Un bilancio del monitoraggio estivo sul fiume Arno
ARPAT elabora i dati forniti, nel periodo estivo, da quattro centraline automatizzate per la determinazione in tempo reale di alcuni parametri
Nei periodi estivi, di maggiore stress per la vita dei fiumi, è importante disporre di informazioni in tempo reale sulle condizioni di ossigenazione e temperatura delle acque e controllare l’eventuale svilupparsi di fioriture algali in condizioni eutrofiche.
Per questo motivo, da oltre 10 anni, da giugno a settembre, in aggiunta ai controlli effettuati durante tutto l'anno sulle acque superficiali, lo stato di salute dell'Arno viene monitorato anche grazie a 4 centraline fisse installate lungo il corso del fiume a Buonriposo (AR), Nave di Rosano (FI), Fucecchio (FI) e Calcinaia (PI). Si tratta di centraline automatizzate provviste di sensori per la determinazione in continuo di parametri fondamentali per definire la qualità e l'idoneità alla vita di un corpo idrico: ossigeno disciolto, percentuale di saturazione di ossigeno, temperatura, conducibilità, pH, potenziale redox e torbidità.
Le postazioni delle sonde sono rappresentative di 4 tratti fluviali dell’Arno (aretino, fiorentino, valdarno inferiore e pisano) che hanno caratteristiche idromorfologiche, pedologiche, di apporto di nutrienti e/o inquinanti diversi, passando da monte a valle lungo il corso d’acqua. A seguire le foto del fiume a monte e a valle delle 4 postazioni.
I dati sono acquisiti in continuo dalle centraline e validati dagli operatori ARPAT durante la settimana precedente la pubblicazione del Bollettino settimanale. Tale monitoraggio in continuo ha lo scopo di supportare altri Enti nella gestione dei rilasci e degli emungimenti che insistono sul bacino del fiume Arno. A tal fine nel bollettino sono inserite anche informazioni circa le portate ed i livelli idrometrici.
Negli ultimi anni, ARPAT fa parte dell’Osservatorio Utilizzi Idrici, coordinato dall’Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Settentrionale, che si riunisce, durante il periodo estivo, con frequenza mensile o più ravvicinata in casi di siccità prolungate; nell’ambito di tali riunioni viene deciso il livello di severità idrica, da lieve a moderata o alta.
Temperatura massima e concentrazione di ossigeno disciolto
I valori di temperatura e ossigeno disciolto misurati in continuo sono confrontati con due tipologie di soglia: quella di allarme e quella di attenzione. Queste soglie sono diverse per i quattro tratti di fiume monitorato e sono determinate calcolando il 75 e il 95 percentile di dati rivelati nell’arco di un decennio. La soglia di attenzione è relativa a condizioni di leggera criticità; quando le condizioni peggiorano si raggiungono invece i livelli di allarme e, in questi casi, viene contattata l’Autorità di Distretto, chiedendo l’aumento dei rilasci di acqua dall’invaso di Bilancino.
ossigeno disciolto mg/l | temperatura °C | |||||
---|---|---|---|---|---|---|
minimo | massimo | massima | ||||
attenzione | allarme | attenzione | allarme | attenzione | allarme | |
Buonriposo | 5,9 | 4,7 | 10,7 | 12,1 | 26,9 | 28.9 |
Rosano | 6 | 4,7 | 11,3 | 12,8 | 27,6 | 29,8 |
Fucecchio | 3,7 | 2,3 | 9,1 | 11,8 | 28,6 | 30,3 |
Calcinaia | 3,8 | 2 | 9,9 | 12,6 | 29,4 | 31,2 |
Nel caso dell’ossigeno è importante prestare attenzione ai valori minimi, indice di potenziale anossia, ma anche ai valori massimi, soprattutto se persistenti oltre le ore di maggiore insolazione, perché possono indurre fenomeni di eutrofizzazione con conseguente proliferare eccessivo di alghe. Queste ultime, durante la notte, cessando la fotosintesi e iniziando la respirazione, possono portare a gravi deficit di ossigenazione in acque fluviali già molto calde e spesso caratterizzate da bassa portata e minimo scorrimento. Per questo motivo, viene prestata particolare attenzione anche al tasso di saturazione di ossigeno quando supera valori intorno a 140%.
I tratti fluviali a monte hanno, per loro natura, un livello di ossigenazione più alto e temperature più basse e progressivamente che il fiume arriva in pianura i valori di ossigeno e di temperatura variano, cambiando la natura idromorfologica del tratto fluviale, la sua ampiezza, la torbidità delle acque, oltre al fatto che il fiume inizia a ricevere scarichi, ancorché depurati, in maggior numero via via che attraversa zone altamente antropizzate.
Come è andata la stagione estiva 2023
La stagione estiva 2023 è stata contrassegnata da valori di temperatura in acqua costantemente elevati con picchi in alcune settimane oltre i 30°C.
Si sono verificati momenti di criticità nel tratto più a monte che non risente dell’influenza dei rilasci dall’invaso di Bilancino.
Il costante raccordo, tramite le riunione dell’Osservatorio Utilizzi Idrici, ha permesso di mantenere una portata alla postazione di Rosano, prossima alla presa dell’acquedotto di Publiacqua, con valori intorno a 5 mc/sec. Questo significa che la presenza dell’invaso di Bilancino e la sua oculata gestione, in termini di rilasci di acqua durante tutto l’anno, ha impedito l’instaurarsi di fenomeni di eutrofizzazione importanti e la conseguente moria di pesci.
Si riportano qui, a titolo di esempio, i grafici dell’ultimo bollettino pubblicato (cliccare sull'immagine per ingrandire).