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Una riflessione aperta sull'appello di Papa Francesco

28/05/2024 11:00

Intervista a Luca Proietti, Direttore generale ARPA Umbria

Una riflessione aperta sull'appello di Papa Francesco

Luca Proietti, DG ARPA Umbria

Proseguiamo la riflessione, avviata nei mesi scorsi, sul messaggio di Papa Francesco contenuto nell’esortazione apostolica “Laudate Deum” pubblicata a distanza di otto anni dalla lettera enciclica “Laudato Si” per evidenziare gli aspetti dell’enciclica papale, che ci mettono in guardia sui principali rischi del nostro tempo. Abbiamo rivolto alcune domande a Luca Proietti, direttore generale di ARPA Umbria, che è stato uno dei protagonisti dell’incontro SNPA organizzato ad Assisi, nel febbraio 2024, sull’insegnamento di papa Francesco.

Dalla testimonianza di Papa Francesco si attingono valori e riflessioni per chi opera quotidianamente nella salvaguardia dell’ambiente, qual è il modo migliore per interpretare il messaggio di Papa Francesco e per metterlo in relazione con le attività di un’Agenzia ambientale come quella umbra?

Nel ruolo di Direttore generale di Arpa Umbria, interpretare il messaggio di Papa Francesco, in particolare quello espresso nella recente Esortazione Apostolica “Laudate Deum”, significa integrare una visione etica e filosofica profonda con le attività quotidiane di tutela ambientale. Questo approccio non solo arricchisce la missione dell’Agenzia, ma le conferisce anche una dimensione morale e spirituale che risuona profondamente con i valori francescani.

Non si tratta di un’esortazione “verde”, ma di un messaggio più ampio sulla necessità di un’ecologia integrale, che coniughi la cura dell’ambiente con la giustizia sociale e il rispetto per la dignità umana. Mettere insieme la spiritualità francescana e la tecnica vuole essere il tentativo di superare la dicotomia fra fede e scienza e contribuire a quel percorso di relazioni positive fra attività umane, religione e ambiente.

Come accaduto per la Laudato sì, la lettera di Papa Francesco sottolinea l’importanza di un’educazione che formi una consapevolezza critica e un senso di responsabilità verso l’ambiente. Arpa Umbria, ormai da anni, sta promuovendo programmi educativi e di sensibilizzazione rivolti a cittadini di tutte le età, per coltivare una cultura del rispetto e della cura per il creato. È necessario collaborare con le istituzioni educative per integrare nei curriculi scolastici temi di ecologia integrale e sostenibilità. Ma anche pensare a nuovi modi per raccontare l’ambiente come festival, mostre e appuntamenti tematici. Trovare una chiave di lettura diversa per cercare di coinvolgere sempre più persone sul problema della “Casa Comune”.

Ci troviamo davanti a un cammino educativo per una trasformazione della nostra società, un percorso che richiede l’impegno e la partecipazione di tutti, dai singoli cittadini alle istituzioni. In questo contesto, Arpa Umbria ha il compito di non solo monitorare e analizzare i dati ambientali, ma anche di rendere questi dati accessibili e comprensibili, affinché possano essere utilizzati efficacemente per informare le politiche pubbliche e le decisioni quotidiane.

Il ruolo delle Arpa e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) diventa fondamentale. Conoscere e condividere i dati e le analisi delle matrici ambientali è imprescindibile per comprendere il problema e fornire ai decisori politici gli strumenti necessari per regolamentare le attività umane e migliorare la vita delle persone e del pianeta, quella casa comune sempre richiamata dal Papa. È essenziale anche promuovere una maggiore trasparenza e partecipazione pubblica nelle questioni ambientali, affinché la comunità possa sentirsi parte attiva nella tutela del proprio territorio.

L’esortazione apostolica “Laudate Deum” di Papa Francesco affronta in modo incisivo ed esplicito la crisi climatica globale, mettendo in evidenza i segni inequivocabili del cambiamento climatico e puntando il dito contro il negazionismo climatico e la falsa informazione. Quali riflessioni possiamo trarre da questo appello?

