Strenne natalizie: letture verdi per orientare il cambiamento
Consigli di lettura sull’ambiente per limitare l’impatto sull’ecosistema
La scienza ci dice che cambiando il nostro stile di vita possiamo fare la differenza. La grande sfida del nostro tempo è quella dei mutamenti climatici. Ridurre l’impatto sull’ecosistema Terra è cruciale per assicurare a noi e a chi verrà dopo di noi la possibilità di vivere in un mondo non troppo dissimile dal nostro, di avere accesso a risorse essenziali e beneficiare di un ecosistema ospitale e stabile, possibilmente non fustigato da eventi climatici estremi.
Con questa premessa, abbiamo selezionato alcuni titoli di libri per offrire qualche buon consiglio di lettura e qualche spinta gentile per orientare i nostri comportamenti individuali, favorendo i testi più recenti e aggiornati sul tema, senza tralasciare qualche classico.
Partiamo da Le otto lezioni magistrali. Come la natura ci insegna a vivere del naturalista Gary Ferguson. Si tratta di un vademecum poetico, filosofico, biografico che tratta i temi della biodiversità, dell’efficienza energetica, dell’interdipendenza tra ecosistemi e della cura da parte delle donne del pianeta. Ferguson porta per mano lettori e lettrici per mostrare come tutto sia profondamente connesso. Costretti dalla follia del consumo e della predazione, sappiamo di aver bisogno di uno sguardo nuovo, rispetto al ruolo che attende l’essere umano: non più al centro di un universo da osservare con sguardo obiettivo al servizio di tutte le creature che compongono la vita. Come la natura ci insegna a vivere è infatti il sottotitolo del libro e gli otto capitoli sono altrettanti viaggi emozionali, paesaggistici, scientifici e personali per arrivare alla comprensione di cosa significhi essere vivi su questa terra. Ogni lezione è un approfondimento su un tema prescelto. L’indicibile mistero della natura, le complesse strutture comunicative del mondo vegetale e animale, la necessità di recuperare, proprio guardando all’intelligenza animale, la lente femminile che il patriarcato ha seppellito millenni or sono.
La natura bella delle cose di Barbara Nappini è saggio-memoir che racconta come le nostre scelte quotidiane possano contribuire a cambiare il mondo. Per questo dobbiamo essere protagonisti attivi del cambiamento e riscoprire la natura belle delle cose come le azioni quotidiane, solo apparentemente insignificanti: impastare il pane, riconoscere il valore degli alberi e dei loro frutti, rispondere alla violenza con gesti di pace. Grandi e piccole scelte che ci permettono di restare umani.
Libro verde, una guida per vivere sostenibile * di Cristina Cotorobai ci fa riflettere su come ogni singola azione quotidiana: scegliere cosa mangiare, come truccarsi, in che modo arredare la propria casa e dove andare in vacanza e tanto altro ancora può contribuire a ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Un libro che, in modo semplice, propone studi, esperienze e offre consigli pratici, ma anche prospettive a lungo termine che possono davvero fare la differenza per migliorare la qualità della vita, nostra e delle generazioni future. Si tratta, come dice l’autrice di «un libretto di istruzioni per costruire un futuro migliore».
Irene Ivoi propone, invece, La cerniera. La spinta gentile al servizio della sostenibilità. Un viaggio nella spinta gentile che nasce da una lettura e interpretazione di questo strumento per orientare le persone verso comportamenti più accorti e consapevoli, senza l’imposizione di obblighi o limitazioni della libertà di scelta. Il nudge, termine ideato dall’economista Richard Thaler e dal giurista Cass Sunstein, può essere definito come ciò che può accorciare la distanza tra l’intenzione di comportarsi in maniera più accorta e l’azione che la realizza. Nel volume sono rappresentati interventi di nudge-design in grado di ridurre le resistenze cognitive ed emotive e attivare comportamenti più sostenibili e responsabili. Nell’ambito della sostenibilità, sostiene Ivoi, abbiamo bisogno di nudge: mitigare il clima, ridurre i nostri impatti, raggiungere la neutralità climatica richiedono comportamenti necessari, talvolta difficile da realizzare. ostici da agire, ma questo libro offre una vera e propria rassegna di ispirazioni basate su una tecnologia sociale, che non richiede investimenti finanziari e non usa materia ed energia ma solo il coraggio delle idee e la curiosità di osservare gli altri.
