Studenti dell’Università di Siena incontrano il Settore Mare di ARPAT a Livorno
Studentesse e studenti del corso di Ecologia del secondo anno di Scienze ambientali e naturali dell’Università di Siena hanno visitato la sede ARPAT di Livorno ed il laboratorio del Settore Mare
Il 17 ottobre, una delegazione di studentesse e studenti del corso di Ecologia del secondo anno di Scienze ambientali e naturali dell’Università degli Studi di Siena, accompagnati dalla prof.ssa Letizia Marsili, ha visitato la sede ARPAT di Livorno ed il laboratorio del Settore Mare.
La collaborazione costante e continuativa per tirocini, tesi di laurea, dottorati ed ulteriori attività nell’ambito delle attività di formazione e di ricerca è il frutto delle convenzioni, attive da alcuni anni, tra ARPAT e le tre Università di Siena, Firenze e Pisa.
In particolare con l’Università di Siena e la prof.ssa Marsili da anni si è consolidato un rapporto di collaborazione scientifica per le attività sulla biodiversità marina nell’ambito dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità (OTB) di Regione Toscana, collaborazione che ha portato anche a iniziative di formazione sui cambiamenti climatici rivolte al personale dell’Agenzia.
Le studentesse e gli studenti, dopo aver ascoltato una breve presentazione sull’Agenzia e sulle attività in materia di gestione della fascia costiera, di monitoraggio marino-costiero e Strategia Marina e di tutela della biodiversità marina, hanno avuto modo di visitare il laboratorio del Settore Mare e vedere la strumentazione utilizzata per le attività di monitoraggio marino.
In particolare gli studenti e le studentesse hanno potuto vedere gli strumenti e la metodologia utilizzata dai biologi del Settore Mare per monitorare la distribuzione e l’estensione delle principali biocenosi bentoniche (praterie di posidonia e coralligeno) in Toscana, veri e propri indicatori della qualità degli ecosistemi costieri. Inoltre, per quanto riguarda la qualità dell’habitat Posidonia oceanica, hanno potuto assistere all’analisi dei campioni di fasci fogliari prelevati ad una profondità di circa 15 metri e sul limite inferiore della prateria, al fine di calcolare l’indice PREI, necessario per la valutazione dello stato ecologico delle acque marino costiere.
La giornata è stata accolta con favore dai docenti e dagli studenti e dalle studentesse e ha rappresentato un utile momento di formazione ed orientamento post universitario.