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Goletta verde 2024: ARPAT partecipa alla presentazione dei dati di Legambiente

ARPAT partecipa alla presentazione dei dati raccolti in Toscana dai volontari di Legambiente sulle coste della Toscana e fa il punto sulla qualità delle acque di balneazione nella stagione in corso

03/07/2024

Il Direttore generale e il Direttore tecnico di ARPAT, Pietro Rubellini e Marcello Mossa Verre, hanno preso parte questa mattina alla conferenza stampa che ha illustrato i dati toscani della campagna Goletta Verde 2024.

Nel corso della presentazione, si sono confrontati con Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana, Stefania Di Vito, dell’Ufficio scientifico di Legambiente, e Federico Gasperini, Direttore Legambiente Toscana, che hanno presentato la fotografia scattata dai volontari di Goletta Verde, sui 20 punti campionati lungo la costa Toscana (15 in foce di fiumi o canali e 5 a mare).

L'intervento di ARPAT è stato l'occasione per ricordare le attività dell’Agenzia relativamente alle acque di balneazione in Toscana e le modalità con cui i cittadini possono consultare i dati dei controlli e dei superamenti che implicano una non idoneità alla balneazione. ARPAT dal 1° aprile al 30 settembre di ciascun anno svolge il monitoraggio ufficiale della qualità di oltre 270 aree di balneazione su tutta la costa della Toscana e in alcune zone lacustri, per verificare la qualità delle acque dal punto di vista igienico-sanitario.

I risultati delle analisi, che vengono effettuate anche per le zone in cui sono presenti divieti permanenti di balneazione per motivi igienico-sanitari (per tenere comunque sotto controllo la situazione), sono tutti visibili sul sito Web dell’Agenzia. Gli stessi dati sono contemporaneamente disponibili anche nella App ARPAT.

Direttore generale e Direttore tecnico di ARPAT alla presentazione di Goletta verde“Il 95% delle aree di balneazione toscane - ha dichiarato il Direttore generale Rubellini - è eccellente. La Toscana è dunque da considerarsi tra le prime regioni per la qualità delle acque dell’intera penisola. Dal monitoraggio effettuato in questi tre mesi dall’Agenzia non emerge al momento un peggioramento della qualità rispetto alla stagione scorsa”.

“Come già osservato nelle ultime stagioni – prosegue il Direttore - confrontando i nostri dati con quelli del Lamma, osserviamo come si debba imparare a convivere con nuovi fenomeni caratterizzati da eventi improvvisi, intensi e localizzati, che non costituiscono più un’eccezione come nel passato e richiedono, oggi, una pianificazione di interventi strutturali. Questi fenomeni, infatti, aggravano la situazione di deficit depurativo alla base di molti degli episodi di inquinamento e conseguenti divieti di balneazione. Il tema degli impatti dei cambiamenti climatici sui corpi idrici e quindi anche sulle acque di balneazione deve costringere tutti quanti noi, dalle istituzioni ai cittadini, a trovare e mettere in atto soluzioni che permettano di adeguarci a nuovi regimi idrologici così da limitare e prevenire questi impatti e garantire il massimo della resilienza rispetto agli effetti del cambiamento climatico”.

Nei primi 3 mesi di controlli, l’Agenzia ha prelevato ed analizzato 837 campioni programmati e 28 supplettivi per una media di quasi 290 campioni totali al mese. I controlli programmati sono quelli previsti dal calendario di monitoraggio nelle 277 aree di balneazione stabilito ad inizio anno, mentre i supplettivi sono prelievi effettuati a seguito di episodi di inquinamento e/o per la rimozione di ordinanze di divieto temporaneo.

Tra aprile e giugno 2024 si sono riscontrati 11 episodi di contaminazione delle acque di balneazione durante i controlli programmati in 9 aree e 2 casi duranti i controlli per segnalazioni da parte del gestore del servizio idrico integrato a seguito di rotture o malfunzionamenti al sistema di collettamento delle acque reflue.

I campioni fuori norma sono al momento l’1,5% sul totale, mentre nel 2023 erano stati il 2,8%. Per una valutazione complessiva bisogna comunque attendere la fine della stagione balneare a settembre.

Nel corso di questo primo periodo sono anche stati controllati gli 11 tratti di divieti permanenti per motivi igienico-sanitari presenti in Toscana presso foci di fiumi, torrenti e canali, con frequenza mensile; i dati dei primi tre mesi confermano che le situazioni peggiori, come negli anni scorsi, sono localizzate nel litorale apuano: Parmignola, fossa Maestra, Brugiano, Magliano e Frigido sono tutti risultati sempre o quasi fortemente inquinati.

Infine, da sottolineare che a fronte di numerosi episodi di precipitazioni intense e localizzate lungo la costa toscana in questi mesi, solo il gestore ASA (Livorno) ha inviato le segnalazioni con il dettaglio delle possibili aree interessate dall’arrivo di acque non trattate (bypass dei depuratori e/o scolmatori fognari) ai Comuni competenti e, di fatto, solo il Comune di Livorno ha correttamente emesso le ordinanze preventive per tutelare la salute pubblica.

