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Monia Monni ringrazia ARPAT per il costante impegno e il supporto tecnico-scientifico

06/04/2023 11:00

Sintesi dell'intervento dell'Assessora all'Ambiente, economia circolare, difesa del suolo, lavori pubblici e Protezione Civile della Regione Toscana in occasione della relazione di metà mandato dell XI Legislatura

L'Assessora all'ambiente, economia circolare, difesa del suolo, lavori pubblici e Protezione Civile, Monia Monni, ringrazia la Direzione di ARPAT, presente al Teatro dell'Accademia di Firenze, il 20 marzo 2023, in occasione della presentazione della relazione di metà mandato della XI Legislatura.

Monni apre il suo discorso citando il Presidente Mattarella: "Non ci si può cullare nell'illusione di perseguire prima gli obiettivi di sviluppo economico per poi affrontare in un secondo momento le problematiche ambientali". "Non avremo un secondo tempo" e sottolinea la necessità di affrontare la crisi climatica con urgenza, senza dimenticare che la sostenibilità deve essere perseguita in ciascuna delle sue dimensioni: ambientale ma anche sociale ed economica.

La transizione ecologica potrà esserci - continua Monni - solo facendo scelte con una prospettiva di "respiro ampio" in grado di dare stabilità nel tempo all'azione del governo regionale. Per questo, la Giunta regionale ha deciso prioritariamente di lavorare sugli strumenti di pianificazione in materia ambientale in modo da dare corpo alle scelte politiche e creare la cornice dentro la quale incasellare i piani, i progetti e le azioni concrete.

Monni alla presentazione di metà mandatoTra gli strumenti di pianificazione, Monia Monni menziona il piano di transizione ecologica, nato proprio in questa legislatura, base di tutte le politiche ambientali della Regione Toscana ed articolato su due pilastri: il contrasto al cambiamento climatico con l'obiettivo della neutralità carbonica e la resilienza, l'adattamento al cambiamento climatico da realizzare in un territorio fragile come quello toscano.Questa pianificazione, a breve, comincerà il suo percorso di partecipazione e confronto nei territori, con il supporto del Consiglio regionale della Toscana.

Oltre al piano di transizione ecologica, l'Assessora ricorda che la Giunta regionale ha presentato la proposta di nuovo Piano dell’Economia Circolare e delle Bonifiche (PREC). Il piano ha tra i suoi principali obiettivi quello di dare attuazione all'economia circolare degli scarti per creare un'industria del riciclo e del recupero in Toscana, abbandonando il conferimento dei rifiuti in discarica, sul quale ancora oggi la regione punta eccessivamente. Per fare questo è previsto di attivare investimenti importanti da cui scaturiranno competitività per le imprese ed opportunità occupazionali ma 'economia circolare - ricorda Monni- richiede un profondo mutamento dei modelli produttivi, da qui la necessità di attivare diversi tavoli dove valutare la natura degli scarti dei processi produttivi toscani ed i flussi di gestione.

In questo piano si prendono in considerazione anche le bonifiche, che troppo spesso, anche a livello nazionale, sono dimenticate. L'Assessora precisa che il piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) destina ai "siti orfani", quelli per i quali non è possibile individuare un responsabile dell'inquinamento, solo 600 milioni per tutto il Paese. Alla nostra regione arriveranno poco più di 30 milioni, che sono pochi rispetto alle esigenze del territorio toscano, afflitto da molte "ferite": in Toscana sono presenti 4 siti di interesse nazionale (SIN) che vanno risanati per restituire un territorio rigenerato alla cittadinanza.

Sul fronte della lotta all'inquinamento atmosferico, la Regione Toscana sta perfezionando il piano della qualità dell'aria, inoltre con l'estate 2023, verranno avviati gli aggiornamenti di tutte le pianificazioni principali che forniranno il quadro che sarà la risposta della Regione alla crisi climatica in atto.

Le scelte regionali in materia ambientale saranno finanziate sia con gli investimenti del PNRR che con il nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei che destina a questo settore complessivamente 300 milioni di euro da spendere entro il 2027. Queste sono le risorse attraverso le quali la Regione intende avviare la conversione ecologica. Di questi, 200 milioni di euro sono dedicati alla transizione energetica, che è uno degli aspetti più delicati e importanti del percorso di cambiamento. "L'energia anche nella nostra regione è la sfida decisiva", sottolinea Monni, che continua affermando come "la soluzione non sta solo nell'emanciparsi dal gas russo ma da tutto il gas e da tutte le fonti fossili. La Toscana, da questo punto di vista, è molto fortuna perché oltre al sole e al vento gode di una risorsa preziosa come il calore della terra".

Questa è la direzione verso la quale bisogna puntare, secondo l'Assessora. La conversione energetica garantisce inoltre la conservazione del paesaggio, che, altrimenti, tra 30 anni non sarà più così come lo conosciamo. Monni aggiunge che le comunità energetiche verrano valorizzate ed implementate, destinando 75 milioni di euro: cifra importante, che consente di raggiungere la neutralità carbonica e diffondere la produzione di energia evitando le grandi concentrazioni e frenando le spinte speculative. Le comunità energetiche coinvolgono le persone, assicurando che la conversione energetica avvenga partendo dal basso. In questo modo, continua Monni, sarà possibile contrastare il cambiamento climatico e la povertà energetica.

L'Assessora conclude ricordando il ruolo strategico svolto dalla Protezione civile, non solo nel contrasto al cambiamento climatico ma in particolare nelle politiche di adattamento. Infatti, risulta importante mettere in sicurezza il territorio toscano, che è estremamente fragile e gravato da scelte urbanistiche fatte in anni in cui la sostenibilità non risultava una priorità. Il sistema di Protezione Civile, conoscendo le fragilità del territorio, è in grado di intervenire prontamente per proteggere la popolazione toscana anche dagli effetti del cambiamento climatico.

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