Indagine sul ruolo svolto da ARPAT per la protezione dell'ambiente nella percezione dei cittadini toscani (2009)
Indagine telefonica rivolta ad un campione rappresentativo di cittadini toscani, che ha prodotto 800 interviste
È stata effettuata nel corso dei mesi di marzo e aprile 2009 da parte della Fondazione Sistema Toscana un'indagine telefonica rivolta ad un campione rappresentativo di cittadini toscani, che ha prodotto 800 interviste. Inoltre al questionario era possibile rispondere anche via web ed il questionario è stato compilato da 141 persone.
Evidentemente le due fasi hanno valori e significati diversi, rappresentativa della popolazione regionale la prima, assolutamente orientata ad un dato di natura “esplorativa” la seconda.
Le due rilevazioni hanno permesso quindi di individuare due popolazioni distinte, ma che in qualche modo si compensano: infatti, l’indagine telefonica ha interessato abitanti che risiedono in zone più marginali e nei comuni con scarsa densità abitativa dotati di un livello di scolarizzazione medio alto e un’età media di 58 anni non particolarmente collegate alle tematiche ambientali o motivate in alcun modo specifico alla ricerca; alla rilevazione web, al contrario, appartengono cittadini residenti prevalentemente nelle grandi città, caratterizzati da un alto livello di scolarizzazione (71% del campione costituito da laureati) e un’età media decisamente più bassa, di 41 anni, presumibilmente piuttosto motivati alle tematiche dell’ambiente, e motivati a partecipare a questa ricerca.
Il livello di scolarizzazione medio alto, che caratterizza la popolazione intervistata, stimola all’acquisizione di conoscenze relative alle problematiche ambientali e favorisce un atteggiamento più sensibile nei confronti dell’ambiente.
In generale le esigenze cambiano a seconda dell’età, dell’occupazione, del titolo di studio dell’intervistato, ma - sulla base dei risultati conseguiti - si evince che, nel complesso, tutti i cittadini toscani, senza alcuna distinzione, attribuiscono una notevole importanza alla tutela dell’ambiente: infatti l’88% dell’indagine telefonica e il 94% della rilevazione web ritiene che la difesa dell’ambiente sia una misura “molto importante.”
Se paragoniamo questi risultati ai dati pubblicati nel rapporto Eurobarometro della Commissione Europea nel marzo 2008, i cittadini toscani mostrano un alto grado di sensibilizzazione per la questione della protezione dell’ambiente, tanto che superano di 24 punti percentuali sia la quota degli europei che quella degli italiani che ritengono la difesa ambientale “molto importante.”
Lo stato dell’ambiente, certamente gioca un ruolo fondamentale nella “qualità” della vita quotidiana sia per i cittadini toscani che per quelli europei , questo spiega perché la maggioranza degli intervistati dell’indagine ritenga che il concetto della difesa dell’ambiente si sia diffuso soprattutto per garantire un futuro alla terra e alle generazioni di domani (nel 54 % del campione telefonico e 64% nel campione web) e per tutelare la salute delle persone(nel 47% del campione telefonico e nel 62% nel campione web).
In questo contesto ARPAT acquista, nell’esercizio della sua attività, una ruolo essenziale per l’opinione pubblica nella protezione dell’ambiente che, secondo i risultati, rappresenta per tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, età o titolo di studio una condizione di prioritaria importanza per la propria salute e quella delle generazioni future.
Dalla ricerca sono emerse interessanti considerazioni sui giudizi del cittadino, che hanno permesso di individuare le preoccupazioni prioritarie degli abitanti, di mettere a fuoco opportunità di sviluppo del territorio e interventi necessari per il benessere ambientale. In entrambe le rilevazioni emerge che le principali fonti di preoccupazione dei cittadini toscani riguardano “la qualità dell’aria,” “la qualità del cibo” e “l’uso incontrollato di prodotti chimici.”
