Orientare le scelte di mobilità
L’impegno dell’Agenzia per incentivare comportamenti virtuosi volti a una mobilità sostenibile
Dopo l’inserimento nella flotta aziendale di veicoli a trazione elettrica, il secondo step che l’Agenzia affronta nel cammino verso una mobilità più sostenibile è quello relativo agli spostamenti casa-lavoro del personale.
Lo scopo è quello di ridurre l’uso del mezzo di trasporto privato individuale a trazione termica per favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane e per ridurre le emissioni nocive di CO2.
Questo secondo step si è realizzato nel dicembre del 2022 con l’adozione del “Piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) per l'anno 2023”, in adempimento alle indicazioni nel rinnovato quadro normativo di riferimento. Infatti, il DL 34/2020 ha previsto che imprese e pubbliche amministrazioni con certe caratteristiche debbano adottare ogni anno, un “piano degli spostamenti casa-lavoro” del proprio personale dipendente.
La sede di Firenze (il complesso immobiliare di via Ponte alle Mosse n. 211) è l’unica “unità locale” dell’Agenzia con oltre 100 dipendenti e pertanto rientra nei parametri individuati dal DL 34/2020, rendendola di fatto l’unica sede soggetta agli obblighi normativi.
Nel mese di settembre 2022, nell’ambito della settimana europea per la mobilità, l’Agenzia ha proposto a tutti i propri dipendenti dislocati sul territorio regionale la compilazione di un questionario composto da 32 domande articolate in 8 sezioni. La rilevazione ha avuto lo scopo di rendere note, in modo anonimo, le abitudini di spostamento nei percorsi casa-lavoro per poter meglio individuare le misure alternative da proporre.
Sulla base delle informazioni raccolte è stato redatto il piano, che evidenzia le esigenze di mobilità di tutto il personale dell’Agenzia, l’offerta di trasporto, al momento solo per la sede di Firenze (Direzione – Area vasta centro – Dipartimento di Firenze) e le risorse messe a disposizione per l’attuazione delle misure utili a migliorare la mobilità del personale complessivo di ARPAT.
L’analisi dell’offerta di trasporto dislocata nei pressi della sede di Firenze è stata effettuata valutando una distanza da questa superiore ad un raggio di 500 metri, indicato dalle Linee guida del Ministero della Transizione ecologica del 2021, mentre per il calcolo dei tempi di percorrenza pedonale è stata adoperata la misura convenzionale di 5,5 km/h che equivale ad una camminata con una velocità di passo media e non impegnativa.
Sono state individuate le aree per l’interscambio, utilizzando mezzi collettivi (pool cars) oppure avviando un possibile servizio di mobilità (MAaS Mobiliti As a Service); le stazioni ferroviarie più prossime come le fermate dei bus urbani ed extraurbani, quelle della tramvia e rilevando gli operatori della mobilità condivisa (auto, scooter, monopattini e bicicletta) reperibili nelle vicinanze degli edifici ARPAT di Firenze.
È stata rilevata la presenza di piste ciclabili i cui tracciati interessano l’area dove è situata la sede di Firenze ed utilizzabili con monopattini e biciclette. Inoltre sono state valutate le superfici destinate alle aree di sosta intorno alle sede di lavoro e delle condizioni a cui l’utenza deve attenersi per il corretto utilizzo.
Il Piano (PSCL) stanzia un budget di 30.000 Euro per promuovere il cambiamento attraverso vari strumenti quali il car pooling aziendale, l’attivazione di convenzioni con i gestori di servizi di car-sharing, con Trenitalia e gli operatori del trasporto pubblico locale (TPL), l’incentivazione della mobilità dolce o muscolare (bicicletta, monopattino, camminata) anche l’apertura di convenzioni con i gestori di servizi di sharing (bicicletta e monopattino).
A questo ventaglio di offerta si affiancheranno iniziative di sensibilizzazione, formazione ed attività di comunicazione sui benefici ambientali ottenuti con l’obiettivo di attivare una spirale motivazionale a favore di comportamenti virtuosi.
Tra i fattori di scelta per gli spostamenti casa-lavoro vi possono essere le abitudini. L’Agenzia si impegna per informare i dipendenti sulle varie opzioni disponibili di mobilità, facilitando l’adozione di comportamenti virtuosi, orientati all’intermodalità e alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato motorizzato individuale, per favorire il formarsi di nuove consuetudini, più sostenibili e per il decongestionamento del traffico veicolare.