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Concentrazioni in aria di idrogeno solforato e mercurio nelle aree geotermiche toscane - Anno 2023

Monitoraggi ARPAT e validazione dati ENEL Green Power Italia

Anno di pubblicazione: 2024

A cura di: Alessandro Bagnoli - ARPAT, Settore Geotermia , Francesca Andreis, Andrea Fattori, Giulia Bartoccini - ARPAT, Settore Geotermia

In collaborazione con: Simone Magi, Emanuele Cecconi – ARPAT, Settore Geotermia

Pagine: 38

Prezzo: 0 €

Monitoraggi ARPAT e validazione dati ENEL Green Power Italia

Scopo del presente report è quello di relazionare sull’attività di raccolta, analisi e conseguente verifica della congruità dei dati raccolti da ENEL Green Power che, per numerosità e capillarità di postazioni presenti nel terrritorio, rappresentano un’importante fonte di informazione, previa validazione da parte di ARPAT, alla luce dei monitoraggi svolti autonomamente.

In relazione alle stazioni di monitoraggio della concentrazione di H2S in aria gestite da ENEL GP, anche sulla base delle verifiche a campione effettuate attraverso il mezzo mobile ARPAT GEO2 e dei dati rilevati presso la postazione fissa ubicata a Montecerboli, si ritiene che le concentrazioni in aria di idrogeno solforato rilevate da ENEL GP nel corso del 2023 possano ritenersi rappresentative della qualità dell’aria nelle aree geotermiche toscane.

Si evidenzia altresì che non sono stati registrati superamenti dei valori di riferimento per la tutela sanitaria indicati dal World Health Organization sia per le medie mobili calcolate su 24 ore (150 μg/m3), sia per intervalli temporali da 2 a 14 giorni (100 μg/m3) e sia per intervalli temporali di 15-90 giorni (20 μg/m3).

Le concentrazioni registrate si sono mantenute su livelli sostanzialmente analoghi a quelli registrati negli anni passati, seppur localmente, potrebbero essere state influenzate anche da altre attività quali, a puro titolo esemplificativo (non essendo sempre stato possibile una identificazione certa), quelle connesse all’attività di cantiere per la perforazione di nuovi pozzi, alle centrali termiche di teleriscaldamento, oltre alle eventuali sorgenti naturali esistenti.

Anche per quanto riguarda il mercurio gassoso, misurato a partire dal 2014 mediante i laboratori mobili ARPAT, non si ravvedono situazioni critiche in relazione ai limiti di cautela sanitaria.

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