Appaiono quindi gli argomenti più menzionati dalla popolazione campionaria che, nel complesso, considera la qualità dell’ambiente nel territorio regionale piuttosto positiva con un Indice di Eccedenza pari a 78,2% contro il 13% registrato nell’indagine web dove i cittadini si dimostrano decisamente più critici e più sensibili alle tematiche ambientali. Ovviamente le province e le aree più industrializzate, come le periferie delle grandi città, segnano valori più bassi rispetto ai territori residenziali ad alto contenuto paesaggistico in termini di risorse naturali. L’analisi del grado di sensibilizzazione rispetto ad alcune tematiche ambientali rivela un elevato indice di aspettativa da parte dei cittadini toscani nei confronti di ARPAT: l’Agenzia, ha infatti il compito di garantire il controllo e il monitoraggio di quelle tematiche ambientali, che secondo i risultati dell’indagine, rappresentano le principali fonti di preoccupazione.
Dall’analisi dei comportamenti adottati per la difesa dell’ambiente è emerso, in generale, una diffusa coscienza ambientale tra i cittadini toscani, intesa come consapevolezza che il singolo individuo, attraverso piccoli gesti quotidiani, possa contribuire a preservare il benessere ambientale.
Tra le azioni cosiddette “virtuose” adottate dai cittadini toscani per la difesa dell’ambiente, l’abitudine più diffusa riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti ( per l’ 86% del campione telefonico, e il 70% della rilevazione web); la limitazione del consumo di energia elettrica e di acqua, pur essendo pratiche meno adottate, occupano il secondo e terzo posto. Alcuni comportamenti tendono ad essere applicati in base alla dimensione dell’area abitativa: maggiore è la dimensione del comune più si tende a utilizzare mezzi di trasporto meno inquinanti, che possono rappresentare una valida alternativa alla macchina.
Confrontando questi risultati con l’Indagine Eurobarometro, le pratiche più diffuse a favore della tutela dell’ambiente sono sostanzialmente le stesse, ma sia il dato italiano che quello europeo ottengono quote percentuali più basse rispetto all’indagine.
L’incidenza percentuale delle pratiche utilizzate tra i cittadini web è chiaramente più elevata rispetto a tutte le abitudini elencate, poiché, in questo caso, i cittadini tendono ad essere più responsabili e maggiormente attenti alla salute ambientale; sono infatti i più informati sulle tematiche ambientali e rivestono un ruolo più attivo per la protezione dell’ambiente rispetto non solo alla media della popolazione toscana ma anche agli europei in generale . La maggior parte delle notizie le ricavano da internet (nel 40% dei casi), dai quotidiani( nel 17%) e dalle pubblicazioni (nel 12% del campione). Mentre i cittadini toscani coinvolti nell’indagine campionaria sembrano scarsamente interessati: solo il 3% degli intervistati, in gran parte giovani, partecipa direttamente ai convegni e alla consultazione delle pubblicazioni relative all’ambiente, la maggioranza dei cittadini (69 %) ricava le notizie da televisione e radio. Un dato questo in linea con quanto emerge dal Rapporto della Commissione Europea secondo cui la principale fonte di informazione risulta la televisione nel 68% dei casi mentre internet viene utilizzato solo dal 24% degli Europei.
È possibile anche confrontare alcuni dei dati che emergono da questa indagine con quella effettuata dalla Regione Toscana nell’aprile scorso sul rapporto tra i cittadini toscani e l’ambiente ed il territorio.
La prima parte dell’indagine della Regione, infatti, è dedicata alle opinioni dei cittadini sulla qualità dell’ambiente nel proprio luogo di residenza, con riferimento alle principali tematiche ambientali, quali la qualità dell’aria, la qualità delle acque superficiali, il rumore, i rifiuti, oltre a rilevare alcuni comportamenti “ecologicamente” virtuosi, quale l’abitudine a bere acqua del rubinetto anziché acqua minerale in bottiglia, nonché a praticare la raccolta differenziata dei rifiuti.