L'esortazione apostolica "Laudate Deum" di Papa Francesco rappresenta un forte richiamo all'urgenza di affrontare la crisi climatica globale. Papa Francesco ci ricorda che la cura del creato è una responsabilità morale e spirituale. La crisi climatica non è solo una questione scientifica o politica, ma tocca profondamente le radici etiche e spirituali della nostra esistenza. Ogni individuo, indipendentemente dal proprio credo, ha il dovere di agire per proteggere l'ambiente. L'esortazione condanna apertamente il negazionismo climatico e la diffusione di false informazioni, sottolineando l'importanza di basarsi su dati scientifici affidabili e di combattere la disinformazione che può ritardare o ostacolare le azioni necessarie per contrastare i cambiamenti climatici. Papa Francesco mette in luce come la crisi climatica amplifichi le disuguaglianze sociali. I più poveri e vulnerabili sono spesso quelli che subiscono maggiormente gli effetti negativi del cambiamento climatico. Pertanto, l'azione climatica è anche una questione di giustizia sociale. Proteggere l'ambiente significa proteggere i più deboli e garantire un futuro più equo per tutti.

L'appello di Papa Francesco è un richiamo all'azione immediata e concreta. Non basta riconoscere il problema; è essenziale adottare misure pratiche e politiche che possano invertire la rotta. Questo include la riduzione delle emissioni di gas serra, l'adozione di energie rinnovabili, la promozione di uno stile di vita sostenibile e la protezione delle risorse naturali. Laudate Deum enfatizza l'interconnessione tra l'umanità e la natura. La crisi climatica è un sintomo di una più ampia disconnessione tra l'uomo e il creato. Ripristinare questa connessione è cruciale per creare un rapporto armonioso con l'ambiente, basato sul rispetto e la sostenibilità. Infine, Papa Francesco sottolinea il ruolo cruciale della cooperazione internazionale nella lotta contro il cambiamento climatico. Nessun paese può affrontare questa sfida da solo; è necessaria una risposta globale e coordinata. Questo richiede solidarietà, condivisione delle risorse e impegni comuni per il bene del pianeta. In sintesi, l'esortazione "Laudate Deum" è un appello potente e urgente a riconoscere la gravità della crisi climatica e ad agire con determinazione per proteggere la nostra casa comune. È un invito a tutti, credenti e non, a unirsi in uno sforzo comune per preservare il creato per le future generazioni.

Il cambiamento climatico non è solo una questione ecologica, ma una sfida sociale e morale che coinvolge l’intera comunità globale. Come riuscire a comunicare meglio ed a rendere consapevoli cittadini e cittadine degli impatti dei cambiamenti climatici in modo da orientare i comportamenti individuali?

Il cambiamento climatico non è solo una questione ecologica, ma una sfida sociale e morale che coinvolge l’intera comunità globale. Comunicare meglio e rendere consapevoli cittadini e cittadine degli impatti dei cambiamenti climatici è fondamentale per orientare i comportamenti individuali.

È essenziale fornire informazioni chiare, accurate e accessibili sui cambiamenti climatici. Questo può avvenire attraverso campagne educative nelle scuole, nei media e nelle comunità locali. Rendere disponibili dati scientifici e spiegazioni comprensibili aiuta a demistificare il fenomeno e a far comprendere l’urgenza del problema. Raccontare storie di persone e comunità che sono già colpite dal cambiamento climatico può avere un forte impatto emotivo. Quando i cittadini vedono come il cambiamento climatico influenza la vita quotidiana di individui simili a loro, sono più propensi a sentirsi coinvolti e a prendere azioni concrete.

Coinvolgere le comunità locali nella discussione e nelle soluzioni al cambiamento climatico può aumentare la consapevolezza e il senso di responsabilità. Creare spazi di dialogo e partecipazione attiva permette ai cittadini di sentirsi parte del cambiamento, promuovendo un senso di appartenenza e impegno. È importante non solo evidenziare i problemi, ma anche offrire soluzioni pratiche e raggiungibili. Promuovere azioni quotidiane che possono ridurre l’impatto ambientale, come il risparmio energetico, l’uso di trasporti sostenibili e la riduzione dei rifiuti, può motivare le persone a cambiare le loro abitudini.

I social media e le tecnologie digitali possono essere potenti strumenti per diffondere informazioni e sensibilizzare un pubblico ampio. Creare contenuti coinvolgenti, come video, infografiche e post interattivi, può attirare l’attenzione e favorire la condivisione delle informazioni. Come Arpa Umbria stiamo cercando con strumenti nuovi come mostre d’arte, spettacoli, iniziative culturali di creare chiavi diverse per diffondere sempre di più il messaggio della corretta comunicazione scientifica. In sintesi, una comunicazione efficace sul cambiamento climatico richiede un approccio multiforme che coinvolga educazione, narrazione emotiva, partecipazione comunitaria, soluzioni pratiche, utilizzo delle tecnologie digitali e supporto istituzionale. Solo attraverso una combinazione di questi elementi possiamo sperare di rendere la popolazione più consapevole e pronta ad agire per affrontare questa sfida globale.

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