ARPAT promuove la mobilità sostenibile casa-lavoro
Da marzo 2024 il personale dell’Agenzia potrà beneficiare di agevolazioni e incentivi per gli spostamenti sostenibili casa-lavoro
Solo pochi giorni fa, l’Agenzia ha reso noti i primi dati sulla qualità dell’aria nel 2023, che confermano alcune criticità in specifiche zone della Toscana. Come ormai noto, l’inquinamento atmosferico è dovuto anche all’eccessiva mobilità su gomma, soprattutto in ambito urbano, per questo, tra le misure per migliorare la qualità dell’aria, troviamo quelle che incidono sugli spostamenti casa-lavoro.
In questa direzione va l’iniziativa di ARPAT, che, a partire dal marzo 2024, mette a disposizione del proprio personale agevolazioni per abbandonare l’auto privata a favore del trasporto pubblico ed incentivi a favore della mobilità a piedi, in bicicletta e in monopattino con mezzi a ridotto impatto ambientale, nel percorso casa-lavoro.
Per favorire gli spostamenti sostenibili casa-lavoro, l’Agenzia ha definito due linee di azione.
La prima nasce dagli accordi definiti con i gestori del trasporto pubblico locale, Autolinee Toscane (AT) e Trenitalia, e si sostanzia in un contributo economico al personale che acquista un abbonamento annuale ai mezzi pubblici su gomma e/o rotaia, prevedendo agevolazioni maggiori per chi muta il proprio stile di mobilità, abbandonando l’uso dell’auto privata, e minori, ma sempre interessanti, per tutti gli altri. Un contributo maggiore è, inoltre, previsto per chi fruisce dei mezzi pubblici nelle aree della Toscana gravate da particolari criticità ambientali, come la piana di Lucca e i Comuni dell’agglomerato di Firenze.
La seconda misura, invece, incentiva economicamente il personale che effettua il percorso casa-lavoro con mobilità “dolce” (a piedi, in bici e con mezzi a ridotto impatto ambientale, come il monopattino elettrico).
Vediamo come ARPAT è arrivata a definire questo pacchetto di misure a favore dei lavoratori e delle lavoratrici che optano per la mobilità sostenibile nel percorso casa-lavoro.
Partiamo dal settembre 2022, con la nomina del mobility manager e del gruppo di lavoro, incaricato di gestire gli spostamenti casa-lavoro del personale, con l’obiettivo di ridurre l’uso dell’auto privata e il traffico veicolare cittadino ed implementare la mobilità sostenibile. Questa figura è infatti prevista dalla normativa vigente (DL 34/2020 “Decreto Rilancio”, convertito in Legge 77/2020, art. 229 comma 42021) che stabilisce che tutte le imprese e le pubbliche amministrazioni con singole unità locali con più di 100 dipendenti, ubicate in un capoluogo di regione, in una città metropolitana, in un capoluogo di provincia, ovvero in un comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti, debbano nominare la figura del mobility manager e adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale, al fine di favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane.
ARPAT ha deciso di estendere le misure previste dai PSCL a tutta l’Agenzia, non solo alla sede di Firenze, unica ad avere i requisiti previsti dalla norma, offrendo, così, a tutto il personale, ovunque dislocato in Toscana, la possibilità di avvalersi delle agevolazioni e degli incentivi economici previsti per la mobilità sostenibile.
Durante la settimana europea della mobilità sostenibile 2022, l’Agenzia ha somministrato a tutti i lavoratori e le lavoratrici un questionario, con l’obiettivo di rilevare le loro abitudini di spostamento casa-lavoro. Una percentuale piuttosto alta di dipendenti (59%) ha risposto, rendendo possibile la mappatura dei percorsi effettuati quotidianamente dal personale: quanti usano i mezzi pubblici, quanti si avvalgono della micro-mobilità: spostamenti a piedi e, in bicicletta, compreso quella a pedalata assistita e con mezzi a ridotto impatto ambientale, come il monopattino elettrico.
Sulla base di questo ricco patrimonio di informazioni, nel dicembre 2022, ARPAT ha elaborato il primo piano spostamenti casa-lavoro, seguendo le “Linee guida per la redazione e l’implementazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL)”. Il piano contiene:
- gli esiti del questionario con le abitudini di spostamento del personale
- l’analisi dell’offerta di mobilità e la conseguente mappatura della stessa nell’arco di un km dalla sede ARPAT di Firenze, con la previsione, quindi, di fermate di autobus, tram, treni, presenza di piste ciclabili, operatori di bike sharing e car sharing, rastrelliere, distanza dai parcheggi scambiatori ed altro ancora
- le misure per favorire la mobilità sostenibile, articolate su 5 assi: disincentivare l’uso auto privata, favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici, implementare la mobilità ciclabile o la micromobilità, ridurre la domanda di mobilità adottando lo smart working e il telelavoro ed azioni di carattere informativo e formativo.
Nel piano degli spostamenti casa-lavoro del 2023 è prevista anche una stima dell’impronta di carbonio prodotta dalla sede di Firenze dell’Agenzia, estrapolata grazie allo studio della tesi di una dipendente dell’Agenzia, sul tema “Il calcolo della Carbon Footprint: caso studio di ARPA Toscana”, a conclusione del Master in Rendicontazione, Innovazione e Sostenibilità.
Dallo studio era emerso anche il contributo significativo, in termini di emissioni di gas climalteranti, degli spostamenti casa-lavoro del personale dell’Agenzia che lavora presso la sede fiorentina.
Per tutto il 2023, ARPAT ha lavorato per dare concretezza alle misure contenute nel piano degli spostamenti casa-lavoro, prevedendo accordi con i gestori del trasporto pubblico locale. Alla fine dello scorso anno è stato adottato il PSCL per il 2024, che oltre alle misure di cui sopra, contiene anche
- le informazioni sugli spostamenti casa-lavoro del nuovo personale assunto fra settembre 2022 e settembre 2023;
- l’analisi dell’offerta di trasporto delle sedi di Lucca e Livorno e l’aggiornamento dell’offerta di trasporto relativa alla sede di Firenze.
Una volta che il progetto sarà a regime, l’Agenzia provvederà anche alla stima della riduzione delle emissioni inquinanti correlata alle nuove modalità di spostamento casa-lavoro del personale, nonché alla definizione del risparmio delle emissioni di CO2 in atmosfera.
Grazie a queste misure, quindi, i lavoratori e le lavoratrici dell’Agenzia compiranno azioni concrete, misurabili, in grado di contrastare l’inquinamento ambientale e il cambiamento climatico. Ora, l’auspicio è quello che:
- nel tempo, un numero sempre maggiore di persone opti per una mobilità sostenibile;
- l’esperienza di ARPAT possa essere di spunto per altre organizzazioni per favorire i percorsi ecosostenibili casa-lavoro, allargando così la platea di persone che, con i propri comportamenti quotidiani, riduca la propria impronta sull’ambiente, con un beneficio per l’intera collettività.
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