La mobilità ciclabile nelle politiche regionali
Intervista ad Enrico Becattini, Responsabile della Direzione Infrastrutture Mobilità e Trasporto Pubblico Locale della Regione Toscana
Nell’ambito delle politiche per la mobilità sostenibile, la Regione Toscana da un lato promuove l’implementazione delle infrastrutture ciclabili e dall’altro incentiva l’uso della bicicletta, quale mobilità a basso impatto ambientale, attraverso una serie di interventi a sostegno delle politiche infrastrutturali come azioni di promozione, formazione e comunicazione. In merito all’implementazione delle infrastrutture ciclabili, sono previste risorse sia per interventi in ambito urbano che per gli itinerari regionali. Gli interventi finanziati negli ultimi anni dalla Regione nell’ambito di queste politiche, sulla base della programmazione del Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità e fino al 31/12/2023 sono 154, per un costo totale di oltre 115 mln (contributo da bilancio regionale di oltre 80 mln). Si tratta di finanziamenti previsti, oltre che da risorse regionali, da programmazione comunitaria 14-20 e 21-27, programmazione nazionale FSC 14-20 e 21-27, PNRR e ulteriori fondi nazionali.
Per quanto riguarda la rete di interesse regionale, la programmazione regionale individua 12 itinerari visualizzabili nella mappa a fianco (cliccare sull’immagine per ingrandire).
Per approfondire queste tematiche, abbiamo rivolto alcune domande ad Enrico Becattini, Responsabile della Direzione Infrastrutture Mobilità e Trasporto Pubblico Locale della Regione Toscana.
La costruzione di percorsi ciclabili lungo i fiumi, le antiche vie di pellegrinaggio, le città d’arte o i piccoli borghi è una delle modalità per sviluppare forme di turismo alternativo. Grazie ai fondi del PNRR, la Regione sta finanziando la creazione e manutenzione di reti ciclabili regio-nali e nazionali proprio a scopo turistico. Quali sono i progetti in corso di finanziamento?
Importanti finanziamenti per la realizzazione degli itinerari ciclabili regionali e nazionali sono previsti dal PNRR nell’ambito delle ciclovie turistiche di interesse nazionale che per la Toscana finanzia la Ciclovia Tirrenica e la Ciclovia del Sole, per un totale di 22,89 mln (17,435 mln per la prima e 5,455 mln per la seconda).
La Ciclovia Tirrenica ha una lunghezza complessiva (asse principale e collegamenti intermodali con stazioni ferroviarie e porti commerciali) nel tratto toscano di circa 403 km. L'asse principale è di circa 327 chilometri di cui 83,0 km esistenti o completati, 101,8 in corso di realizzazione e 142,2 in progettazione (dati aggiornati al 27/06/24). Una volta concluso, il percorso della Ciclovia seguirà tutta la costa della Toscana, attraversando 5 province (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto), interessando 30 Comuni, 2 Parchi regionali e collegandosi con 12 porti turistici. È previsto un collegamento intermodale con l’Isola d’Elba (itinerario di interesse regionale di circa 58 chilometri, di cui è in corso la progettazione esecutiva da parte del Comune di Portoferraio) che collegherà i comuni con porti commerciali.
La Regione Toscana, in qualità di capofila come concordato con le Regioni Liguria e Lazio in appo-sito Protocollo di Intesa, ha pubblicato nel 2019 il bando per il progetto di fattibilità tecnico economi-ca di tutto l'itinerario, che è stato successivamente approvato nel 2022 dal Ministero delle Infrastrut-ture. Nel 2022 la Regione ha definito gli indirizzi per l’attuazione degli interventi sulla ciclovia a valere sui finanziamenti statali e PNRR ed in particolare ha individuato quali tratti prioritari quello apuano-versiliese dal confine con la Regione Liguria al Comune di Viareggio, comprensivo del tratto ricadente nel Comune di Fosdinovo, e il tratto costa sud dal Comune di Piombino al quello di Capal-bio, articolati in più lotti funzionali.
Per i lotti prioritari da realizzare con i fondi statali e con i fondi PNRR l’ultimazione degli interventi è prevista entro il 30 giugno 2026. Tutte le gare per la realizzazione delle opere sono state affidate dai soggetti attuatori entro il 31 dicembre 2023 e i lavori sono iniziati o stanno per partire per tutti i lotti in questione. Questo importante risultato è stato ottenuto grazie alla strettissima e continua collaborazione tra Regione Toscana, Province e Comuni quali enti attuatori nonché tutti gli altri soggetti coinvolti.
La Ciclovia del Sole rappresenta una grande infrastruttura ciclopedonale, pensata per promuovere la mobilità sostenibile ed il cicloturismo; il tratto toscano è parte di una delle più importanti ciclabili europee (Euro Velo 7 da Capo Nord a Malta per 7.400 km complessivi). In Toscana la ciclovia attraversa la riserva naturale di Acquerino – Cantagallo, le città di Pistoia e Prato fino a connettersi con la Ciclovia dell'Arno per poi raggiungere il centro di Firenze. Da San Donnino (comune di Firenze) a Compiobbi (comune di Fiesole) il percorso si svilupperà su ambedue le sponde dell’Arno a formare un anello metropolitano.