Il  Direttore ha infine sottolineato il ruolo positivo, complementare al monitoraggio dell'Agenzia, svolto dalla campagna di Goletta verde, che è finalizzata a denunciare le criticità dovute ad una cattiva depurazione dei reflui in specifici punti, come foci, canali e corsi d’acqua, il principale veicolo con cui l’inquinamento, generato da un’insufficiente depurazione, arriva in mare, con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni su questi temi.

"In tema di depurazione - ha dichiarato il Direttore tecnico Marcello Mossa Verre nel suo intervento - in futuro arriveranno novità importanti. La nuova direttiva europea sulle acque reflue, attualmente allo studio, aggiungerà infatti ulteriori sostanze da monitorare e stabilirà parametri più stringerti. Questo da una parte richiederà ai gestori dei depuratori di adattarsi con trattamenti sempre più spinti e allo stesso tempo alle Agenzie ambientali controlli maggiori".  

In relazione ai dati diffusi da Legambiente, dai quali emergono alcuni punti critici lungo la costa toscana, si rileva che si tratta di tutti punti noti, in quanto si trovano in corrispondenza di divieti permanenti per ragioni di tutela igienico sanitaria, di aree portuali, interessate anche da problemi igienico-sanitari, e, infine, di situazioni, alla foce di vari corsi d'acqua, che presentano criticità in presenza di piogge.

Nella seguente tabella sono riportate le informazioni disponibili rispetto alle aree critiche segnalate da Goletta Verde con la campagna effettuata tra il 17 e il 19 giugno 2024. Si specifica che i punti di monitoraggio di ARPAT non coincidono necessariamente con quelli utilizzati dalla campagna di Legambiente, così come le date del campionamento (cliccando sul nome del punto di monitoraggio ARPAT, si apre la pagina con i dati del monitoraggio, se non si tratta di divieti per aree portuali).

Comune Località Nome del punto Giudizio 2024 Goletta Verde Punto monitoraggio ARPAT Risultati Giugno 24 Classificazione 2023*
Carrara Marina di Carrara Foce torrente Carrione Fortemente inquinato Divieto permanente per area portuale (Marina di Carrara) – non controllato - -
Massa Partaccia Foce torrente Lavello Fortemente inquinato Divieto permanente per area portuale (Marina di Carrara) – non controllato - -
Massa Tra la Partaccia e i Ronchi Foce fiume Brugiano Fortemente inquinato Divieto permanente per motivi igienico sanitari – Foce Brugiano Inquinato Scarsa (Divieto)
Montignoso Cinquale Foce fiume Versilia Fortemente inquinato Divieto permanente per motivi igienico sanitari – Foce Versilia A norma Scarsa (Divieto)
Pietrasanta Marina di Pietrasanta Foce fosso Fiumetto Fortemente inquinato Area balneazione – Foce Fosso Fiumetto Inquinato Buona
Camaiore Lido di Camaiore Foce fosso Abate Fortemente inquinato Area balneazione – Foce Fosso dell’Abate A norma Buona
Pisa Marina di Pisa Foce fiume Arno Inquinato Divieto permanente per area portuale (Marina di Pisa) – non controllato - -
Pisa Calambrone Foce canale Scolmatore Fortemente inquinato Divieto permanente per area portuale (Marina di Pisa) – non controllato - -
Cecina Marina di Cecina Foce fiume Cecina Entro i limiti Area balneazione – Bocca di Cecina Inquinato Eccellente
Piombino Marina di Salivoli Foce/scarico Salivoli Fortemente inquinato Area balneazione – Salivoli A norma (12/6) inquinato (24/6) Sufficiente
Follonica Follonica Foce fiume Gora Fortemente inquinato Divieto permanente per motivi igienico sanitari – Gora delle ferriere Inquinato Scarsa (Divieto)
Castiglione della
Pescaia
Castiglione della Pescaia Foce fiume Bruna Entro i limiti Area balneazione – Lato nord Foce Fiume BrunaLato sud Foce Fiume Bruna A norma Eccellente
Orbetello Fonteblanda Foce fiume Osa Inquinato Area balneazione – Lato nord Foce Fiume OsaLato sud Foce Fiume Osa A norma Eccellente
Orbetello Bocche di Albegna Foce del fiume Albegna Entro i limiti Area balneazione – Lato sud Foce Fiume Albegna A norma Buona
Monte Argentario Poggio Pertuso - Cala Galera Spiaggia fronte canale Entro i limiti Area balneazione – Cala Galera – Punta Pertuso A norma Eccellente
Ansedonia Tagliata Etrusca Fosso Tagliata Etrusca Fortemente inquinato Area balneazione – Loc La Tagliata – Torre Puccini A norma Eccellente
Capoliveri Mola Foce unica dei fossi di Mola Entro i limiti Area balneazione – Mola A norma Eccellente
Portoferraio Punta della rena Fosso della Madonnina Entro i limiti Divieto permanente per area portuale (Portoferraio) – non controllato - -
Marciana Marina   Spiaggia presso moletto del pesce lato porto Inquinato Divieto permanente per area portuale (Marciana Marina) – non controllato - -
Campo nell'Elba La Foce Foce fosso Galea la Pila Entro i limiti Area balneazione – Marina di Campo – Loc. La Foce A norma Eccellente

* L'appartenenza ad una classe viene determinata in base agli andamenti statistici delle concentrazioni microbiologiche sulla base di 4 anni di analisi.

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