Bandiere Blu in Toscana
ARPAT partecipa alle cerimonie di consegna del riconoscimento a Lido di Camaiore ed a Pisa
Nel 2023 la Toscana è sul podio nazionale con 19 Bandiere Blu al terzo posto dietro alla Puglia (22) e la Liguria (34). Il 21 giugno si è aperta ufficialmente la stagione estiva e si è svolta sul Pontile di Lido di Camaiore (Lucca) la cerimonia di consegna ufficiale della Bandiera Blu, promossa dal Comune di Camaiore e dall’associazione balneari. Sul palco numerosi ospiti in rappresentanza dei vari soggetti pubblici e privati che hanno contributo al riconoscimento, tra questi segnaliamo il vicesindaco Andrea Favilla, il prof Claudio Mazza, presidente della Foundation for Environmental Education (di seguito FEE), Alessandro Russo, comandante della Capitaneria di porto di Viareggio, Simona Cerrai, responsabile della Comunicazione ARPAT, in rappresentanza dell’Agenzia.
Qualità delle acque di balneazione, sicurezza in mare e sulle coste, investimento nelle infrastrutture per garantire la piena inclusività delle persone diversamente abili, ambiente e salute sono stati i temi al centro della serata. Molta attenzione è stata data ai temi della responsabilità individuale e collettiva in spiaggia e in mare e dell’inclusività. Sono stati infatti i ragazzi e le ragazze dell’Associazione Italiana Persone Down (di seguito AIPD) a consegnare simbolicamente la bandiera alle autorità.
La Bandiera Blu è un importante riconoscimento internazionale per le località delle coste, attribuita dalla FEE, che premia le stazioni balneari non soltanto per la qualità delle acque ma anche per altri parametri: gestione dei rifiuti, educazione, certificazione, informazione ed una serie di criteri flessibili legati alla cura ambientale. Certifica di fatto le capacità di un comune e degli operatori di lavorare di comune accordo per allestire un’offerta di livello in quanto a servizi e cura dei propri spazi.
Sono 226 i comuni italiani che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Bandiera Blu nel 2023, il trend continua ad essere positivo con 17 nuove località. “Molto è stato fatto, ma molto c’è ancora da fare e a riguardo non possiamo trascurare i fiumi, una criticità che anche in Toscana rischia di compromettere la qualità del mare” – ha affermato il prof. Mazza Presidente della FEE - “I Comuni che hanno ottenuto l'eco-label internazionale sono in realtà la punta dell’iceberg, sono veramente molti i comuni che hanno intrapreso il percorso del programma Bandiera Blu, perché di percorso si tratta fatto di passi concreti e continui verso la sostenibilità. Il programma impostato al miglioramento continuo è ormai riconosciuto come uno strumento di straordinario impatto non solo territoriale ma anche sociale, in cui ciascuno è chiamato a fare la propria parte nell’ottica di uno sviluppo sostenibile del territorio. Dopo l’ottenimento della certificazione la sfida rimane quella di garantire livelli qualitativi sempre elevati”. “Sono 32 i criteri presi in considerazione per la Bandiera Blu" - ha affermato Mazza - “oltre alla qualità delle acque di balneazione che devono essere classificate eccellenti negli ultimi quattro anni secondo i dati delle Arpa, è valutata l’intera gestione del territorio, dalla depurazione ai rifiuti, dalla sicurezza dei bagnanti all’inclusività, dalla qualità dei servizi alla mobilità sostenibile, e non ultima l’educazione ambientale, fondamentale per garantire un cambio culturale sui temi della sostenibilità, ancor più oggi che le conseguenze del cambiamento climatico si fanno chiaramente sentire. Per questo è necessario che la scuola sia nelle condizioni di accompagnare gli studenti nel percorso di acquisizione delle conoscenze, delle competenze, dei valori e degli atteggiamenti necessari ad essere agenti del cambiamento".
La qualità delle acque di balneazione è uno dei criteri alla base del riconoscimento, ed a questo proposito Simona Cerrai ha illustrato il ruolo di ARPAT nel controllo delle acque di balneazione, evidenziando, come nel corso dei controlli mensili nei mesi di maggio e giugno alcuni punti siano risultati fuori limite. In generale, la gran parte della contaminazione delle acque di balneazione è in stretta correlazione con le anomalie meteorologiche di questi ultimi anni caratterizzate da eventi piovosi, improvvisi, intensi e di breve durata peculiari del cambiamento climatico in atto. In alcuni territori più fragili, il superamento dei valori può dipendere dai sistemi di depurazione e collettamento che non sono in grado di gestire le quantità di acque in ingresso e vengono attivati by-pass e scolmatori che le sversano nei canali, nei fossi e nel mare e quindi interferiscono con la qualità delle acque. Strategico per l’Agenzia è il ruolo dell’informazione nei confronti della cittadinanza. ARPAT aggiorna periodicamente sul sito istituzionale gli esiti dei controlli mensili che effettua lungo la costa toscana e, nei casi di superamento dei valori limite, trasmette tempestivamente gli esiti delle analisi alle autorità comunali, che hanno la competenza sui divieti di balneazione. Annualmente l’Agenzia pubblica un Report sul controllo delle acque di balneazione, fornendo a istituzioni e cittadini un quadro esaustivo degli esiti del monitoraggio effettuato da ARPAT a tutela della salute dei bagnanti.