Con specifico Protocollo di Intesa del 2016 ed integrato nel 2019 fra i Ministeri delle Infrastrutture e dei Beni e delle attività culturali e del turismo e Regioni Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana è stata individuata la Regione Emilia-Romagna come capofila del progetto della Ciclovia del Sole da Verona a Firenze e sono state definite le azioni a carico delle diverse parti. Con successivi Accordi del 2020 e 2021 con i Comuni e le Province toscane interessate dal tracciato è stato dato avvio alla progettazione coordinata dell’intero tracciato e alla programmazione finanziaria dei primi interventi ritenuti prioritari, da eseguire con un primo pacchetto di risorse statali. Successivamente il PNRR ha integrato le risorse con ulteriori 5,455 mln, al quale si sono aggiunte risorse regionali; nel complesso le risorse disponibili permetteranno di realizzare le opere necessarie a dare continuità all’intero tracciato, dal confine regionale con l’Emilia-Romagna fino alla connessione alla ciclopista dell’Arno in località San Donnino, in linea con gli indirizzi forniti dalla Giunta regionale.
In sintesi, il tracciato toscano della Ciclovia del Sole si articola su tratte che, ognuna con caratteristiche diverse, rappresentano importanti infrastrutture di mobilità turistica, ma anche occasioni per favorire la mobilità locale sostenibile in aree molto antropizzate e ad altissima densità di traffico veicolare. Le tratte toscane sono in avanzato stadio di attuazione e la conclusione di tutte le opere è prevista entro giugno 2026, nello specifico:
- il tronco 1 della Ciclovia del Sole, dalla Stazione di Santa Maria Novella a San Donnino, corrispondente al tracciato della Ciclovia dell’Arno, ha una lunghezza complessiva di circa 25 km è già oggi percorribile necessitando solo di interventi su brevi tratti che non compromettono comunque la continuità, oltre ad eventuali opere aggiuntive di miglioramento;
- il tronco 2, da San Donnino alla Stazione di Pistoia passando per Signa, Campi Bisenzio, Prato, Montemurlo e Montale, ha una lunghezza complessiva di circa 38 km e rappresenta un asse di collegamento particolarmente strategico, sia per il cicloturismo che per gli spostamenti urbani e periurbani in un territorio altamente urbanizzato. Gli interventi di nuova realizzazione e adeguamenti funzionali garantiranno la continuità e la percorrenza in sicurezza dell’intero tronco. A livello realizzativo il tronco 2 è suddiviso in 4 lotti: uno nel Comune di Pistoia in corso di realizzazione, uno nei Comuni di Montale e Montemurlo i cui lavori verranno messi a gara a breve, uno nel Comune di Prato, in cui sono già in corso i lavori di adeguamento dei tracciati esistenti e la realizzazione di nuovi tratti, uno nei Comuni di Campi Bisenzio e Signa, di cui è in corso la progettazione esecutiva;
- il tronco 3 va da Pistoia al confine regionale, per una lunghezza di circa 34 km; è un tracciato appenninico in gran parte corrispondente alla SP 24 Pistoia Riola “dell'Acquerino”; gli interventi in corso di realizzazione riguardano un generale adeguamento per aumentare la sicurezza e la percorribilità ciclabile.
Tra i percorsi che possono incentivare forme alternative di turismo e allo stesso tempo favorire una mobilità sostenibile nei percorsi quotidiani dei cittadini toscani, c'è sicuramente la ciclovia dell'Arno: a che punto è il suo completamento?
Il Progetto del Sistema integrato Ciclovia dell’Arno - Sentiero della Bonifica mira alla realizzazione di un percorso ciclopedonale lungo il Fiume Arno, dalla sorgente sul Monte Falterona alla foce a Marina di Pisa, integrato con il Sentiero della Bonifica, esistente, e di collegamento con il territorio aretino e senese lungo il Canale Maestro della Chiana. Il Sistema integrato ha una lunghezza di circa 360 km (293 la Ciclovia dell’Arno, 62 il Sentiero della Bonifica e 7 un tratto di collegamento tra le due ciclovie) e una volta concluso riguarderà circa 510 km, considerando anche i collegamenti a pettine con centri abitati, stazioni, hub intermodali e punti di interesse storico naturalistici. Attraversa una parte ampia del territorio toscano interessando 57 comuni, i territori della Città Metropolitana di Firenze, delle Province di Arezzo, Siena, Prato e Pisa, il parco nazionale delle Foreste Casentinesi, il parco regionale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, le riserve naturali regionali di Ponte a Buriano e Penna e di Valle dell'Inferno e Bandella.
Il Sistema integrato intercetta importanti itinerari ciclabili di interesse regionale e nazionale (rete Bicitalia) e di livello internazionale (rete Eurovelo), quali la Ciclovia Tirrenica, la Ciclovia Lucca-Pontedera, la Francigena ciclabile – Eurovelo 5, la Ciclovia del Sole Verona-Firenze, la Ciclovia dei due mari, la Ciclovia interregionale del Tevere. Lo stesso Sistema integrato fa parte della rete Bicitalia e nel tratto compreso tra Firenze e Chiusi della rete Eurovelo (Eurovelo 7 - Sun Route).
