Il ruolo di ARPAT nei progetti europei e nazionali sul rumore
ARPAT è partner di tre nuovi progetti finalizzati a stimare l’impatto sull’ambiente urbano di porti e infrastrutture stradali e ferroviarie che porteranno a ridurre i livelli di rumore e ad approfondire la conoscenza e l’analisi del rapporto tra ambiente e salute nelle città
L’Agenzia da anni è impegnata nella realizzazione di progetti europei in collaborazione con enti tecnico-scientifici internazionali e nazionali quali Università, centri di ricerca e del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale, e amministrativi (Regioni, Comuni, Autorità di Sistema Portuale). Attualmente è partner in vari progetti finanziati dai Programmi comunitari LIFE, Horizon Europe, Interreg Marittimo FR-IT e dal Piano Nazionale per gli investimenti Complementari - PNC.
Sulle tematiche dell’inquinamento acustico ARPAT ha una lunga tradizione e recentemente si sono conclusi progetti del Progamma Interreg-Maritime dedicati alla misura e gestione del rumore portuale (REPORT, MON ACUMEN), che hanno indagato lo stato dell’arte della valutazione e mitigazione del rumore portuale nei porti del Mar Tirreno settentrionale con l’obiettivo di ridurre l’impatto acustico sulla popolazione e nelle diverse aree delle città, e il Progetto NEMO, finanziato all’interno di Horizon2020, per la valutazione del rumore e delle emissioni dei veicoli con strumenti di rilevamento a distanza (remote sensing) e asfalti innovativi per la riduzione dell’esposizione al rumore veicolare, che ha coinvolto la città di Firenze come caso pilota sul traffico stradale urbano.
Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) il rumore ambientale, e in particolare quello da traffico stradale, è un grave problema per la salute e il benessere di milioni di persone in Europa dove il 20% della popolazione è esposto a lungo termine a livelli di rumore nocivi per la salute
Grazie anche al lavoro capitalizzato con questi progetti, l’Agenzia ha aderito nel 2024 a tre nuovi progetti finalizzati a stimare l’impatto sull’ambiente urbano di porti e infrastrutture stradali e ferroviarie e, in particolare, per fornire strumenti e supporto alle azioni di gestione e mitigazione del rumore in ambienti urbani acusticamente complessi in cui sono presenti più infrastrutture rumorose, che porteranno ad approfondire la conoscenza e l’analisi del rapporto tra ambiente e salute nelle città.
Tra questi ricordiamo il progetto LIFE SILENT (Sustainable Innovations for Long-life Environmental Noise Technologies) parte del programma LIFE 2021-2027 dell’Unione Europea, coordinato da ANAS, che vede la collaborazione di nove partner oltre ARPAT, incentrato sullo sviluppo di soluzioni sostenibili ed eco-compatibili e procedure per ridurre il rumore in ambienti urbani complessi, in particolare in quei contesti densamente abitati, dove coesistono diverse sorgenti di rumore attribuibili a infrastrutture diverse (generalmente stradali e ferroviarie).
L’obiettivo è ridurre i livelli di rumore nelle aree urbane, attraverso azioni che si concentreranno nella messa a punto di misure di mitigazione del rumore che agiscano direttamente “alla sorgente”, come pavimentazioni innovative a basso rumore e barriere antirumore a bassa altezza che potranno affiancare l'installazione di rallentatori di velocità per le strade, smorzatori alla rotaia e freni silenziosi per il materiale rotabile. Le soluzioni che saranno sviluppate includono l’utilizzo di pavimentazioni a bassa emissione di rumore realizzate miscelando nel bitume fibre di cellulosa funzionalizzate provenienti da materiali di scarto (es. tessili e imballaggi e polverino di gomma da pneumatici fuori uso) e barriere antirumore a bassa altezza migliorate per ridurre i costi durante tutto il loro ciclo di vita e aumentandone la sostenibilità con l’impiego in particolare di materiali riciclati (es. gomma riciclata).
Inoltre il progetto mira a definire linee guida applicabili anche a livello internazionale per favorire un’azione concertata e sinergica tra i diversi gestori delle infrastrutture in caso di sorgenti “concorrenti”, razionalizzando le spese degli interventi insieme all’efficienza delle stesse azioni di mitigazione.
