ARPAT partecipa al Convegno nazionale Agenti fisici
Uno degli interventi tratta il tema del monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico a Pisa
Una delegazione di ARPAT partecipa al Convegno nazionale Agenti fisici, giunto alla sua ottava edizione. Quest’anno, l’evento si tiene, dal 27 al 29 novembre 2024, nelle splendide sale del Castello di Pavone Canavese in provincia di Torino e ha come focus il processo che va dalla rilevazione del dato sperimentale all’elaborazione della conoscenza e dell’informazione ambientale.
Tra gli interventi proposti dall’Agenzia uno riguarda l’attività di controllo dell’inquinamento elettromagnetico nella città di Pisa. Per questo, abbiamo rivolto ad Alberto Maria Silvi, dirigente assegnato al Settore Agenti Fisici Costa, alcune domande per comprendere meglio quanto fatto.
In cosa si sostanzia l'attività di ARPAT in materia di controllo inquinamento elettromagnetico e quali sono gli strumenti tecnologicamente più avanzati che sono stati utilizzati?
L'attività di Arpat in materia di controllo dei campi elettromagnetici è duplice. La prima è preventiva. ARPAT all’interno del procedimento autorizzativo per l’installazione e la modifica degli impianti di radiocomunicazione effettua la valutazione previsionale ed esprime un parere in cui attesta la compatibilità ai limiti normativi. La seconda è il vero e proprio controllo successivo all'installazione degli impianti, utilizzando due tipologie di strumentazione. La prima, cosiddetta “a banda larga”, permette la misura del livello complessivo di campo elettrico determinato dalle sorgenti presenti. Qualora i livelli siano prossimi o superiori ai valori normativi, Arpat interviene con la strumentazione cosiddetta “a banda stretta” che consente di stabilire se vi sia o meno superamento dei limiti e di definire i contributi delle singole sorgenti. Questa seconda categoria di strumenti, di cui l'analizzatore di spettro vettoriale costituisce il componente principale, rappresenta la strumentazione più avanzata a disposizione dell’Agenzia. L'analizzatore vettoriale permette la misura dei segnali di telefonia mobile secondo quanto previsto dalla normativa tecnica.
Un'ulteriore categoria di strumentazione è costituita dalle centraline di monitoraggio che consentono di effettuare le misure in continuo, per più giorni, permettendo di verificare l'andamento dei livelli di campo elettromagnetico durante la giornata e la settimana. Al controllo dei livelli si affianca infine la verifica dei parametri architettonici e radioelettrici degli impianti rispetto a quanto autorizzato.
Perché è stato scelto un ambito urbano, in particolare la città di Pisa, e quali sono stati i criteri di analisi?
ARPAT ha scelto l'ambito urbano, nello specifico della città di Pisa, per analizzare l'edificato cittadino ed individuare la distribuzione delle altezze degli edifici, in particolare il numero di piani maggiormente ricorrente. Tali analisi sono state svolte in parallelo su altre città da parte di altre Agenzie.
Quali sono stati i risultati?
I risultati sono essenzialmente duplici. Il primo conferma che i punti all'interno degli edifici ipotizzati come rappresentativi, ovvero quelli a 5 m e 7.5 m dal suolo, sembrano effettivamente ben rappresentare l'esposizione media nell'edificio. Il secondo porta a concludere che le misure effettuate in facciata agli edifici in linea di vista con gli impianti sono in ottimo accordo con quanto atteso in sede di calcolo previsionale tenuto conto del reale carico degli impianti.
Occorre infine precisare due questioni. I calcoli al momento sono stati effettuati senza tener conto delle attenuazioni dovute alle pareti degli edifici, occorrerà pertanto implementare una modalità di calcolo che tenga conto di tali attenuazioni per avere una stima della reale esposizione interna agli edifici. Una volta ottenuti questi valori, la conoscenza della popolazione residente in ciascun edificio (sulla base dei dati Istat) potrà consentire di determinare l'esposizione media della popolazione ai campi elettromagnetici dovuti agli impianti di telefonia.