Aggiornamenti sulle indagini ambientali nell’area di Cantagrillo-Casalguidi nel Comune di Serravalle Pistoiese
Sintesi dell'attività di indagine e monitoraggio svolta dal personale ARPAT nell’area di Cantagrillo-Casalguidi per l’inquinamento da cloruro di vinile (CVM) della falda acquifera e dei controlli ambientali presso la discarica del Cassero
L'attività di accertamento dell'inquinamento della falda da cloruro di vinile (di seguito CVM), approfondita con le indagini ambientali svolte negli ultimi anni da ARPAT, nella zona di via del Redolone nell’area di Cantagrillo, non nell’abitato di Casalguidi, è stata realizzata in concomitanza alle indagini epidemiologiche effettuate dall’Azienda Usl Toscana Centro, in relazione alle cause dell’eccesso di tumori rari (sarcomi) rilevate nella frazione di Casalguidi ed aree limitrofe (Comune di Serravalle P.se).
I dati ambientali in nostro possesso e quelli prodotti nell’ambito delle indagini della Azienda USL non evidenziano un collegamento tra l’eccesso di sarcomi nella frazione di Casalguidi (e aree limitrofe) e le problematiche ambientali rilevate e oggetto di controllo da parte di ARPAT, come evidenziato anche nel comunicato Azienda Usl Toscana Centro del 31 maggio 2023, in cui si legge che "gli indicatori di salute relativi al Comune di Serravalle Pistoiese non evidenziano particolari criticità in termini di ospedalizzazione e mortalità generale e per singole cause, compreso i tumori, rispetto ai valori medi regionali".
Possiamo dire che le attività svolte da ARPAT relativamente all’inquinamento della falda superficiale possono essere raggruppate in due fasi:
- fase 1 (dal 2018 al 2020): indagini finalizzate alla definizione spazio-temporale del pennacchio di contaminazione da CVM, tracciato nell'immagine, e concluse con l’individuazione della sorgente secondaria di inquinamento nell’area in cui operava l'ex Movimenti THUN S.p.A. e del soggetto responsabile della contaminazione, ai sensi dell’art. 242 del D. Lgs 152/06 e successive modifiche ed integrazioni, tramite determina dirigenziale (di seguito D.D.) n. 198 del 12/01/2021 della Regione Toscana.
- fase 2 (dal 2020 ad oggi): controlli sulla qualità delle acque sotterranee nell’ambito del procedimento di bonifica attivato nell’area individuata come sorgente di contaminazione e in zone limitrofe.
L’area contaminata da CVM presenta una forma allungata in direzione Nord Ovest-Sud Est, con asse maggiore e minore rispettivamente di 1200 e 500 m di lunghezza circa, e comprende la zona industriale di Via del Redolone nella frazione di Cantagrillo.
Per quanto riguarda, invece, la fase 2, a seguito dell’approvazione del Piano di Caratterizzazione (PdC) presentato dal responsabile della contaminazione e approvato con D.D. n. 855/2021 del Comune di Serravalle Pistoiese, a partire dal 2022, ARPAT effettua, con cadenza trimestrale, i controlli in contraddittorio delle acque sotterranee previsti dal PdC presso i piezometri realizzati nell’ambito del procedimento di bonifica.
Sono state effettuate, inoltre, due campagne di monitoraggio (aprile 2022 e gennaio 2023) presso 12 pozzi di proprietà privata. Questi ulteriori campionamenti sono stati richiesti dalla Azienda USL Toscana Centro al fine di verificare l’andamento spazio-temporale della contaminazione da CVM in prossimità del limite dell’area contaminata.
I risultati analitici ottenuti sulle acque di pozzo mostrano che:
- l’area contaminata da CVM non mostra significative variazioni spaziali rispetto al 2020, ad eccezione di un allargamento di pochi metri in direzione Sud in adiacenza alla via Provinciale di Montalbano;
- rispetto a quanto rilevato nei monitoraggi del periodo 2018-2020, nelle zone in prossimità del perimetro dell’area contaminata, si nota un incremento delle concentrazioni in CVM limitato ad alcuni pozzi ubicati nella porzione Sud-Sud Est del pennacchio di contaminazione, come visibile nell'immagine qui accanto;
- al fine di verificare la posizione del limite orientale dell’area contaminata e gli incrementi di concentrazione di cui al punto precedente, nei prossimi mesi saranno effettuati ulteriori monitoraggi.
Per quanto riguarda la discarica del Cassero, dall’analisi critica di tutti i dati a disposizione di ARPAT antecedenti il 2020, emerge chiaramente che la contaminazione in falda da CVM non è connessa alla presenza della discarica. Nel settembre 2021, su richiesta della Regione Toscana, e nel febbraio 2023, nell’ambito del controllo inerente l'autorizzazione integrata ambientale (di seguito AIA) 2023, sono stati effettuati controlli sulla qualità delle acque sotterranee prelevate dai piezometri presenti presso la discarica che confermano quanto già osservato.
La discarica del Cassero, oltre ai regolari controlli AIA a cui è sottoposta da parte di ARPAT, è stata oggetto di valutazione straordinaria, a seguito di segnalazioni pervenute in merito a cattivi odori.
Durante gli ultimi sopralluoghi svolti presso le aree esterne alla discarica, da cui sono partite le segnalazioni suddette, non sono state avvertite maleodoranze.
Concludiamo affermando che sull’area interessata c’è massima attenzione da parte di ARPAT che continua a svolgere la sua attività di monitoraggio e controllo.