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Annuario dei dati ambientali 2024: diffondere conoscenza è decisivo per il nostro futuro

31/10/2024 11:00

Un'occasione per consolidare l’impegno dell’Agenzia nella produzione e diffusione dell'informazione ambientale e per spronare tutti verso azioni di tutela dell’ambiente e di contrasto agli effetti del cambiamento climatico

Annuario dei dati ambientali 2024: diffondere conoscenza è decisivo per il nostro futuro

Momento introduttivo della presentazione dell'Annuario

Il 28 ottobre 2024, nella sala Pegaso di Palazzo Sacrati, il Direttore generale di ARPAT, Pietro Rubellini, ha inaugurato la giornata di presentazione dell’Annuario dei dati ambientali della Toscana edizione 2024.

L’Annuario si presenta come una sorta di mappa e, al tempo stesso, uno strumento per garantire la trasparenza dell’operato agenziale, infatti, le informazioni ambientali, riportate in sintesi, sono a disposizione sul sito di ARPAT, scaricabili e utilizzabili liberamente.

Quest’anno, emerge un quadro in evoluzione dello stato di salute ambientale della Toscana per alcuni indicatori. Gli effetti dei cambiamenti climatici, in termini di siccità e/o piogge intense e localizzate, che poi sono due facce della stessa medaglia, hanno anche profonde conseguenze sugli aspetti qualitativi e non solo quantitativi delle acque, come evidenziato dal monitoraggio costante dell’Agenzia. Le piogge intense e circoscritte che scaricano migliaia di metri cubi di acqua nei fiumi, non si infiltrano nel sottosuolo e le falde non si ricaricano, con la conseguenza che i comparti dell’agricoltura, che utilizzano queste acque per irrigazione, vanno in sofferenza. La risalita del cuneo salino verso le pianure costiere coltivate, il riaffiorare di inquinamenti fossili dalle falde profonde, le ondate di acqua inquinata “spinte” in mare dalle piene improvvise dei fiumi, l’erosione di sedimenti inquinati di epoche passate - ormai stabilizzati - che fanno riemergere inquinanti subdoli sono tutti aspetti legati all’alterato regime dei fiumi, all’impoverimento delle falde e all’alterazione dell’equilibrio tra utilizzo e ricarica.

“Una nuova sfida può trovare soluzione nel risparmio e nel riuso - ha affermato il Direttore Rubellini - ma anche nell’adattamento territoriale con la riduzione del consumo di suolo, del deflusso superficiale e dell’impermeabilizzazione dei suoli. E in termini di resilienza attiva, anche con la creazione di invasi per il trattenimento delle acque e di zone di ricarica della falda”. Questi sono alcuni dei motivi per i quali, il tema dell’acqua è stato al centro della riflessione della tredicesima edizione di presentazione dell’Annuario dei dati ambientali.

videomessaggio di Stefano LaportaDopo il discorso di apertura del Direttore Pietro Rubellini, la parola è passata al presidente del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Stefano Laporta, che impossibilitato, per impegni istituzionali a essere presente di persona, ha inviato un videomessaggio per ringraziare della giornata di riflessione e di confronto sull'ambiente.

“L’incontro di oggi - ha detto il presidente Laporta - è davvero un'occasione importante per rafforzare il nostro impegno comune nella produzione e diffusione dell'informazione ambientale, tema questo che non è solo al centro delle attività dell'Ispra ma è anche una delle missioni fondanti del sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (SNPA). Ispra e le agenzie regionali, all'interno di SNPA, operano costantemente in sinergia per raccogliere, organizzare, diffondere i dati ambientali, adempiendo in questo modo al mandato del legislatore del 2016, che ha inserito nella legge 132, l’impegno a diffondere conoscenza e consapevolezza su questi temi così importanti e così decisivi per il nostro futuro.