A partire dall’anno 2015, per il progetto sono stati investiti 30,4 mln, attraverso il coordinamento e la gestione di fondi regionali (più di 13,5 mln), statali (8,7 mln) e comunitari (8,1 mln), con un investimento complessivo previsto di circa 46 mln tenuto conto del cofinanziamento degli Enti locali.
Al giugno 2024 è stato realizzato circa il 68% (245 km) dell’itinerario; il 23% (83 km) è in fase di rea-lizzazione e per il restante 9% è stata avviata la progettazione da parte degli Enti locali. Anche i trat-ti di collegamento verso centri urbani, poli attrattori e nodi di scambio con trasporto pubblico, per un totale di circa di 150 km, sono in buona parte realizzati o in fase di realizzazione. La Ciclovia dell’Arno, visto l’elevato grado di realizzazione, è comunque quasi interamente percorribile sfruttan-do, in luogo dei tratti in corso di realizzazione e in progettazione, l’intermodalità o il passaggio in promiscuo su viabilità alternativa; il completamento dei principali tratti ancora mancanti è previsto entro il 2025. È infine concluso il progetto di segnaletica del sistema integrato, che ha portato allo sviluppo della segnaletica di indirizzamento, alla individuazione del logo della Ciclovia dell’Arno e alla redazione delle linee guida per la segnaletica di indirizzamento e per le aree di sosta da applica-re alle ciclovie di interesse regionale. La messa in opera della segnaletica è già stata in parte finanziata e verrà a breve installata.
L'attenzione della Regione è anche rivolta alla mobilità urbana, con il sostegno alla realizza-zione di reti ciclabili e ciclopedonali a livello cittadino e metropolitano. Quali sono i principali interventi finanziati?
Nell’ambito della mobilità sostenibile, il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità promuove azioni sulla mobilità urbana a servizio del trasporto pubblico locale, della qualificazione della sosta e dell’intermodalità. Particolare attenzione ad interventi di mobilità sostenibile in ambito urbano è data dalla programmazione comunitaria 2014-2020 del POR CreO FESR, che ha destinato importanti risorse a favore di interventi che ricadono in Comuni inseriti nelle aree funzionali urbane che comprendono comuni dotati di stazione ferro-tramviaria (80 su tutto il territorio), con l’obiettivo di rafforzare la mobilità sostenibile e concorrere alla strategia per l'abbattimento della CO2.
Per quanto riguarda la programmazione 2014-2020 in corso di conclusione, una linea di intervento, dedicata allo sviluppo di azioni integrate per la mobilità, ha finanziato:
- la realizzazione e/o il potenziamento dei sistemi di interscambio fra le diverse modalità di spostamento anche mediante la dotazione di tecnologie ICT;
- la riqualificazione del sistema di mobilità dolce di raccordo e perimetrazione di aree urbane funzionali ai sistemi d’interscambio (mediante, ad esempio, la creazione di percorsi e corsie preferenziali per il transito dei mezzi pubblici, le opere di pedonalizzazione, di moderazione del traffico e di implementazione delle zone 30, etc).
In particolare, sono stati finanziati 5 interventi (Provincia di Livorno, Comuni di Pisa, Livorno, Cecina, Rosignano Marittimo) per un totale di risorse pari a 3,75 mln. Gli interventi sono in parte conclusi e in parte in corso.
Sono stati inoltre finanziati otto Progetti di Innovazione Urbana Sostenibile (PIU) per i comuni di Pisa, Lucca, Cecina, Rosignano Marittimo, Poggibonsi-Colle Val d’Elsa, Montemurlo-Montale, Capannori, Prato con un contributo POR di quasi 8 mln di euro. Le tipologie di interventi di mobilità sostenibile proposte dai Comuni all'interno delle operazioni contenute nei PIU riguardano la realizzazione di piste e collegamenti ciclabili, piste ciclopedonali, rampe e sottopassi ciclopedonali, bike-sharing, aree e parcheggi di interscambio, zone 30, interventi di razionalizzazione della viabilità e della circolazione, nonché interventi relativi alla sicurezza.
Nell’ambito della programmazione europea del POR FESR 2014-2020 sono stati inoltre finanziati interventi finalizzati al potenziamento del sistema di ciclovie urbane. Nello specifico, sono stati finanziati 9 interventi nei comuni di Vaiano/Prato, Borgo S. Lorenzo, Empoli, Murlo, Scandicci, Montelupo, Pontassieve, Livorno, Rosignano; molti di questi sono già conclusi.
Ulteriori risorse sono previste dal nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2021-2027 del POR FESR che prevede una specifica azione sulle piste ciclabili, con una dotazione finanziaria di 11 mln, finalizzata all’incremento delle infrastrutture ciclopedonali che possano favorire l’utilizzo delle biciclette quale mezzo di trasporto per la mobilità con una corrispondente riduzione delle emissioni in atmosfera.
Le immagini di questa notizia, eccetto quella di copertina, sono tratte dal Documento di monitoraggio del Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM) 2023