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L'intervista a Angelo Corsetti di Coldiretti Toscana

21/01/2025 11:00

Le risposte di Angelo Corsetti

L'intervista a Angelo Corsetti di Coldiretti Toscana

Angelo Corsetti-Direttore Coldiretti Toscana presso la sede di ARPAT

Proseguono le nostre interviste agli esponenti dell'agricoltura toscana per comprendere come il settore sta vivendo questi anni di trasformazione.

Angello Corsetti, Direttore Coldiretti Toscana, nel video, affronta il tema dell'innovazione in agricoltura al servizio della sostenibilità e contrasto dei cambiamenti climatici.

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Di seguito, le domande, e le relative risposte, che Corsetti ci ha fornito in occasione dell'incontro presso la Direzione generale di ARPA Toscana.

Come stanno reagendo le coltivazioni tipiche toscane agli effetti del cambiamento climatico? Quali azioni e progetti Coldiretti sta mettendo in campo?

Nel mondo agricolo, a più livelli, sta maturando l’idea di affrontare il cambiamento climatico attraverso un approccio pragmatico e scientifico. Coldiretti Toscana ha preso atto di quanto attesta il consorzio LAMMA che, in un suo studio proiettato al 2050, ci restituisce un quadro di ulteriore innalzamento delle temperature in Italia e in particolare in Toscana. Questo fatto “impone” delle scelte per la cui attuazione siamo già in ritardo. Una di queste scelte riguarda come affrontare la sperimentazione sulle TEA (Tecnologie di Evoluzione Assistita) ossia studiare vitigni che siano resistenti alle virosi ma anche agli stress idrici. Questo si può fare investendo risorse, come Coldiretti ha fatto, grazie a una collaborazione con CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) e con l’Università degli Studi di Udine attraverso una borsa di studio per lo sviluppo di questa tecnologia, che precisiamo non è OGM (Organismo Geneticamente Modificato). Purtroppo, il nostro sembra essere un caso più che isolato nella nostra regione, a differenza di altre dove, ad esempio, i consorzi di tutela stanno già investendo qualche milione. Alla fine dello scorso anno, con una lettera puntuale abbiamo posto questo ed altri temi della filiera alla Vicepresidente della Regione Toscana la quale, consapevole delle questioni più urgenti, si è impegnata a convocare un incontro specifico.
 

Agricoltura e giovani. Come le nuove generazioni di agricoltori e agricoltrici interpretano e, di conseguenza, agiscono rispetto ai problemi determinati dal cambiamento climatico?

Non vi è dubbio che i giovani imprenditori richiedono anche in occasione della consultazione per la redazione dei bandi, di usufruire di finanziamenti che tengano conto delle nuove tecnologie per la riduzione di costi e tempi di produzione. E questo è un fatto evidente, che osserviamo anche in occasione dei bandi legati ai gruppi operativi sulle innovazioni dove la loro partecipazione è significativa. I giovani sono molto interessanti all’agricoltura e lo dimostra il recente bando della Regione Toscana sul primo insediamento; un bando che ha raccolto 450 domande di partecipazione da cui nasceranno, con la dotazione attuale, 170 nuove imprese. L’altro tema è quello dei sostegni europei che devono andare solo ed esclusivamente agli agricoltori professionali, a chi vive di agricoltura. Bisogna tagliare il cordone ombelicale con un passato che ha premiato, con tanti soldi, chi speculava. Questo deve finire anche alla luce di risorse sempre più scarse per il nostro settore.

Il cuneo salino è un problema aggravato dal cambiamento climatico, cosa il mondo agricolo sta facendo per affrontare questa problematica che già colpisce alcuni terreni vicini alla costa toscana?

Fin dal giugno 2022, abbiamo chiesto ed ottenuto dal Presidente della Regione Toscana un tavolo sulla crisi idrica facendo leva sulla necessità di creare le condizioni per le imprese di sfruttare gli specchi d’acqua esistenti ad oggi, limitatamente sfruttati a causa di una normativa nazionale molto restrittiva.
Altro tema che abbiamo affrontato riguarda il ruolo dei Consorzi di Bonifica che, a nostro avviso, dovranno essere centrali nelle politiche di accumulo delle acque piovane. Su questo tema vi sono dei bandi a livello nazionale del PNRR (Piano Nazione di Ripresa e Resilienza, ovvero un piano di investimenti parte di Next Generation EU). Proprio grazie al lavoro con la Regione Toscana a breve avremo sarà disponibile un bando per finanziare invasi di recupero dell’acqua piovana per le imprese o consorzi di imprese. Su questo bando puntiamo molto per dare una risposta concreta a questa esigenza.

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