Il problema del cambiamento climatico – ha proseguito Cerrai – non può essere risolto a livello locale o regionale, ma richiede una riflessione ed un investimento sui temi dell’educazione alla sostenibilità per le giovani generazioni in termini di cambiamento di stili di vita, adattamento e resilienza. Ed anche ARPAT, in rete con le istituzioni ed altre agenzie educative, oltre all’investimento in atto sui temi dell’informazione e della comunicazione, sta provando a giocare il suo ruolo di promozione di progetti di educazione ambientale, attingendo all’enorme patrimonio tecnico scientifico di cui dispone.
Il cerimoniale della bandiera blu ha concluso l'evento promosso dal Comune in collaborazione con l'Associazione Balneari. I ragazzi di AIPD Versilia hanno consegnato la bandiera blu nelle mani del vice sindaco Andrea Favilla alla presenza dei tre presidenti delle categorie, albergatori, balneari e commercianti. Il vessillo sventolerà per tutta l'estate a Lido di Camaiore ad evidenza di un percorso di crescita che soddisfa i criteri di qualità, ma anche l'eccellenza dei servizi offerti, la gestione sostenibile del territorio, l'attenzione all'inclusione.
Il riconoscimento della Bandiera blu è stato attribuito anche a Pisa e analoga cerimonia si è tenuta il 23 giugno 2023 presso lo stabilimento balneare “Marco Polo” a Marina di Pisa.
Sono state consegnate nello specifico quattro bandiere blu, rispettivamente per: Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone e Porto di Pisa. Il sindaco di Pisa, Michele Conti ha posto l’accento sul risultato raggiunto dall’amministrazione che ha portato al riconoscimento della bandiera blu, dichiando che “Dovremo investire nuove risorse per salvaguardare il patrimonio naturale che circonda il nostro paese e lo andremo a fare nel corso dei prossimi anni”. Erano presenti all’iniziativa anche l’assessora all’ambiente Giulia Gambini che ha evidenziato l’impegno dell’amministrazione verso un sistema di qualità come quello della raccolta differenziata e dei progetti di tutela ambientale. Sono poi stati richiamati, nel corso dell’evento, appelli alla responsabilità collettiva e individuale per garantire la tutela del paesaggio, dell’ambiente e della biodiversità. In rappresentanza della Capitaneria di porto, il capitano di fregata Fabrizio Fantozzi ha poi posto l’accento sull’importanza di avere ottenuto quattro bandiere blu nella costa pisana ad evidenza dell’eccellenza del territorio.
In rappresentanza dell’Agenzia, il biologo Paolo Ercolini, impegnato nell’attività analitica delle acque di balneazione, ha precisato che le analisi effettuate e i risultati che ogni giorno presentiamo agli enti pubblici sono il risultato di un lavoro di squadra. Il campionamento dei punti di balneazione, per esempio, è costruito inizialmente dalla scelta di un dato settore sul quale lavorare, dal prelievo delle acque da parte di tecnici, dal processare e analizzare in laboratorio i risultati eseguiti dai biologi. Ciascun singolo passaggio richiede attenzione e precisione da parte di una squadra unita, che fa la differenza. L’ambiente muta e noi siamo tenuti a saperne interpretare i cambiamenti. Un esempio marino legato ai cambiamenti climatici è dato dalle sempre più frequenti deposizioni di uova delle tartarughe marine Caretta caretta, che si spingono verso latitudini impensabili fino a pochi anni fa. Oggi noi tutti e tutte dobbiamo far fronte a questi sconvolgimenti climatici. Saperli affrontare al meglio significa innanzitutto, - ha concluso - cambiare modo di pensare dentro di noi, un cambiamento radicale. Forse facendo così sarà davvero possibile comprendere a fondo quel percorso che da tempo abbiamo iniziato su questo pianeta e altro non è che la vita.
Le foto di questo comunicato sono pubblicate per gentile concessione del Comune di Camaiore