Incendio Rindi, primi esiti del sopralluogo ARPAT
Bruciato il magazzino dove erano stoccate sostanze pericolose e altamente infiammabili
La sala operativa della protezione civile ha attivato, nella prima mattina del 18 maggio 2022, il personale di controllo del Dipartimento di Firenze a seguito di un incendio divampato nella notte presso la ditta Rindi a Signa (FI).
Dalle prime informazioni acquisite dal personale presente in loco, è emerso che l’incendio ha interessato il magazzino della ditta dove erano stoccate sostanze etichettate come pericolose e altamente infiammabili.
A seguito delle verifiche effettuate, è possibile affermare che
- il reticolo idrico posto nelle vicinanze del luogo dell’incendio non è, al momento, impattato dalle acque di spegnimento dell’incendio;
- le acque utilizzate per soffocare l’incendio stanno confluendo interamente nel sistema fognario pubblico e sono indirizzate al depuratore di San Colombano, dove il personale di Publiacqua, già allertato, sta monitorando gli eventi;
- la zona impattata dalle ricadute ricomprende il settore a nord ovest, entro un raggio di 300-500 metri;
- dall'elenco sommario delle sostanze coinvolte nell'incendio, risulta probabile la formazione significativa di IPA, più incerta, ma difficile da escludere, quella di diossine.
Arpat ha inoltre provveduto a contattare l’Azienda sanitaria, nello specifico i settori igiene pubblica e della nutrizione e sicurezza alimentare, che, considerato il tipo di territorio presumibilmente interessato da possibile ricaduta da sostanze derivate dalla combustione, di fatto zona industriale, non ritengono necessario procedere a campionamenti di terreno o altro.
Al momento il Sindaco di Signa ha invitato i suoi concittadini a non stare all’aperto, esponendosi ai fumi derivanti dalla combustione delle sostanze presenti nel magazzino, che ha preso fuoco durante la notte.