Aggiustiamo il mondo. Diario di un'ecologista in crisi climatica di Giorgia Pagliuca è un libro che ci spinge a impegnarci nella direzione della sostenibilità con ogni azione possibile anche attraverso soluzioni diverse e strade secondarie. Questo percorso, irto di ostacoli, non possiamo farlo in solitaria ma dobbiamo unirci. Per raggiungere l’obiettivo sostenibilità abbiamo bisogno di una moltitudine di cittadini imperfetti ma disposti a migliorarsi e a partecipare attivamente per il bene comune.
Dalla parte di Gaia Teorie e pratiche di ecofemminismo di Silvana Galassi, ordinaria di Ecologia all'Università di Milano, è un testo che indaga il legame tra l’empowerment femminile e i movimenti di giustizia ambientale. Dalla parte di Gaia parla di ecologhe ed ecologiste, offrendo un racconto del ruolo che le donne hanno avuto – o non hanno potuto avere – nella gestione e nella salvaguardia delle risorse naturali. Ed è, di conseguenza, anche una riflessione sul rapporto diseguale fra uomo e donna, sul modo sensibilmente diverso con cui il genere femminile ha scelto di approcciarsi alla natura nel corso del tempo e invito alle nuove generazioni a proseguire su questa strada.
Alfabeto per un pianeta da salvare della giornalista e scrittrice Elizabeth Kolbert è un prontuario sul mondo che ci circonda, una bussola per orientarsi, una cassetta degli attrezzi per affrontare la grande crisi climatica che stiamo vivendo.
Il canto del mare. I miei viaggi in compagnia delle balene di Doreen Cunningham è una storia vera di esplorazioni avventurose e importanti riflessioni sullo stato del nostro pianeta e ciò che sta portando alla sua distruzione.
Spigolatrici d’ambiente* è un libro che raccoglie le esperienze di tante donne italiane protagoniste di nuovi percorsi di vita per contrastare i cambiamenti climatici e proteggere l’ambiente.
E concludiamo con un libro particolare, Pianeta Ofelia. Fare Shakespeare nell'Antropocene di Shaul Bassi, un libro che riattualizza l’opera di Shakespeare, con grande libertà, alla luce del nuovo regime climatico. Per agire in un mondo che si dibatte tra negazionismo climatico, indifferenza e forme di ecoansia, l'alleanza tra sapere scientifico e sapere umanistico è indispensabile. E persino per noi abitanti dell'Antropocene Shakespeare può essere una guida. In Amleto troviamo le origini psicologiche dell'ecofobia e dell'ecofilia; La tempesta ci aiuta a riflettere sul nostro immaginario oceanico, Re Lear a esplorare i cambiamenti di regime e di stili di vita tra generazioni, con i conflitti che inevitabilmente producono, "Il mercante di Venezia e Otello a raccontare il rapporto necessario tra ecologia, spazi urbani e comunità. Attingendo al passato, la straordinaria opera letteraria di Shakespeare ha la forza di farci immaginare un futuro differente.
I libri con l’asterisco (*) sono presenti anche nella biblioteca di ARPAT.
In “Letture verdi”, a cura della biblioteca, potete trovare altri spunti di riflessione sull’ambiente; se siete interessati, potete rivolgervi al servizio di prestito della biblioteca, telefonando al numero 0553206439 oppure scrivendo a documentazione@arpat.toscana.it.