Intervista a Stefania Saccardi, Vicepresidente della Regione Toscana e Assessore all’agroalimentare, caccia e pesca
L'attività della Regione Toscana a sostegno del comparto agricoltura
Stefania Saccardi - Vicepresidente della Regione Toscana e Assessore all’agroalimentare, caccia e pesca
Concludiamo il ciclo di interviste, che ha visto partecipare diversi rappresentanti del mondo agricolo, con l'intervento di Stefania Saccardi, Vicepresidente della Regione Toscana e Assessore all’agroalimentare, caccia e pesca.
Quali azioni sta mettendo in campo la Regione Toscana per sostenere il comparto agricoltura?
I fondi Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), per il periodo di programmazione 2014-2022, attraverso il Programma di sviluppo rurale (PSR), hanno permesso alla Toscana di attivare bandi per 1 miliardo e 291 milioni di euro per il comparto agricolo, agroalimentare e forestale. Queste risorse sono state quasi tutte impegnate con l’attivazione di oltre 120 bandi e adesso sono in fase di liquidazione, ci troviamo, infatti, nell’anno conclusivo della programmazione (il termine sarà il 31 dicembre 2025 per effetto di una regola dell’Ue che consente di chiudere dopo 3 anni). Nel 2025 è previsto in uscita solo un bando della vecchia programmazione, ed è quello della Misura 13 cioè indennità compensative nelle zone svantaggiate.
Contemporaneamente è partita anche la gestione delle risorse della programmazione Feasr 2023-2027. Nel periodo di programmazione 2023-2027 lo sviluppo rurale viene finanziato attraverso il Complemento per lo sviluppo rurale (CSR) della Toscana 2023-2027, un documento programmatorio che declina a livello regionale il PSP – Piano Strategico nazionale della PAC (Politica Agricola Comune), per rispondere in maniera più efficace ed efficiente ai fabbisogni regionali nell’attuazione degli interventi previsti. Fornisce le indicazioni necessarie per attuare la strategia nazionale a livello regionale, assicurando l’attuazione degli interventi sulla base delle priorità regionali e di uno specifico cronoprogramma.
La strategia di sviluppo rurale in Toscana si incentra sui seguenti temi:
- sostenibilità, resilienza e lotta ai cambiamenti climatici;
- competitività;
- vivibilità e attrattività dei territori rurali;
- innovazione e cooperazione.
In Toscana, su 76 interventi previsti nel PSP Italia, ne sono stati attivati 50 e riguardano 4 macrotematiche: ambiente, investimenti, cooperazione e conoscenza.
Sul sito della Regione Toscana, è possibile vedere l’elenco degli interventi Feasr del CSR 2023-2027.
La dotazione finanziaria dello Sviluppo rurale Toscana per il periodo 2023-2027 è pari a quasi 749 milioni di euro. Tali risorse vengono attivate attraverso specifici bandi pubblicati con una programmazione definita annualmente. A oggi sono già usciti 27 bandi (tra il 2023 e il 2024), altri 22 bandi sono previsti nel 2025 (i bandi aperti sono reperibili sul sito della Regione Toscana).
Nell’ambito della PAC vengono erogate anche altre risorse attraverso il Feaga (Fondo europeo agricolo di garanzia) che riguardano sia i pagamenti diretti per le superfici coltivate sia gli interventi settoriali (le organizzazioni comuni dei mercati–OCM nei settori apistico, olivicolo, vitivinicolo, ortofrutticolo).
Quali soluzioni sono individuate per favorire un uso efficiente delle risorse naturali come acqua, suolo e aria e contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici?
Molti degli interventi finanziati nell’ambito dello Sviluppo rurale della PAC sono finalizzati al conseguimento degli obiettivi SO4 “Contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento a essi” e SO5 “Favorire lo sviluppo sostenibile” in linea con gli impegni europei e internazionali in materia di conservazione della biodiversità e mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, e degli obiettivi dell’Unione fissati nel Green Deal e dalle Strategie Forestale e per la Biodiversità.
Sul versante agricolo, la Toscana ha scelto di perseguire questi obiettivi attraverso una serie di azioni finanziate dallo sviluppo rurale 2023-2027 (Piano strategico della PAC–CSR Toscana 2023-2027):
- promuovendo l'agricoltura biologica e integrata;
- favorendo l’adozione dell’agricoltura di precisione;
- incentivando le tecniche di coltivazione rispettose del suolo;
- potenziando la protezione dei prati e dei pascoli e di alcune colture arboree;
- assicurando la corretta gestione dei sistemi di irrigazione.
Si tratta di un approccio che coglie quindi i diversi aspetti di protezione delle risorse, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo.
Uno dei principali obiettivi della strategia dell'Unione Europea è quello di destinare almeno il 25% della superficie agricola all'agricoltura biologica entro il 2030: in Toscana le aree gestite secondo i metodi dell'agricoltura biologica rappresentano attualmente circa il 34% della superficie agricola regionale - ben al di sopra dell'obiettivo - e rappresentano oltre un terzo della superficie biologica nazionale. Siamo riusciti a raggiungere questo importante risultato destinando una quota significativa dei fondi europei per lo sviluppo rurale a misure che prevedono premi per ettaro di coltivazioni biologiche: circa 200 milioni di euro nel periodo di programmazione 2014-2022 e circa lo stesso importo nell'attuale periodo di programmazione 2023-2027.
