Altopascio (LU): sopralluogo di ARPAT a seguito dell’incendio
Esito dell’intervento in emergenza
Nella notte tra il 28 e 29 luglio 2024, la protezione civile ha attivato ARPAT per un sopralluogo presso la ditta Stefanini in Lucca srl colpita da un incendio nel quale sono andati bruciati diversi materiali, tra cui 90000 litri di olio vegetale ed altri beni (cisternette in plastica, bottiglie in vetro, profilati in plastica, tettoia in materiale composto da lamiera e poliuretano e cartoni per imballaggi).
Il personale dell’Agenzia, intervenuto sul luogo, ha inoltre osservato che una tettoia di fibrocemento (circa 20 m2) era stata parzialmente danneggiata dall’incendio. Al fine di confermare la presenza o meno di amianto è stato eseguito un campionamento del materiale. In ogni caso, i frammenti della tettoia, solo in parte danneggiata, sono rimasti in un’area all’interno dell’azienda.
Considerate le dimensioni ridotte della tettoia e la piccola percentuale di compromissione della stessa, vista la durata ed ampiezza dell’incendio, nonché la temperatura e l’altezza della colonna dei fumi, si ritiene che ci sia stata un’elevata dispersione degli eventuali inquinanti e quindi una forte diluizione degli stessi. Tutto questo fa ritenere che, dal punto di vista ambientale, non ci siano significative ricadute al suolo.
Per quanto riguarda, invece, le acque di spegnimento dell’incendio, queste sono defluite verso la fognatura comunale a bordo strada e da lì al depuratore di Altopascio.
Infine, ARPAT ha richiesto al Comune di Altopascio di valutare l’emissione di un provvedimento affinché il proprietario provveda alla messa in sicurezza ambientale del sito ed alla rimozione di tutti i rifiuti presenti. In particolare, in attesa dei risultati analitici, è stato richiesto di mettere in sicurezza o rimuovere i frammenti di tettoia in fibrocemento caduti al suolo nonché la rimanente parte della copertura ancora in posto.