Per quanto riguarda la qualità dell’aria, il 48,7%, ovvero la metà circa dei cittadini toscani, considera la situazione “buona”, soltanto il 15% degli intervistati da giudizi negativi, definendo l’aria “scadente” o “pessima”. Nell’indagine promossa da ARPAT a questo fattore di qualità ambientale è attribuita una importanza 4,9 in una scala da 1 a 5, quindi viene considerato di massima rilevanza.
Importanza analoga (4,9) viene indicata per quanto riguarda la tematica dello smaltimento dei rifiuti. D’altra parte nell’indagine regionale, con riferimento al tema dei rifiuti è stato chiesto ai cittadini se avessero l’abitudine di differenziare il rifiuto per tipologia. Le risposte sono state incoraggianti infatti 9 cittadini su 10 hanno dichiarato di differenziare carta, vetro e plastica, e 8 su dieci raccolgono in modo differenziato anche pile batterie. Molti (75%) affermano altresì di effettuare la raccolta differenziata anche per l’organico.
Sempre nell’indagine promossa dalla Regione, giudizi sulla qualità dell’acqua si presentano più critici rispetto a quelli sull’inquinamento atmosferico, anche se la percezione negli anni è andata sempre più a migliorare, sono aumentati infatti coloro che ritengono la situazione “buona” e “sufficiente”. Per quanto riguarda l’importanza di questo aspetto, la ricerca di Fondazione Sistema Toscano ha registrato un valore di 4,8, leggermente inferiore a quanto indicato per la qualità dell’aria.
Riguardo al rumore la maggior parte dei toscani (85,3%) esprime un giudizio positivo, mentre – secondo l’indagine ARPAT – a questo aspetto viene assegnata un’importanza minore: 4,6.
Interessante infine il giudizio espresso nell’indagine della Regione sul “Livello di soddisfazione generale dei cittadini toscani per il luogo in cui vivono”, per il quale il 36,9% si dice molto soddisfatto ed il 55,7 abbastanza soddisfatto, mentre – nell’indagine FST-ARPAT – la “Valutazioni sulla qualità dell'ambiente della provincia in cui si vive” registra una media regionale di 78/100, con differenziazioni significative fra le varie province: dai minimi di 54/100 per Livorno e 66/100 di Prato ai 100/100 di Grosseto e 98/100 di Siena.
Evidentemente le due fasi hanno valori e significati diversi, rappresentativa della popolazione regionale la prima, assolutamente orientata ad un dato di natura “esplorativa” la seconda.
Le due rilevazioni hanno permesso quindi di individuare due popolazioni distinte, ma che in qualche modo si compensano: infatti, l’indagine telefonica ha interessato abitanti che risiedono in zone più marginali e nei comuni con scarsa densità abitativa dotati di un livello di scolarizzazione medio alto e un’età media di 58 anni non particolarmente collegate alle tematiche ambientali o motivate in alcun modo specifico alla ricerca; alla rilevazione web, al contrario, appartengono cittadini residenti prevalentemente nelle grandi città, caratterizzati da un alto livello di scolarizzazione (71% del campione costituito da laureati) e un’età media decisamente più bassa, di 41 anni, presumibilmente piuttosto motivati alle tematiche dell’ambiente, e motivati a partecipare a questa ricerca.
Il livello di scolarizzazione medio alto, che caratterizza la popolazione intervistata, stimola all’acquisizione di conoscenze relative alle problematiche ambientali e favorisce un atteggiamento più sensibile nei confronti dell’ambiente.
In generale le esigenze cambiano a seconda dell’età, dell’occupazione, del titolo di studio dell’intervistato, ma - sulla base dei risultati conseguiti - si evince che, nel complesso, tutti i cittadini toscani, senza alcuna distinzione, attribuiscono una notevole importanza alla tutela dell’ambiente: infatti l’88% dell’indagine telefonica e il 94% della rilevazione web ritiene che la difesa dell’ambiente sia una misura “molto importante.”
