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22 febbraio 2025: giornata mondiale delle balene

21/02/2025 11:00

ARPAT parla di cetacei durante le iniziative di educazione ambientale con la speranza che le nuove generazioni possano acquisire un diverso modo di vedere e vivere l’ambiente

22 febbraio 2025: giornata mondiale delle balene

Giornata di educazione ambientale con il personale di ARPAT

Il 22 febbraio 2025 è la giornata mondiale delle balene. Cogliamo, quindi, l’occasione per illustrare quanto sia importante accrescere la consapevolezza e proteggere questi mammiferi, presenti nell’area del Santuario Pelagos, rappresenta un quadrilatero strategico per la riproduzione e per le esigenze alimentari della maggior parte delle specie di cetacei, normalmente segnalate e presenti nel Mar Mediterraneo.

coda balenottera“L’istituzione di un’area con precise regole nasce dalla necessità di protezione e conservazione di specie vulnerabili quali i mammiferi marini si è concretizzata a seguito delle crescenti pressioni a cui quest'area è sottoposta", ha commentato il prof. Carlo Pretti, Presidente del CIBM. "Sono numerose, infatti, le tipologie di pressioni antropiche nelle aree marine, tra cui il traffico marittimo, le crescenti e possibili collisioni, la pesca professionale, il rumore sottomarino provocato dal traffico navale, il disturbo derivante da attività di whale-watching non regolamentate, le competizioni sportive con natanti a motore e infine l’inquinamento da contaminazione chimica e da materiali quali plastiche e microplastiche.

Tutte queste fonti di disturbo e impatto sono ulteriormente aggravate dai cambiamenti climatici - ha evidenziato Pretti - dove il riscaldamento e l’acidificazione dei mari, lentamente ma inesorabilmente, stanno modificando lo scenario di biodiversità del Mediterraneo, a partire dai livelli più bassi delle catene trofiche fino ad arrivare ad organismi, quali i cetacei, all’apice di queste catene.

Particolari di scheletro di animale marinoÈ quindi di fondamentale importanza il mantenimento e l’operatività di un network transfrontaliero come il Santuario Pelagos che, oltre a definire linee guida per la conservazione, sia attivo nella divulgazione e nella formazione delle nuove generazioni affinché acquisiscano sempre maggiore consapevolezza che i mammiferi marini, unitamente agli ecosistemi che li sostengono, rappresentano un patrimonio universale che non può essere eroso."

Per tutti questi motivi, l’Agenzia contribuisce alla conoscenza del mondo dei cetacei, attraverso gli incontri di educazione ambientale, con l’obiettivo di far leva sulla curiosità per aumentare la consapevolezza.

Il Santuario Pelagos, dove sono presenti anche le balenottere comuni, è uno dei temi che suscita maggior interesse tra gli studenti. La parola “santuario” non è da ridurre a semplice sinonimo di area protetta. La scelta di questo termine ha un preciso significato valoriale, visto che le creature che lo abitano ci insegnano a vivere in armonia. Così come accade per i cetacei, anche osservando la  struttura di una conchiglia, ad esempio, le spire, l’arrotolamento, la rotondità, le colorazioni, comprendiamo quanta armonia sia visibile.

Ercolini mostra la balenottera comuneDurante le iniziative di educazione ambientale, il personale dell’Agenzia illustra agli studenti il “fantastico” percorso evolutivo, che caratterizza i cetacei, che, in milioni di anni, hanno visto questi animali trasformarsi da esseri marini a terrestri per, poi, compiere il percorso inverso. Queste creature hanno portato a termine delle trasformazioni epocali in un arco temporale lunghissimo, che può essere letto nei reperti archeologici e nel loro continuo evolversi.

Pensiamo, poi, alle dimensioni dei cetacei, che, per quanto siano imponenti, possono trovare ospitalità solo in mare, in quanto, sulla terra, animali di queste dimensioni non trovano più spazi idonei anche se, in origine, c’erano creature terrestri con dimensioni analoghe, come i dinosauri. Ancora più sorprendente è constatare che, pur essendo maestosi, sono mansueti e molto raramente si mostrano aggressivi. 

fanoneNell’ambito dei progetti di educazione ambientale dedicata al Santuario Pelagos, il personale dell’Agenzia interagisce con gli studenti, mostrando anche alcune analogie, ad esempio, gli arti di questi animali si sono evoluti, trasformandosi, nel tempo, in dita e lo stesso, si può dire per la coda, che è andata unendosi, acquisendo una forza impressionante. Altrettanto sorprendente risulta il fatto che questi cetacei si nutrono esclusivamente di organismi piccolissimi, cioè elementi appartenenti allo zooplancton. E ancora, crea stupore sapere che il fanone (fitto pettine filtratore) delle balenottere comuni sia simile alle nostre unghie e capelli e, ancora più curioso, risulta il fatto che articolino suoni in modo molto simile a come noi umani emettiamo le parole.

Tutto questo genera meraviglia e curiosità negli studenti, rendendoli capaci di “guardare il mare oltre l’ombrellone”. La consapevolezza, quindi, diventa una spinta per andare oltre, e comprendere, quanto le azioni individuali e collettive possano influire sulla qualità dell’ecosistema marino e sulla conservazione della biodiversità.

Attraverso l’educazione ambientale, l’Agenzia punta ad informare, formare e prendersi cura dell’ambiente partendo dalla conoscenza. Tutelare l’ambiente significa anche proteggere noi stessi.

Per approfondimenti, consultate la nostra scheda informativa "I grandi vertebrati marini"

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Galleria di immagini relativa all'incontro del 13/1/2025 con studenti e studentesse del Liceo Enriques di Livorno nell'ambito del Progetto "Un mare di Amici" 

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