ARPAT a Ecomondo per parlare di gestione delle emergenze
L’Agenzia racconta l’attività svolta durante l’emergenza alluvionale che ha colpito la piana tra Firenze, Prato e Pistoia nel novembre 2023
Lo scorso 8 novembre 2024, in occasione di Ecomondo, Sandra Botticelli, responsabile del Dipartimento ARPAT di Prato, è intervenuta ad un incontro organizzato dal sistema nazionale della protezione ambientale (SNPA) per confrontarsi sul ruolo delle Agenzie e Ispra nella gestione degli aspetti ambientali in situazioni di emergenza.
Sandra Botticelli ha illustrato quanto fatto da ARPAT durante l’alluvione che ha colpito la piana tra Firenze, Prato e Pistoia nell’autunno del 2023. Gli eventi alluvionali hanno colpito sia la cittadinanza che le imprese creando anche problemi di tipo ambientale, che hanno determinato un forte coinvolgimento operativo del personale agenziale.
ARPAT, sin da subito, è stata parte attiva all’interno sia dei centri di coordinamento soccorsi, costituiti a livello territoriale, che nell’unità di crisi regionale dove erano presenti il Direttore generale e tecnico.
L’ Agenzia, nella fase emergenziale, ha svolto un ruolo di supporto alle decisioni, aiutando ad individuare i centri di pericolo e i punti ambientalmente sensibili e ha messo a disposizione le proprie conoscenze normative in materia di acque di scarico, gestione dei fanghi, delle terre e dei rifiuti. Oltre a ciò, l’ARPAT ha supportato la Regione nella redazione delle ordinanze commissariali con proposte finalizzate alla gestione delle problematiche ambientali.
Nello specifico, il personale dell’Agenzia ha effettuato:
- ricognizioni sul territorio, fornendo supporto sulla gestione dei centri di ammassamento dei rifiuti provenienti dalle abitazioni e sulla caratterizzazione dei rifiuti da attività produttive, anche per evitare smaltimento abusivi
- verifiche sullo stato degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane e sui punti dove erano presenti rotture della rete fognaria per valutare la corretta gestione degli scarichi industriali afferenti agli impianti in stato critico o alla rete fognaria compromessa per permettere la ripartenza delle attività
- sopralluoghi con altre forze di polizia per verificare la gestione delle acque stagnanti, dei fanghi palabili di origine fluviale, dei materiali franati e simili, predisponendo analisi tecniche atte a valutare, in tempi rapidi, i progetti di recupero proposti.
ARPAT, partendo dall’esperienza maturata nei giorni di emergenza, si sta impegnando a definire procedure tecniche di gestione da attivare prontamente in caso di eventi estremi in modo da gestire rapidamente almeno le situazioni ambientali più impattanti.