ARPAT, leader del Work Package 2 del progetto, svilupperà insieme agli altri partner una metodologia per gestire le misure di mitigazione del rumore in ambienti complessi. Ad oggi l'Agenzia ha analizzato i requisiti legislativi e la letteratura nazionale e internazionale esistente, e collaborerà con l'Università di Bologna, ANAS e RFI per armonizzare le soluzioni individuate. Sono stati inoltre modellizzati cinque scenari reali e nei prossimi mesi sarà verificata l'efficacia delle soluzioni proposte tramite simulazioni numeriche. Le procedure saranno successivamente testate e validate in un sito di prova a Roma (area pilota in località Muratella) per definire linee guida utilizzabili a livello europeo e nazionale, promuovendo i risultati presso le amministrazioni competenti con lo scopo di migliorare l'ambiente acustico per la popolazione esposta.
Sempre in tema di inquinamento acustico, ARPAT è partner di altri due progetti, CLASTER (CompatibiLitÀ e SosTEnibilità Rumore portuale) e SalPIAm (Sostenibilità per l'ambiente e la salute dei cittadini nelle città portuali in Italia), che mettono al centro l'impatto da rumore nelle città portuali, il primo in particolare nell'area di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia. Il rumore generato dalla presenza di un porto è una problematica particolarmente sentita dalla popolazione, dal momento che spesso sono inseriti in un contesto urbano.
L’obiettivo di questi progetti è quello appunto di ridurre l’impatto sonoro a beneficio delle popolazioni residenti in tali aree e nel caso del progetto Salpiam di indagare anche l’inquinamento atmosferico spesso sottovalutato nel contesto specifico delle città portuali.
La partecipazione ai due progetti, che coinvolgono direttamente due Porti toscani (Marina di Pisa e Piombino), si colloca in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e di condivisione dei risultati. Con modelli di traffico open source (SUMO), calibrati con misure di traffico con centraline, e di simulazione del rumore stradale (NoiseModelling) l’Agenzia, in collaborazione con gli altri partner dei progetti, metterà a punto un sistema automatizzato che permetterà di conoscere in tempo reale i livelli di rumore presso i ricettori e mappe acustiche su vasta scala e modificare il traffico attraverso pannelli infografici lungo le strade interessate pilotate da un innovativo sistema di gestione del traffico (ITS, Intelligent Transport System) per ridurre l’esposizione.
Le soluzioni messe a punto nei due progetti permetteranno di individuare interventi transfrontalieri condivisi efficaci per la mitigazione del rumore e la riduzione dell’esposizione della popolazione.
In particolare il progetto CLASTER (CompatibiLitÀ e SosTEnibilità Rumore portuale), cofinanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2021-2027, con capofila l’Università di Genova, vuole stimare l’impatto di un porto sulla qualità dell’ambiente urbano in cui è inserito, valutando gli effetti delle attività portuali sulla salute dei cittadini esposti. Il progetto si concentra sull’inquinamento acustico che nelle città prossime ai porti assume caratteristiche uniche dovute alla stagionalità e al grande afflusso di veicoli (sia turistici sia commerciali) concentrato in brevi periodi temporali e che richiede soluzioni mirate.
All’interno del progetto ARPAT compie degli studi sull’impatto del traffico veicolare dovuto ai porti nelle “città pilota” di Porto Torres e Marina di Pisa, che si affiancano ai porti di La Spezia e Tolone. Insieme agli altri partner saranno stimati i livelli di inquinamento acustico generato dalle attività portuali e dal traffico stradale indotto così da fornire dati utili alla valutazione di impatto sulla salute dei cittadini, proponendo scenari e normative che suggeriscano una possibile mitigazione delle emissioni tramite l’adozione di specifiche soluzioni tecnologiche, come una gestione “intelligente” e in tempo reale di percorsi stradali alternativi, e/o amministrative nei porti inclusi nel progetto.
