC FIPILI in prossimità dell’uscita di Cascina in direzione Pisa in cui era coinvolta un’autobotte che trasportava un rifiuto speciale non pericoloso allo stato liquido.
L’autobotte, ribaltata sul fianco, occupava entrambe le corsie di marcia. Il mezzo risultava danneggiato tanto che parte del rifiuto liquido trasportato ed il carburante presente nel serbatoio erano fuoriusciti e si erano riversati sull’asfalto e nel fosso di scolo delle acque meteoriche lungo la corsia esterna.
Al momento dell’intervento, erano già in corso le operazioni di messa in sicurezza dell’area mediante materiale assorbente utilizzato sulla strada e panne assorbenti posizionate nel canale a monte e a valle del punto di sversamento.
Il personale di ARPAT, presente sul luogo dell’incidente, ha verificato
- la natura e le caratteristiche del rifiuto che risultava essere un rifiuto speciale non pericoloso
- l’area di estensione dello sversamento.
Fortunatamente, la poca presenza di acqua nel canale e le caratteristiche geologiche del terreno circostante hanno consentito la limitazione dell’area di contaminazione, circoscritta ad un tratto di circa 100 metri in entrambe le direzioni del punto di sversamento e senza interessamento del reticolo idrografico maggiore.
Dopo la messa in sicurezza, i tecnici hanno monitorato, verificando anche il piano di intervento, l’inizio delle operazioni di bonifica e ripristino dei luoghi con aspirazione dell’acqua contaminata da parte della ditta specializzata in bonifiche intervenuta a seguito dell’incidente. Operazioni che sono proseguite nei giorni successivi al fine di ripristinare l’area.