L’agricoltura biologica, come anche la produzione integrata (altri 13 milioni di euro in questa programmazione), sostengono la protezione del suolo e delle acque dall’inquinamento, attraverso l’azzeramento o la riduzione/razionalizzazione nell’utilizzo di fertilizzanti e prodotti fitosanitari per difesa delle coltivazioni.
La Toscana, inoltre, è tra le prime in Italia a puntare sull’agritech come elemento di traino non solo per la competitività degli agricoltori ma anche per la sostenibilità ambientale: ha finanziato già nel 2022 un bando per l’ammodernamento delle aziende agricole tramite investimenti per l’agricoltura di precisione (11,6 milioni di euro) e si è fatta promotrice a livello nazionale per l’introduzione dell’intervento “Agro Climatico Ambientale Pratiche di agricoltura di Precisione” (SRA24 - ACA24) che prevede l’erogazione di un premio a ettaro per 5 anni per l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, attivando nel 2023 lo specifico bando con uno stanziamento di 2,5 milioni di euro, raccogliendo domande per il doppio della disponibilità finanziaria.
Con l’intervento si è voluto sostenere l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione per una produzione sostenibile. L’intervento mira, in particolare, a ridurre gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole e quindi migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse per la sostenibilità della produzione agricola.
Nell’attuale periodo di programmazione ci siamo concentrati anche su altri interventi più specifici per la protezione del suolo da fenomeni erosivi, conservazione della sostanza organica, oltre che per una corretta gestione delle acque e del territorio in generale: lavorazione ridotta (semina su sodo e lavorazione minima), uso sostenibile dell’acqua, trasemina di cereali invernali con colture di leguminose, corretta gestione del pascolo, recupero e gestione di oliveti e castagneti a rischio di abbandono, per un totale di circa 16 milioni di euro nell’attuale programmazione sullo sviluppo rurale.
Non è poi da sottovalutare l’impegno della Regione Toscana, da sempre, nella salvaguardia e gestione sostenibile dei boschi, che costituiscono una componente essenziale del territorio e sono l’espressione massima della multifunzionalità.
Nel settore forestale l’obiettivo di attenuare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico può essere perseguito attraverso molteplici ed efficaci azioni, tra cui l’impiego residuale di biomasse disponibili sul territorio, l’assorbimento della CO2 dall’atmosfera e il mantenimento e aumento dei sink di carbonio, la prevenzione del dissesto idrogeologico.
Puntando a questi obiettivi, pur senza escludere la valorizzazione economica delle foreste in un’ottica di sostenibilità, la Regione mette al centro di molte delle proprie politiche relative al settore forestale la questione del cambiamento climatico, dell’aumento della resilienza, dei popolamenti forestali e dell’uso sostenibile delle foreste.
Inoltre, persegue il contrasto all’abbandono delle attività colturali e di cura nei territori montani, abbandono che rappresenta una delle maggiori minacce al mantenimento e miglioramento delle aree rurali e al controllo e mitigazione dei danni che derivano dai mutamenti in atto.
Un contributo per il conseguimento dell’obiettivo di neutralità climatica e riduzione delle emissioni dell’agricoltura potrà essere offerto anche dalla diffusione sostenibile degli impianti agrivoltaici, ovvero di impianti che permettano la coesistenza tra attività di coltivazione e/o allevamento e produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica. La Regione è impegnata da tempo in questo processo che, dopo una complessa interlocuzione con il Governo per la definizione del Decreto ministeriale che disciplina l’individuazione delle aree idonee agli impianti, ha portato all’approvazione da parte della Giunta della proposta di legge n. 2 del 2 dicembre 2024 per l’individuazione in Toscana delle aree idonee e non, al momento in fase di discussione in Consiglio regionale. Nella proposta uno specifico articolo è riservato alla disciplina degli impianti agrivoltaici, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili in equilibrio con il sostegno al comparto agricolo, anche al fine di integrare i redditi degli agricoltori per agevolarne la permanenza nelle zone rurali e recuperare le aree agricole non utilizzate o sottoutilizzate.
Quali misure sono state adotte per garantire il ricambio generazionale e favorire la nascita di nuove imprese agricole?
Il ricambio generazionale in agricoltura rappresenta una delle maggiori necessità e sfide per il settore. In agricoltura i giovani sono importanti perché sono “digitali”, hanno maggiore propensione all'innovazione, sono orientati alla multifuzionalità e sono capaci di fare rete, di diversificare le fonti di reddito e produrre valore per il territorio. Sono attenti all’ambiente e credono nei valori dell’agricoltura sostenibile. Contribuiscono alla coesione socioeconomica delle zone rurali e rappresentano la chiave per costruire l'agricoltura futura.
Nel Programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2022 la Regione Toscana ha posto molta attenzione al tema del ricambio generazionale, in particolare con la pubblicazione di quattro bandi per il sostegno all'insediamento di giovani nelle imprese agricole. Con i quattro bandi usciti nel 2015, 2016, 2019 e 2022 sono stati finanziati circa 1000 giovani, per un contributo concesso totale di circa 117 milioni di euro. Con l’ultimo bando Giovani, pubblicato a luglio 2024 e chiuso il 31 ottobre, sono stati presentati oltre 437 progetti di giovani per una richiesta complessiva di oltre 31 milioni di euro.
Nella nuova programmazione FEASR 2023-2027, in continuità con la programmazione precedente, la strategia per i giovani in agricoltura e il ricambio generazionale sarà realizzata in Toscana principalmente attraverso il sostegno per l'insediamento dei giovani nelle imprese agricole, destinando complessivamente all’intervento un importo di circa 40 milioni di euro.