Se paragoniamo questi risultati ai dati pubblicati nel rapporto Eurobarometro della Commissione Europea nel marzo 2008, i cittadini toscani mostrano un alto grado di sensibilizzazione per la questione della protezione dell’ambiente, tanto che superano di 24 punti percentuali sia la quota degli europei che quella degli italiani che ritengono la difesa ambientale “molto importante.”
Lo stato dell’ambiente, certamente gioca un ruolo fondamentale nella “qualità” della vita quotidiana sia per i cittadini toscani che per quelli europei , questo spiega perché la maggioranza degli intervistati dell’indagine ritenga che il concetto della difesa dell’ambiente si sia diffuso soprattutto per garantire un futuro alla terra e alle generazioni di domani (nel 54 % del campione telefonico e 64% nel campione web) e per tutelare la salute delle persone(nel 47% del campione telefonico e nel 62% nel campione web).
In questo contesto ARPAT acquista, nell’esercizio della sua attività, una ruolo essenziale per l’opinione pubblica nella protezione dell’ambiente che, secondo i risultati, rappresenta per tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, età o titolo di studio una condizione di prioritaria importanza per la propria salute e quella delle generazioni future.
Dalla ricerca sono emerse interessanti considerazioni sui giudizi del cittadino, che hanno permesso di individuare le preoccupazioni prioritarie degli abitanti, di mettere a fuoco opportunità di sviluppo del territorio e interventi necessari per il benessere ambientale. In entrambe le rilevazioni emerge che le principali fonti di preoccupazione dei cittadini toscani riguardano “la qualità dell’aria,” “la qualità del cibo” e “l’uso incontrollato di prodotti chimici.”
Appaiono quindi gli argomenti più menzionati dalla popolazione campionaria che, nel complesso, considera la qualità dell’ambiente nel territorio regionale piuttosto positiva con un Indice di Eccedenza pari a 78,2% contro il 13% registrato nell’indagine web dove i cittadini si dimostrano decisamente più critici e più sensibili alle tematiche ambientali. Ovviamente le province e le aree più industrializzate, come le periferie delle grandi città, segnano valori più bassi rispetto ai territori residenziali ad alto contenuto paesaggistico in termini di risorse naturali. L’analisi del grado di sensibilizzazione rispetto ad alcune tematiche ambientali rivela un elevato indice di aspettativa da parte dei cittadini toscani nei confronti di ARPAT: l’Agenzia, ha infatti il compito di garantire il controllo e il monitoraggio di quelle tematiche ambientali, che secondo i risultati dell’indagine, rappresentano le principali fonti di preoccupazione.
Dall’analisi dei comportamenti adottati per la difesa dell’ambiente è emerso, in generale, una diffusa coscienza ambientale tra i cittadini toscani, intesa come consapevolezza che il singolo individuo, attraverso piccoli gesti quotidiani, possa contribuire a preservare il benessere ambientale.
Tra le azioni cosiddette “virtuose” adottate dai cittadini toscani per la difesa dell’ambiente, l’abitudine più diffusa riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti ( per l’ 86% del campione telefonico, e il 70% della rilevazione web); la limitazione del consumo di energia elettrica e di acqua, pur essendo pratiche meno adottate, occupano il secondo e terzo posto. Alcuni comportamenti tendono ad essere applicati in base alla dimensione dell’area abitativa: maggiore è la dimensione del comune più si tende a utilizzare mezzi di trasporto meno inquinanti, che possono rappresentare una valida alternativa alla macchina.
Confrontando questi risultati con l’Indagine Eurobarometro, le pratiche più diffuse a favore della tutela dell’ambiente sono sostanzialmente le stesse, ma sia il dato italiano che quello europeo ottengono quote percentuali più basse rispetto all’indagine.