Le soluzioni che verranno studiate e messe in campo per ridurre l’impatto sonoro dei porti e migliorare la qualità della vita nelle aree di intervento riguarderanno pavimentazioni in gomma innovative e/o smorzatori per ridurre gli urti, stesura di asfalti fonoassorbenti e l’installazione di centraline e lo sviluppo di sistemi integrati Intelligent Transportation Systems (ITS) per la gestione del traffico indotto dalle attività portuali nel contesto urbano.
Come attività propedeutica alla messa a punto del sistema automatico di regolazione del traffico per minimizzare il rumore presso i ricettori, ARPAT ha realizzato un’analisi geografica dettagliata dei porti di Porto Torres e Marina di Pisa e del grafo stradale inserito nel tessuto urbano circostante come supporto al programma di simulazioni del traffico veicolare. La collaborazione delle municipalità delle due città, Comune di Pisa e Comune di Porto Torres, è essenziale per la condivisione dei dati necessari alla realizzazione del progetto, in particolare l’installazione di telecamere per il monitoraggio del traffico in continua permetteranno di collegare i dati di rumore acquisiti da ARPAT ai reali livelli di traffico nei diversi momenti della giornata.
Anche l’ultimo progetto, in ordine temporale, a cui ARPAT ha aderito come partner, SalPIAm (Sostenibilità per l'ambiente e la salute dei cittadini nelle città portuali in Italia), finanziato dal PNC (Piano Nazionale investimenti Complementari) è dedicato alle aree portuali .
L’obiettivo del progetto è quello di fornire strumenti e supporto a tutte quelle azioni di gestione del territorio incentrate sulla pianificazione urbana sostenibile ed approfondire la conoscenza e l’analisi del rapporto tra ambiente e salute in tali città, dove la complessità di tale interazione è amplificata dalla presenza di aree portuali e dai relativi effetti ambientali e sanitari sui cittadini residenti.
Il progetto adotta un approccio multidisciplinare che coinvolge istituzioni sanitarie e ambientali di cinque regioni italiane (Puglia, Lazio, Liguria, Toscana e Marche), le Università di Genova e Vanvitelli di Napoli e sette porti rappresentativi del territorio nazionale (Ancona, Bari, Brindisi, Cagliari, Civitavecchia, Genova e Piombino). Questi porti, situati in aree con caratteristiche climatiche, demografiche e territoriali diverse, offrono uno scenario ideale per sviluppare soluzioni esportabili ad altre città portuali italiane.
Il progetto SalPIAm, vuole stimare l’impatto di un porto sulla qualità dell’ambiente urbano ad esso correlato concentrandosi sull’inquinamento atmosferico e acustico, spesso sottovalutati nel contesto specifico delle città portuali, dove queste problematiche assumono caratteristiche uniche e richiedono soluzioni mirate. Il grado di conoscenza e soprattutto di consapevolezza su queste peculiari problematiche è purtroppo ancora inadeguato rispetto ai fattori di rischio ambientali, ne consegue un ritardo sulle politiche per una corretta pianificazione e implementazione di misure a tutela della salute pubblica.
All’intero del progetto SalPIAm sarà messo a punto un sistema integrato di misure e modelli statistici per aumentare il dettaglio delle informazioni relative ai livelli di rumore e particolato fine.
In particolare saranno effettuate campagne di misura e modellizzazioni del rumore per la successiva stima degli effetti sulla salute e benessere della cittadinanza e realizzate misure del particolato atmosferico (PM2.5), ultrafine particles (UFP) e black carbon (BC), che tengano conto della stagionalità climatica e turistica e di inquinanti.
I risultati del progetto permetteranno di monitorare lo “stato di salute” delle città portuali promuovendo interventi innovativi mirati a mitigare gli impatti sulla popolazione esposta al rumore e agli inquinanti atmosferici con evidenti ricadute positive sulla collettività.
Per la città di Piombino, ARPAT ha intrapreso una serie di attività di propedeutiche, approfondendo le metodologie di modellizzazione del traffico stradale per la realizzazione dell’infrastruttura software a supporto dell’ITS, Intelligent Transport System. Per la calibrazione dei modelli, ad oggi sono state già condotte 7 campagne di raccolta dei dati di traffico e rumore con 26 postazioni mobili e 6 con misure ripetute in periodo invernale ed estivo.