Questa sinergia – ha proseguito – ci permette di essere i principali produttori e custodi della conoscenza in materia ambientale, attraverso un'attività di monitoraggio sempre più diffusa, sempre più capillare. I dati che raccogliamo e diffondiamo, l'evento di oggi ne è un'ulteriore testimonianza, non solo rispondono a precisi obblighi normativi, ma sono uno strumento importante e prezioso di trasparenza, di informazione, di partecipazione, perché vogliamo rendere queste informazioni sempre più disponibili e fruibili da parte di tutti, anche di chi, come dico spesso, non è addetto ai lavori. Un incontro, come quello di oggi, testimonia il lavoro che ogni giorno fanno le Agenzie, che si articola su fronti diversi e a diversi livelli. La produzione costante di dati aggiornati e certificati è, dunque, uno dei pilastri fondamentali del nostro operato. Ispra, in qualità di autorità statistica nazionale, è membro del sistema statistico nazionale. Il sistema ogni anno aggiorna il proprio set di indicatori ambientali allineandosi, e consentendo al contempo, l'allineamento anche poi a SNPA agli standard internazionali e alle evoluzioni metodologiche. E questo ci permette di produrre quelle cosiddette fotografie che sono estremamente dettagliate sullo stato dell'ambiente italiano, come testimoniano i milioni di dati che certifichiamo e rendiamo disponibili tramite gli strumenti di reporting, come appunto l'Annuario dei dati ambientali nazionali o regionali, che ormai sono attivi da molti anni. Uno degli sviluppi più significativi del nostro impegno in questo campo è la banca dati degli indicatori ambientali di Ispra, una piattaforma che raccoglie le statistiche ufficiali per l'Italia e costituisce una risorsa essenziale per la elaborazione dei rapporti nazionali e internazionali. Come il cosiddetto SOER, cioè lo State of Environment Report dell'Agenzia Europea dell'Ambiente che sarà aggiornato l'anno prossimo, in quanto viene aggiornato con cadenza quinquennale, e il rapporto ambiente SNPA, la cui pubblicazione è prevista per il 2025. Il SOER è quindi una banca dati che risponde non solo alle esigenze attuali, ma si proietta verso il futuro, offrendo strumenti di analisi dinamici e tempestivi, capaci di adattarsi a sfide ambientali sempre più complesse ed in continua evoluzione”.

Anche nell’intervento del Presidente Laporta non sono mancati i riferimenti espliciti agli effetti del cambiamento climatico che hanno un impatto significativo sulla qualità ambientale. “Viviamo in un'epoca complicata, complessa, - ha concluso il Presidente SNPA - in cui gli impatti del cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, l'inquinamento, la gestione delle risorse naturali assumono sempre di più la caratteristica di temi di importanza globale e quindi la raccolta e la diffusione dell'informazione ambientale davvero diventano azioni fondamentali e strategiche e quindi attraverso la condivisione di dati e indicatori ambientali solidi dal punto di vista scientifico e sempre più tempestivi sarà possibile supportare i processi decisionali a tutti i livelli, fornendo a governi, istituzioni, imprese, ma anche ai cittadini tutti quegli strumenti necessari per sostenere in modo efficace le sfide ambientali”.

Quanto sopra risponde a un dettato normativo di reporting, ma contribuisce anche alla crescita di una sensibilità collettiva sempre più spinta nei confronti delle tematiche ambientali, nella convinzione che la diffusione delle informazioni ambientali sia una delle leve più potenti, per favorire maggiore consapevolezza pubblica e l'adozione di comportamenti più sostenibili anche da parte di cittadine e cittadini.

A conclusione dell’intervento, il Direttore generale ARPAT, riprendendo le parole finali di ringraziamento del Presidente SNPA, ha espresso gratitudine a quanti e quante operano nell’Agenzia toscana con impegno e professionalità, rendendo possibile la redazione del rapporto che contiene i dati ambientali certificati e riferiti all’attività di monitoraggio e controllo sulle matrici ambientali svolti nel 2023. L’Annuario si presenta, infatti, come una sorta di mappa e, al tempo stesso, uno strumento per garantire la trasparenza dell’operato agenziale.

intervento di Marcello Mossa VerreLa prima parte della giornata si è conclusa con l’intervento del Direttore tecnico che ha fornito un quadro sintetico ma esaustivo dello stato delle varie matrici ambientali.

La seconda parte della giornata, dedicata alla tavola rotonda ed al confronto con il mondo delle associazioni ambientaliste, dell’imprenditoria, dell’agricoltura e del sindacato in rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici, sarà oggetto di una notizia programmata per la prossima settimana.

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