L’incidenza percentuale delle pratiche utilizzate tra i cittadini web è chiaramente più elevata rispetto a tutte le abitudini elencate, poiché, in questo caso, i cittadini tendono ad essere più responsabili e maggiormente attenti alla salute ambientale; sono infatti i più informati sulle tematiche ambientali e rivestono un ruolo più attivo per la protezione dell’ambiente rispetto non solo alla media della popolazione toscana ma anche agli europei in generale . La maggior parte delle notizie le ricavano da internet (nel 40% dei casi), dai quotidiani( nel 17%) e dalle pubblicazioni (nel 12% del campione). Mentre i cittadini toscani coinvolti nell’indagine campionaria sembrano scarsamente interessati: solo il 3% degli intervistati, in gran parte giovani, partecipa direttamente ai convegni e alla consultazione delle pubblicazioni relative all’ambiente, la maggioranza dei cittadini (69 %) ricava le notizie da televisione e radio. Un dato questo in linea con quanto emerge dal Rapporto della Commissione Europea secondo cui la principale fonte di informazione risulta la televisione nel 68% dei casi mentre internet viene utilizzato solo dal 24% degli Europei.
È possibile anche confrontare alcuni dei dati che emergono da questa indagine con quella effettuata dalla Regione Toscana nell’aprile scorso sul rapporto tra i cittadini toscani e l’ambiente ed il territorio.
La prima parte dell’indagine della Regione, infatti, è dedicata alle opinioni dei cittadini sulla qualità dell’ambiente nel proprio luogo di residenza, con riferimento alle principali tematiche ambientali, quali la qualità dell’aria, la qualità delle acque superficiali, il rumore, i rifiuti, oltre a rilevare alcuni comportamenti “ecologicamente” virtuosi, quale l’abitudine a bere acqua del rubinetto anziché acqua minerale in bottiglia, nonché a praticare la raccolta differenziata dei rifiuti.
Per quanto riguarda la qualità dell’aria, il 48,7%, ovvero la metà circa dei cittadini toscani, considera la situazione “buona”, soltanto il 15% degli intervistati da giudizi negativi, definendo l’aria “scadente” o “pessima”. Nell’indagine promossa da ARPAT a questo fattore di qualità ambientale è attribuita una importanza 4,9 in una scala da 1 a 5, quindi viene considerato di massima rilevanza.
Importanza analoga (4,9) viene indicata per quanto riguarda la tematica dello smaltimento dei rifiuti. D’altra parte nell’indagine regionale, con riferimento al tema dei rifiuti è stato chiesto ai cittadini se avessero l’abitudine di differenziare il rifiuto per tipologia. Le risposte sono state incoraggianti infatti 9 cittadini su 10 hanno dichiarato di differenziare carta, vetro e plastica, e 8 su dieci raccolgono in modo differenziato anche pile batterie. Molti (75%) affermano altresì di effettuare la raccolta differenziata anche per l’organico.
Sempre nell’indagine promossa dalla Regione, giudizi sulla qualità dell’acqua si presentano più critici rispetto a quelli sull’inquinamento atmosferico, anche se la percezione negli anni è andata sempre più a migliorare, sono aumentati infatti coloro che ritengono la situazione “buona” e “sufficiente”. Per quanto riguarda l’importanza di questo aspetto, la ricerca di Fondazione Sistema Toscano ha registrato un valore di 4,8, leggermente inferiore a quanto indicato per la qualità dell’aria.
Riguardo al rumore la maggior parte dei toscani (85,3%) esprime un giudizio positivo, mentre – secondo l’indagine ARPAT – a questo aspetto viene assegnata un’importanza minore: 4,6.
Interessante infine il giudizio espresso nell’indagine della Regione sul “Livello di soddisfazione generale dei cittadini toscani per il luogo in cui vivono”, per il quale il 36,9% si dice molto soddisfatto ed il 55,7 abbastanza soddisfatto, mentre – nell’indagine FST-ARPAT – la “Valutazioni sulla qualità dell'ambiente della provincia in cui si vive” registra una media regionale di 78/100, con differenziazioni significative fra le varie province: dai minimi di 54/100 per Livorno e 66/100 di Prato ai 100/100 di Grosseto e 98/100 di Siena.
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