Incendio cartiera Essity di Porcari - Lucca
Intervento del personale del Dipartimento ARPAT di Lucca e della centrale della Protezione Civile per l’incendio sviluppatosi all’interno di una cartiera in provincia di Lucca
Domenica 12 marzo alle ore 18,00, a seguito di un incendio sviluppatosi nelle prime ore del pomeriggio presso la cartiera Essity di Porcari, la Sala Operativa Provinciale della Protezione Civile ha attivato il Dipartimento ARPAT di Lucca che è stato presente sul posto fino alla tarda serata; le condizioni di sicurezza non hanno però permesso di accedere al luogo dell’evento che ha interessato sia la superficie della copertura realizzata in materiale cementizio, sia la carta, imballata con fogli di cellophane e disposta su pancali in legno, anche questi andati a fuoco.
L’incendio è diminuito d’intensità solo verso sera, per spegnersi definitivamente la mattina seguente, lunedì 13 marzo, permettendo così al personale dell’Agenzia di accedere all’area per eseguire un primo sopralluogo, durante il quale è stato prelevato un campione della copertura, da avviare a verifica per determinare l’eventuale presenza di amianto. Le analisi svolte nei giorni successivi hanno poi dato esito negativo sulla sua presenza.
Nel corso del sopralluogo di lunedì sono stati inoltre campionati alcuni terreni ed ortaggi a foglia larga, individuati in modo empirico in base alle osservazioni dei punti interessati dalla colonna di fumo al momento dell’evento. I campioni prelevati sono stati avviati presso i laboratori per la determinazione dei parametri IPA, PCB, Diossine e metalli.
Contestualmente è stata acquisita documentazione dalla ditta e dal Comune di Porcari in merito alla pratica edilizia inerente i lavori di ristrutturazione della copertura andata distrutta.
Le acque utilizzate per domare l’incendio sono rimaste circoscritte al luogo dell’evento, data la loro scarsa quantità dovuta all’evaporazione per le alte temperature raggiunte.
Nel corso della serata di lunedì il Settore Modellistica previsionale dell’Agenzia ha trasmesso le stime delle aree di massima ricaduta delle emissioni generate dall’incendio. Tale stima è stata trasmessa ai Comuni interessati e alla Protezione civile per procedere ad un’eventuale revisione delle ordinanze emesse al termine dell’incendio.
Sulla base delle risultanze derivanti dalle stime modellistiche, il giorno seguente, martedì 14 marzo, il personale ARPAT si è recato nuovamente sul luogo dell’incendio per procedere al prelevamento mirato di ulteriori campioni di matrici ambientali da sottoporre ad analisi.
Anche per questi campioni sono in corso le analisi da parte del Laboratorio di Area vasta costa dell’Agenzia.